Ran stava passeggiando per il cortile della scuola insieme a Sonoko. Le mancavano i pomeriggi in cui tornava a casa insieme a Shinichi e a Sonoko. Le mancava la sua presenza. Mentre stavano per tornare a casa però, Sonoko fece uno sguardo serio e chiese:
- Ran, quando hai capito di esserti innamorata di Shinichi?
A Ran sembrò, di primo acchito, una domanda semplice. Poi si girò dal lato in cui stava sempre Shinichi e le venne da piangere ma si trattenne e mascherando le lacrime con un sorriso rispose:
- A New York…ma è come se lo amassi da sempre…a New York si sono confermati i sospetti che ho sempre avuto e che ho provato a nascondere –
- Da sempre? –
- …Sì – Ran sorrise – Da sempre –
Mentre camminavano Ran si mise a ripensare a tutti i momenti passati con Shinichi e senza accorgersene si ritrovò davanti a casa. Qui salutò Sonoko e salì.
Dopo aver finito i compiti per il giorno dopo Ran si buttò sul suo letto.
Ripensò hai bei momenti che aveva passato a casa di Shinichi e a quanto le sarebbe piaciuto rincontrarlo. Si ricordò il loro primo incontro.
FLASBACK
- Ciao, io mi chiamo Shinichi Kudo e da grande farò il Detective
- Ciao, io sono Ran
Fin da piccolo era così sicuro di sé e per questo le piaceva tanto. Ma non riusciva a capire quando si era accorta di amarlo. Lei lo aveva sempre sospettato ma, da piccola, non voleva ammetterlo. Forse perché Shinichi era il suo migliore amico. Però, a New York lo sapeva già, di amarlo.
Dopo qualche ora le venne in mente quando un ragazzo aveva provato a baciarla e Shinichi l’aveva difesa. Erano in terza media. Shinichi stava facendo una partita importantissima ma accorse subito in suo soccorso. Forse quella volta Ran era già innamorata di lui.
FLASBACK
- Ciao, io, tu, cioè, mi piaci. Mi dai un bacio?
Il ragazzo provò a baciarla e Ran fece un passo indietro poi posò le sue mani sul suo petto e lo spinse indietro: - …No vogl.. –
Il ragazzo le prese le mani e trattenendola provò di nuovo a baciarla. In quell’istante arrivò Shinichi che spostò il ragazzo e gli disse: - Non hai capito che non vuole! –
Il ragazzo spinse Shinichi che senza lasciarsi stuzzicare prese per mano Ran e la portò via.
- Ran, perché non gli hai sferrato uno dei tuoi colpi di karate?
- …Mi sono spaventata – Ran scoppiò a piangere e Shinichi l’abbracciò consolandola.
Ran ora era convinta, in quell’abbraccio si era innamorata di Shinichi. E ora era felicissima che a Londra lui si fosse dichiarato. Che aveva pensato prima a lei che a Sherlock Holmes. E che l’amava.
Prese la cornetta e chiamò Sonoko.
- Pronto? Sonoko
- Dimmi Ran, che c’è?
- Ho capito quando mi sono innamorata di Shinichi.
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