-flashback-
Passeggiavo
al fianco del mio migliore amico Kibum. Avevamo appena finito la
scuola e affamati ci dirigemmo nel primo fastfood che trovammo per
poi sbaffarci 2 hamburger , patatine fritte e una coppa enorme di
gelato con tanto di panna e glassa al cioccolato usata per guarnirla,
per poi concludere con un caffè.
insomma
hai deciso di trasferirti Tae ?- domandò l'amico.
Non
l'ho deciso io , lo sai benissimo che sono costretto.- conclusi per
poi portarmi alla bocca una cucchiaiata di gelato.
Si
che non sei costretto! Insomma , loro non hanno il diritto di
comandarti. Non sono i tuoi genitori. Puoi venire a stare da me ,
non è un problema , la mia casa è grande. Al dire il
vero non sarebbe un problema ospitarti anche se fosse la casa piu'
piccola del mondo. Basta farli parlare con un adulto...- non lo feci
concludere che lo interruppi. - no hyung, sai benissimo di cosa sono
capaci. Non posso. Loro ormai sono i miei tutori, da quando i miei
genitori sono scomparsi il giudice gli ha dato questa carica. Poi,
non mi lasceranno mai qua a Daegu, me lo hanno detto. Mi dispiace.-
.
L'altro
si porto' una mano alla bocca per poi scoppiare a piangere e
ripetermi che non riuscirà a stare senza di me. Ero triste .
Triste perchè avrei dovuto lasciare il mio migliore amico.
Lasciare la mia casa e i miei compagni di classe. I miei genitori
da tempo ormai erano scomparsi, e mi abituai all'idea che fossero
morti chissà dove e per mano di chissà chi. -dai hyung
non piangere! Anzi , vedi di farmi trascorrere la giornata piu'
bella della mia vita, così da non farmi dimenticare di te.
Anche se sai benissimo che non potro' mai scordarti-
quest'ultimo
si asciugò le lacrime e dopo essersi ricomposto pago' il
conto.
All'uscita
del locale mi prese per il polso e mi trascinò fino alla
fermata dell'autobus.
-dove
hai intenzione di portarmi?- gli domandai incuriosito dalla
sicurezza di quest'ultimo.
-Al
mare.- rispose sorridendomi.
Prendemmo
il primo autobus , senza biglietto , e ci incamminammo verso la meta
del mio amico.
-tutti
gli autobus per il ritorno sono ormai passati.. verso che ora devi
partire domani?- di domandò Kibum sdraiandosi accanto a me su
quella spiaggia infinita.
Tae
.. mi mancherai. Mi mancheranno giornate come queste. Così
semplici ma così piene. Così perfette e complicate.
Giornate come quella di oggi ma anche quelle passate. Mi mancherai
veramente tanto. Te , il tuo sorriso, la tua dolcezza ed il tuo
caratteraccio. Mi mancherai.. - disse tutto d'un fiato.
Le
sue parole mi fecero scendere uno tsunami di lacrime. Avevo il nodo
alla gola. Per tutta risposta sorrisi e continuai a guardare quel
vasto cielo ricoperto di stelle.
Kibum
, vedi il cielo? Quando sarò lontano da qua , mi basterà
volgere il capo al cielo per ricordarti e per non sentirmi solo.
Perchè in qualunque posto saremo, nonostante i numerosi
chilometri di distanza che ci divideranno , saremo sempre sotto lo
stesso cielo.-
A
quelle disprezzanti sdolcinate parole sincere , Kibum sorrise
tristemente , e silenzioso continuò a fissare l'infinito
stellato sopra le nostre teste.
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fine flashback -----
Un
ragazzo dal fisico asciutto e tonico, vestito in nero coperto in
volto da una bandana e con tanto di zaino attaccato alle spalle ,
correva via da quell'insulso palazzone , stendendo una dopo l'altra
le guardie che gli intralciavano il cammino.
tato
chiama tata , rispondi!- una voce metallica proveniente
dall'auricolare posto sull'orecchio destro del giovane disturbò
la sua corsa.
Ti
sembra il momento di tirare fuori certi soprannomi?! Ti ricordo che
sono ' leggermente ' impegnato – rispose il ragazzo a quella
vocina, per poi continuare a correre finchè non fu al sicuro.
Tatone
chima tatina , rispondi!hai finito?- comunicò nuovamente la
vocina metallica.
Se
non la pianti , sul serio , ti uccido. Comunque sto tornando alla
base. Fammi trovare del cibo decente.- disse con autorità il
giovane, per poi riporre quell'inquito auricolare nella tasca dei
suoi pantaloni.
Si
cambiò i vestiti in un bagno pubblico, passando naturalmente
inosservato. Si sistemò al meglio , aggiungendo un po' di gel
sui suoi capelli color miele per creare così un crestino
giovanile e sbarazzino.
Uscì
da quel lurido posto per poi recarsi alla famosa '' base '' , una
villetta del tutto ' normale' ,in vicinanza della capitale.
Varcata
la soglia di casa salutò il suo conquilino , un ragazzo di
qualche anno in più , dai folti capelli mesciati e un fisico
scolpito.
