Lei

di Nakurisch
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Lei
 
 
L’immagine sopita di gesta ormai perdute.
La forza del pensiero, del cuore e del vero.
Il senso del profondo che ancor si lascia solo.
Il vagheggiar di mente che rende più sincero.
 
E quello che il respiro ti fa capire ancora,
che nonostante tutto ritornerà l’aurora;
che anche se il domani non credi arriverà,
la luce tra le nubi uno squarcio si aprirà.
 
Finchè nella tua vita un segno più profondo
non rivedrai in te ed in te risorge il mondo.
 
Quando per davvero, il fuoco che ti avvolge
ti scalderà nel cuore e risparmierà la pelle.
Quand’ il potente vento che nel tuo petto corre,
ti spingerà lontano anche oltre l’orizzonte.
 
Quando il caldo sangue che dentro te ribolle
ti lascerà da solo ma con qualcosa accanto,
saprai che la risposta ad ogni tuo stupore
è sempre stata ferma accanto al tuo dolore,
e senza risparmiarti un mar di vuote ore
col suo sorriso cieco ti avvolgerà nel manto
di un futuro di scoperte, traboccante d’avventure
che mai prima ne hai vedute di sì vive, sì mature.



Nakurisch
 




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