# superbia - Shakespeare's drama.

di betacchi
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# Superbia — Shakespeare's drama.





Light alzò lo sguardo ormai vacuo verso Near, espirando con un ultimo, malato, sorriso.
Era finita.

‹‹ Light. ››
Light. "Luce": un dio, una guida, una luce verso quello che doveva essere un paradiso terrestre. Un nome nobile, delle azioni deplorevoli. Colui che doveva essere caldo consigliere per ogni essere vivente, colui che avrebbe potuto usare quel suo dono perseverando nel bene, si era spinto nel campo che era proprio solo di un vero dio.
Kira. "Assassino": si muove nell'ombra, agisce da meschino; un demone sceso tra i comuni mortali, un diavolo con le apparenze delicate d'un giovane eccellente in tutto.
Ogni singolo demone vive nella convinzione d'essere un'esistenza superiore. Superbia.
‹‹ Light, io farei qualunque cosa per te. ››
E' superbia il credersi superiori a dio: egli, sprezzante d'ogni buonsenso, aveva preso il suo posto, creando il caos. Sciocco. Un dio mortale creato dalla convinzione di poter sfruttare uno shinigami; stupido. Ryuk poteva apparire distratto, ma si era dimostrato più volte spregevole almeno quanto gli elementi i quali arrivavano ad avere a che fare con lui.
E' superbia il rifiutare l'amore di qualcuno?
‹‹ Misa. ›› 
La ragazza dall'immensa stupidità. A conti fatti, la regina migliore per un re senza corona. Entrambi accecati dal desiderio costante d'ottenere qualcosa, si macchiano di sangue d'altri per raggiungere i loro scopi. Macbeth e la sua Lady.

‹‹ Oh! questa mano!
Non potrebbe l’Oceàno
Queste mani a me lavar! ››

Almeno Shakespeare sarebbe fiero.







Note:
Ok, well, questa cosa è molto random e molto strana. In realtà non ero nemmeno partita con l'idea di scrivere una cosa simile, ma è venuta fuori, quindi pace. E' molto molto molto -davvero molto- particolare e non so nemmeno cosa vorrei comunicare— ehi, ci sono mai fic dove so cosa voglio tirar fuori? No. Quindi perfetto, è tutto nella norma.

betacchi.





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