Così volle il fato
Così volle il Fato
Aveva da poco finito di nevicare e, nell’immenso giardino
della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, i giovani fanciulli
trascorrevano i loro pomeriggi, finalmente liberi da compiti ed interrogazioni,
all’insegna del divertimento. Nei pressi del grande lago un gruppetto di
coraggiosi Grifondoro sfidava il freddo pattinando sull’acqua ghiacciata: tra
scivoloni, cadute e giravolte i ragazzi si stavano facendo delle grandi risate.
Ma, volle il fato, che la stessa idea era venuta niente meno
che al grande Harry Potter, il Bambino più sfigato dell’universo che è sempre
sul punto di morire, e alla sua allegra compagnia composta da Fred, George e
Ronald Weasley.
Il baldo giovanotto decise di affrontare la forza di gravità,
esibendosi in uno spettacolare, almeno a suo dire, salto mortale; ora, non per
essere pessimisti, ma era ormai risaputo che Ronald non possedeva né riflessi
né agilità, era quindi inevitabile la caduta più spettacolare della storia di
Hogwarts! Dopo aver preso una bella rincorsa, Ron si stava apprestando a
saltare quando un lembo della sciarpa rosso-oro, che aveva al collo, si
impigliò in uno dei cespugli lì vicino, dopo una serie di movimenti, di
un’eleganza degna della piovra gigante, il ragazzo cadde rovinosamente sulla
superficie ghiacciata. In quel punto il lago riceveva l’acqua di un
fiumiciattolo che attraversava tutta la Foresta Proibita e, a causa della
corrente, il ghiaccio rimaneva più sottile; sta di fatto che Ron finì
letteralmente a gambe all’aria e la superficie, non reggendo il suo “dolce”
peso, iniziò a scricchiolare pericolosamente mentre numerose crepe si
disegnavano sul ghiaccio.
CRACK!
La superficie si ruppe e il povero Ron finì dritto dritto
nell’acqua gelida del lago; subito gli amici corsero in soccorso del povero
disgraziato e, con non poca fatica, riuscirono a tirarlo fuori prima che
morisse assiderato.
Qualche ora dopo i ragazzi se ne stavano al calduccio davanti
al caminetto della Sala Comune dei Grifoni a discutere di argomenti tra i più
complessi e filosofici: Quidditch e ragazze.
“Dai, Ronny, dicci chi ti piace…” chiedeva continuamente uno
dei gemelli al fratello.
“E va bene! Mi avete rotto il… capo! Hermione, mi piace
Hermione” rispose esasperato ROn.
“Lo sapevamo!” urlarono in coro Fred e George.
“Scommettiamo che non riuscirai ad averla?” lo provocò
quello che, fino a pochi minuti prima, era stato il suo migliore amico.
“Harry, piantala! Lo sai che anche io le piaccio… Sarà
facile come bere un bicchiere d’acqua!” affermò Ron, sicuro del suo fascino,
alquanto discutibile.
Finalmente era giunta l’ora di cena e, come degli affamati, i
ragazzi corsero verso la Sala Grande. Mentre scendeva le scale, Ron scivolò su
un gradino bagnato, finendo per la seconda volta col sedere per terra,
capitolando per tutta la lunghezza della rampa; poco prima di giungere al
pianerottolo, dove lo attendeva un Harry dalla faccia preoccupata e divertita,
le scale decisero che era il momento opportuno per cambiare posizione.
Il povero Ron si ritrovò così a cadere nel vuoto, urlando come
un disperato quando urtava i vari pianerottoli. Minuti dopo (non dimentichiamo
che devo cadere per ben otto piani!) atterrò con un tonfo sordo davanti alla
Sala Grande e immediatamente una gran folla di studenti gli si avvicinò
chiedendo: “Ron, va tutto bene?”; nessuno tuttavia ricevette risposta. Il
giovane rosso, anche per il sangue, venne portato di corsa in infermeria, dove
una sconvolta infermiera lo fece distendere su un lettino e facendogli
ingurgitare litri e litri di pozioni dall’odore nauseabondo e il sapore
raccapricciante.
Qualche ora dopo, con molti bernoccoli e tagli, Ron si
risvegliò.
“Era ora! Ma cosa ti è preso?! Buttarti dalle scale!” lo
rimproverò Harry.
“Ma non sono mica scemo, non l’ho fatto apposta!”
“Secondo Hermione sì, dice che eri sconvolto per quello che
avevi scoperto”
“E cosa avrei scoperto di così terribile?”
“Non saprei, non ha voluto dirmelo. Comunque, ora ti riporto
in dormitorio, così riposi” concluse l’amico premuroso.
Quando aprirono il ritratto della Signora Grassa, vennero
accolti da un insieme insensato di suoni soffocati.
“Mmpfh… Fermati, tra poco arrivano…” sospirava una voce
femminile.
“Ma… Non glielo avevi detto?...” face eco il compagno
misterioso.
“… Ecco… Io no-” la frase venne soffocata a metà da quella
che, almeno secondo i due spettatori doveva essere la bocca del ragazzo.
Indecisi se andarsene o restare Harry e Ron optarono per un
compromesso: avrebbero solo dato una sbirciatina ai due innocenti fidanzatini
che si stavano scambiando dolci effusioni davanti al caminetto (Che
romantici!).
Dopo essersi coperti ben bene con il mantello invisibile,
scostarono le tende rosse, per dare “una sbirciatina”: una giovane ragazza dai
lunghi boccoli castani aveva il viso nascosto dai biondissimi capelli del
ragazzo che, però, non riuscirono a riconoscere; i due giovani si stavano
appassionatamente baciando sul divano, senza curarsi di niente e nessuno.
Per poco a Ron non venne un colpo quando riconobbe la
sua Hermione che, ridendo, spingeva il compagno sul tappeto e gli si metteva a
cavalcioni facendogli il solletico.
“Ti conviene smetterla Granger o potrei non rispondere delle
mie azioni!” disse divertito lui bloccandole i polsi e ribaltando i ruoli.
– No, quello non può
essere chi penso io! Andiamo, è impossibile! – tentò di tranquillizzarsi Ron.
“Chi comanda adesso Mezzosangue?!” disse di nuovo il ragazzo
sentendo Hermione ridere.
– Ho sicuramente sentito
male… Sarebbe più facile vedere Silente con la McGranitt che Lui con Hermione!
–
“Finiscila Malferret …” ribattè la ragazza alzandosi in piedi,
sfuggendo alle carezze del giovane.
Tutti i discorsi che Ron si era fatto per convincere sé stesso
che era impossibile che uno come lui scegliesse proprio Hermione, andarono a
farsi benedire quando il misterioso ragazzo lasciò il tappeto per prendere tra
le sue braccia la giovane.
SBAM!
Il corpo senza vita di Ronald era caduto a terra dopo aver
visto niente meno che Draco Malfoy confessare ad Hermione Granger tutto il suo
amore!
Fine
Piccola One Shot comica, era il regalo di Natale per una amica che voleva vedere Ron sottoterra...
... Ditemi cosa ne pensate...
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