Ce
ne hai messo di tempo , ne cucciolo? - parlò beffardo il
conquilino.
Ne,
ma sono riuscito a prendere tutti i dati necessari, e comunque ,
sinceramente , piantala di affibbiarmi nomignoli così
stupidi, potrei davvero ucciderti. - rispose con arroganza il
ragazzo.
Ok
, ok , pero' dopo dovrai vedertela con il capo.. - ridacchiò
il compagno.
Il
ragazzo sbuffò , si avviò nel corridoio principale
della casa per poi entrare in una stanza studio. Si diresse vicino ad
un computer posto sulla scrivania della stanza, compose un codice.
Davanti
al ragazzo si aprii un buco che fece intravedere delle scale. Le
scese , lentamente, e raggiunse una stanza ricca di computer, monitor
, telecamere e altri accessori tecnologici di ultima generazione.
Con
sfaticatezza buttò per terra lo zaino che aveva alle spalle,
si sedé in una poltroncina a rotelle e sfilò da una
delle sue tasche una chiavetta usb che poi inserì dentro ad un
pc.
non
avevi voglia di mangiare? - domandò Jonghyun , che nel
frattempo lo aveva seguito.
Sapevo
che non avresti preparato nulla, ci ho solo un po' sperato- mugolò
il ragazzo.
Che
brutta considerazione hai di me Taemin? Non sono così
meschino, ho ordinato cinese , ti va?- Jonghyun , con quella frase
,fece scappare un lieve sorriso dal volto del compagno , che
felicemente annuì con il capo.
Finisco
qui ed arrivo, finalmente li abbiamo incastrati... – mugulò
soddisfatto il piccolo.
Il
biondo, dopo il pranzo soddisfacente decise di stendersi nel divano ,
con lo scopo di sonnecchiare un po'. Sfortunatamente fu disturbato da
una chiamata.
chi
è? – domandò il giovane , non vedendo numeri nel
suo display.
Siamo
noi. Abbiamo un altro compito per voi. Dovrete infiltrarvi in una
scuola e ottenere quante più informazioni possibili sui soldi
che vengono amministrati dal preside Oguri San Dong . Per questa
volta prendetevela con calma. Iscrivetevi a falso nome e fate ciò
che dovete. Mi raccomando non fat.. -
non
fatevi scoprire , lo so. - l'interruppe Taemin, ormai stufo di
sentirsi sempre dire quella stupida frase. Erano ormai anni che
faceva questo 'lavoro'. Lui , infatti, era costretto a vivere
nascondendo la propria identità. Non sapeva nemmeno lui il
perchè di tutto ciò, ma da quando si trasferì
dalla sua amata città natale , il piccolo venne portato in un
istituto speciale, dove trasformavano i ragazzi in combattenti
perfetti, spie , e talvolta anche assassini, asseconda delle
necessità del capo istituto.
Il
capo istituto , nonché uno dei suoi tutori, ha sempre
preservato la privacy del piccolo, ha sempre cercato di nasconderlo.
Di tenerlo al sicuro. Anche per questo, quando Taemin finì i
suoi allenamenti, si trasferì in una casa del tutto
protettiva, impenetrabile.
Per
mantenere i suoi hobby il tutore , infatti , gli affidò questo
incarico ambiguo, una sottospecie di detective, non legale
ovviamente.
Ma
lui non se ne è mai lamentato. Ha sempre amato il lavoro da
eroe. Un eroe che lavora al buio e che stana i truffatori, ma che nel
stanarli , diventa un truffatore stesso. Perchè gli atti che
commette sono inlegali. I soldi con cui vive e paga gli alimenti
pure. Ma a questo lui non ha mai dato così peso. Questo è
il suo destino , si è sempre ripetuto.
Taemin
avvisò subito l'amico, per poi stendersi su quel divano a tre
posti posto al centro della stanza. La tv a 50 pollici , attaccata
alla parete color beige , trasmetteva il tg del canale , che
allarmato comunicava una frode finanziaria di un'importante impresa.
Taemin
con un sorriso beffardo chiuse gli occhi, cullato dalle parole
provenienti da quella grossa ma sottilissima scatola.
Jonghyun
, invece, si preoccupo' del futuro alibi per entrare in quella
scuola, delle ordinazioni delle divise e dei libri per il semestre.
Nulla trascurò , finchè non decise di riposarsi vicino
al compagno.
I
giorni che gli attendono saranno veramente interessanti.
Ed
eccomi con una fic un po' strana! Non so nemmeno come definirla...
bho , spero di aggiornarla di tanto in tanto, ne? XD ovviamente la
storia avrà come coppia la mia amata *rullo di tamburi * non
ve lo dico :P , bhè , sarà intuibile dal prossimo
capitolo . Adesso che ho abbastanza tempo a disposizione cercherò
di aggiornare regolarmente,anche se non ve lo prometto. Mi
raccomando, Lasciate QUALCHE COMMENTO per dire se vi puo' piacere
/interessare o meno questa storia. Ne sarei veramente felice. :3
alla
prossima - _keyscheeks_Jolie
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