>> N/A: Scritta per la Staffetta in Piscina di piscinadiprompt,
con prompt Nikita 2010, Nikita/Ryan,
"Fletchy". La posto solo ora per culopesaggine ma è stata
scritta durante la prima metà della terza stagione, e fa riferimento
soprattutto a quegli episodi.
Ogni volta che lo vede seduto in
quell'ufficio, dove per anni Percy ha mosso i fili della Divisione come
se ogni suo membro fosse solo un burattino nelle sue mani spietate, il
suo cuore manca un battito. I giorni passano, ma il suo straniamento
non scompare: che ci fa la persona più onesta che abbia mai conosciuto,
quell'analista dal cuore d'oro che per amore della verità l'ha seguita
anche quando, agli occhi del resto del mondo, i suoi erano soltanto
propositi suicidi, tra quelle mura grigie e sporche di sangue?
Non le basta sapere che stanno
agendo per una buona causa: ogni volta che sente Ryan dare un ordine
perentorio, o studiare la prossima missione con sudata freddezza, la
investe il timore agghiacciante di vederlo diventare corrotto come chi
ha occupato quel posto prima di lui.
Così Nikita non smette di
stargli addosso: lo osserva, lo contraddice, lo mette in discussione,
fino a fargli saltare i nervi come se fosse un genitore alle prese con
un'adolescente ribelle e polemica.
Alla fine, però, ogni tensione
si risolve con una serata di straordinari trascorsa a smistare cartelle
e mangiare cibo d'asporto; e con il rumore delle loro chiacchiere di
sottofondo e i piedi scalzi di Nikita appoggiati sul bordo della
scrivania, quell'ufficio non fa più così paura.
“Ehi, Ryan”, dice lei, quando
è così tardi che probabilmente fuori già spuntano le prime luci
dell'alba e anche loro soffocano gli sbadigli. “Non cambiare, okay?”
“Che intendi?” le fa eco
confuso.
Davanti a quello smarrimento
genuino, Nikita già si sente un po' sciocca per le sue paure.
“Resta sempre il Fletchy che conosco”.
La replica arriva con il
sorriso puro e disarmante che l'ha spinta sin da subito a fidarsi di
lui.
“Puoi contarci”.
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