Il black-out
Premessa:
Mi piace troppo torturare lo zio Voldie!
Quella sera, nell’antro di Voldemort, andò via la luce.
“Maledetto impianto babbano!” disse infuriato Voldemort. Era
stato interrotto mentre leggeva un libro intitolato “I cento modi per ammazzare
un sedicenne con la cicatrice”(uh, questa magari la scrivo!!! NdAutrice).
Estrasse la becchetta, con l’intenzione di pronunciare la parola ‘lumos’, ma
sfortunatamente in quel momento, Codaliscia inciampò nella sua veste e finì
sopra Voldemort, che perse la bacchetta.
“DEFICIENTE!!!”
“Mi- mi dispiace, signore…sono inciampato…”
“NON ME NE FREGA! ADESSO MI TOCCHERA’ PRENDERE UNA CANDELA
IN CUCINA!” detto questo (anzi, gridato questo), Voldemort si avviò verso
l’uscita della stanza, per andare al piano di sotto. Ma mentre faceva il
secondo passo, inciampò nel tavolino e cadde a pancia a terra.
“Ma VA FA *bip*!!!” Si rialzò, nonostante l’acuto dolore al
fianco, dove adesso c’era un livido. Avanzò verso la porta, facendo cadere una
decina di soprammobili, e afferrata la maniglia urtò un vaso che gli cadde
sull’alluce.
“AAAAHHHHHH!!!!!” esclamò, massaggiandosi il piede.
Codaliscia, intanto, stava cercando di prendere la bacchetta
di Voldemort, a tentoni, ma il risultato fu niente bacchetta e qualche mobile
rovesciato.
Arrivato al pianerottolo, il Signore Oscuro, non si accorse
che invece di andare verso le scale stava…
‘SBONG!’ …andando a sbattere a faccia a muro.
“FANCULO!”. Ripresosi dalla botta, Voldemort si girò verso
sinistra e, non accorgendosi di essere già arrivato alle scale, se le fece
tutte a capriole.
Troppo dolorante per imprecare,
Colui-che-non-deve-essere-nominato aprì la porta della cucina (Fuiiiii!!!
Almeno questa mi è andata bene!NdVoldie) (Eh, eh…aspetta e vedrai, Voldie
NdAutrice) (Non mi chiamare Voldie!!!NdVoldie) (Su, dai, Voldie, non fare così
e continua a fare la tua parte…NdAutrice).
Mentre avanzava verso il cassetto, Voldemort inciampò nella
sedia e cadde di fianco.
“UFFA!”. Rimessosi in piedi, aprì il cassetto, ma invece
delle candele c’erano i coltelli e quindi Voldie si ritrovò con un taglio al
dito indice sinistro.
“IO L’AMMAZZO, L’AUTRICE!!!”
Con un po’ di fortuna, (anzi: con un po’ di lividi e ferite)
alla fine, riuscì a prendere le candele; adesso mancava solo l’accendino.
Di scatto, Voldemort aprì il cassetto degli accendini, che
per la violenza dell’azione cadde sul famoso alluce di prima.
“CAZZO! ADESSO E’ PEGGIO DI PRIMA!!!!!” (eh, eh… NdAutrice)
Si chinò sul cassetto caduto e afferrò un accendino,
avvicinò la candela a questo e provò ad accendere la fiamma. Non successe
niente, era finito il gas. Con calma, Voldemort prese un altro accendino e
ripeté i passaggi, ma anche in quello non c’era gas. Dopo una decina di
fregature, finalmente trovò quello giusto; ma mentre stava avvicinando la
fiamma alla candela la luce ritornò e… mi sa che qua devo scappa’, se no questo
m’ammazza, CIAO!!!
Recensite, ci tengo!
AIUTOOOOOO!!!!!