Ciao!!!!
Avete visto? Ieri ho finito “A vampire story” e oggi torno con una nuova
storia!
Questa volta ho deciso di cimentarmi in qualcosa che non
avesse a che fare con il sovrannaturale… e spero che vi piaccia. Vi avviso, non
sono molto brava… soprattutto su questo genere, ma spero che sia almeno
leggibile.
E se non dovesse piacere… beh, smetto e torno al
sovrannaturale. L’ultima cosa che voglio è annoiare e diventare banale. Perciò,
ditemi che ne pensate… e se devo smettere!
Baci, Lucy!
Ich bin verloren
Ich find kein Licht mehr in mir
Fühle mich so einsam
Was ist bloß mit mir passiert
Meine Tränen regnen
Sie hören nicht auf es werden immer mehr
Ich kann kaum atmen
Ich brauch dich jetzt
Ich brauch dich jetzt so sehr
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst ertrink ich
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst versink ich
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst werd ich erfriern
Ich versteh mich selbst
nicht
Dreh mich im Kreis - Verlauf mich in mir
Ich hab schon aufgegeben
Ich brauche dich
Ich brauche dich jetzt hier
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst ertrink ich
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst werd ich erfriern
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst ertrink ich
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst versink ich
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst ertrink ich
Halt mich fest
Bitte halt mich fest
Lass nicht los
Halt mich sonst werd ich erfriern
Chiudo la porta dietro di me. Il freddo invernale mi investe,
facendomi rabbrividire.
La musica passa attraverso le cuffie e si diffonde dentro di
me. Mi impedisce di pensare… e per questa sera va bene così. In questo momento
non mi importa di nulla, voglio solo scappare per un po’ da quello che mi
circonda.
All’improvviso è come se il mondo intorno a me non
esistesse… ma quel dolce incantesimo è destinato a finire, con lo squillo del
mio cellulare, che vibra dentro la tasca della mia giacca. Possibile che tutti
chiamino sempre nei momenti meno opportuni?!
K- Pronto??
Ho risposto senza nemmeno guardare chi mi ha chiamato. Beh,
poco importa…
J- Kelly! Dove diavolo
sei?? Dico… dovevi essere qui dieci
minuti fa!
Guardo l’orologio, pronta a dirgli che si è sbagliato. Ma…
ha ragione lui. Accidenti, è vero! Dovevo essere nello studio fotografico a
finire il servizio per quella rivista… come si chiamava? Non ricordo, ma non
importa. Ora la cosa più importante è calmare Justin.
K- Justin! Calmati, maledizione! Me ne ero dimenticata,
okay?? Non fare la checca isterica!
J- Kelly! Non
prendermi in giro! Uffa… te ne
approfitti solo perché lo stilista, che sarei io, è anche tuo amico! Ma non è giusto!
K- Sì sì, certo… hai ragione!
Riattacco il telefono e alzo il braccio, per chiamare un
taxi. Una macchina si ferma davanti a me e io mi accomodo all’interno.
K- Mi porti a questo studio fotografico
Gli passo un piccolo foglietto con l’indirizzo stampato
sopra
Mi appoggio al sedile e comincio a guardare fuori dal vetro,
poi mi ricordo. Gli occhiali da sole!! Li tiro fuori dalla borsetta e me li
infilo. Ormai è un’abitudine… non so più neanche perché lo faccio. Per non
farmi riconoscere? Beh, non sono poi così famosa.
Per coprire le occhiaie. Sì, dev’essere così.
Mentre guardo il paesaggio scorrere davanti a me, penso alla
mia vita.
Non c’è molto da dire.
Mi chiamo Kelly, ho 17 anni. Sono una modella e sono
dipendente da psicofarmaci, perché non riesco a dormire alla notte. Già… non
riesco a dormire alla notte, senza sapere il perché.
Ho solo due persone importanti nella mia vita: Marina e
Justin. Ma purtroppo, per quanti siano i loro sforzi, non bastano a riempire il
vuoto.
L’unica cosa che conta nella mia vita è la mia vanità… è il
mio corpo che mi permette di essere chi sono. Il mio corpo mi permette di
vivere una bella vita… la vita che tutti sognano. Una vita tra feste e festini…
bei vestiti e accessori stupendi… una vita perfetta.
Eppure, grazie a questa vita stupenda, io non riesco a
vivere. E voglio solo urlare.
Beh, benvenuti nella mia vita.
Il taxi si ferma e io porgo i soldi all’uomo, senza una
parola.
Ormai sono abituata ad essere fredda e distaccata con tutti.
All’inizio era solo una facciata, perché le modelle sono tutti così. E io non
capivo il perché. Ma ora… ora che sono una di loro, sono vuota almeno quanto
loro.
Mentre varco la soglia dello studio fotografico, sento il
calore e mi viene quasi da ridere. Sì, Justin è sicuramente qui… dovunque lui
va, la temperatura del riscaldamento è sempre al massimo.
Eppure… l’unica cosa che riesco a pensare mentre mi dirigo
verso lo studio senza salutare nessuno all’ingresso, è che dovrebbe esserci una
targhetta qui fuori.
Sì… so perfettamente cosa dovrebbe esserci scritto sopra.
E so già che questa frase sarà il riassunto della mia vita…
della storia che sto per raccontarvi. Una storia, però, che neanche io conosco…
perché deve essere ancora scritta.
E continuo a ripetermi la frase.
Welcome to the hell. Enjoy your stay.