Never Enough
Buenos Aires, Argentina, metà
settembre 2012
Tarja crollò distrutta sul letto
matrimoniale e Marcelo si lasciò sfuggire un lamento nel sonno.
Nervosa, la donna gli pizzicò il braccio e il marito quasi balzò a
sedere sul letto.
<< Che c'è? Nami non sta bene?
Vado a prendere le chiavi della macchina! >>biascicò ancora
mezzo intontito, i riccioli scuri sparati dappertutto.
A quella scena, Tarja scoppiò a ridere
di gusto e quasi dovette trattenersi per non ribaltarsi.
<< Eh? >>domandò Marcelo,
perplesso.
<< Niente, niente, querido.
>>ridacchiò ancora la donna << Va tutto bene...c'era una
zanzara sul tuo braccio e la stavo mandando via. >>
<< Naomi? >>
<< Dorme, l'ho appena lasciata.
Se non avesse questa abitudine di pretendere la sua poppata alle
quattro del mattino, però, farebbe più felice la sua mamma. >>
<< Mi hai svegliato apposta,
allora. >>
<< Sì. >>affermò lei,
talmente candida che Marcelo non riuscì nemmeno a prendersela.
<< Sai una cosa, querida? >>le
chiese mentre fuori iniziava ad albeggiare << Anche se ti
costringe a questi orari, beh, sei sempre bellissima. >>
<< Sì, come se ci credo. Ho due
borse sotto gli occhi che faccio invidia ad un canguro! >>si
lamentò lei con il suo spagnolo pesantemente accentato.
Marcelo la prese tra le braccia e se la
portò, ricadendo all'indietro, sui cuscini, in uno scompiglio di
lenzuola e pigiami. Tarja rise affettuosa per quel gesto del marito,
pensando come il loro amore non s'era affatto affievolito in quasi
quindici anni di rapporto, come tra loro ci fosse intenso e forte
quel sentimento di rispetto e devozione nei confronti dell'altro.
Si ricordò di un'intervista rilasciata
in Finlandia anni prima, in cui si riteneva fortunatissima per averlo
incontrato anche se era dovuta andare a cercarselo dall'altra parte
del mondo. Eppure, non rimpiangeva un solo istante quella scelta,
nonostante tutte le difficoltà che ne potessero venir fuori: un
nuovo paese, nuove tradizioni, una nuova lingua.
E soprattutto, l'entrata in scena di
Marcelo Cabuli aveva portato alla rottura insanabile con i Nightwish,
alla perdita di amici che le erano stati accanto quasi dall'infanzia,
come Emppu e Tuomas.
Jukka, in realtà, non le mancava
affatto. A volte si dispiaceva di non aver mantenuto i contatti con
Satu, sua moglie, ma purtroppo, la vita prende strade inaspettate e
la sua l'aveva condotta a miglia e miglia di distanza. Praticamente,
dall'altra parte del mondo.
Con Marco, invece, la situazione era un
po' diversa. Il bassista aveva sempre capito i problemi della
Tarja-cantante ma della Tarja-donna, invece, c'aveva capito ben poco.
Ricordava ancora con stizza il messaggio denigratorio che lui le
aveva inviato anni prima, quando lei s'era rifiutata di prendere
parte al tour americano.
<< Tarja? >>la richiamò
Marcelo.
<< Pensavo. >>sussurrò
lei, stringendoglisi contro.
<< A cosa? L'espressione nei tuoi
occhi era cupissima. >>
<< E chi ci riesce, secondo te, a
rendermela tale? >>
<< Ancora loro? >>
<< In questi momenti qui, a metà
tra il sonno e la veglia, la notte e l'alba, mi tornano in mente,
come un incubo da sveglia. Non mi fanno più male, né mi interessa
cosa fanno, solo che... >>
<< Cosa? >>la invitò
dolcemente lui, carezzandole i capelli.
<< E' difficile da spiegare,
Marcelo. Mi viene su un'ansia incredibile quando mi abbandono al
sonno, come se ciò che è successo quella notte, quel maledetto
ottobre, possa tornare a tormentarmi. E' un riflesso involontario e
so che non devo avere alcuna paura, ma resta quel dubbio: e se avessi
fatto qualcosa di diverso? Dove sarei ora? E tu? Ci saremmo sposati?
>>
<< E' una questione complessa,
Tarja. E sono solo le cinque di mattina. >>
<< Ti va un caffè? Dubito di
riuscire a dormire. >>
<< Volentieri. Anzi no, aspetta.
Fammi dare una sistemata e vado da Pedro, tanto, frattanto che esco,
avranno aperto il bar e ci saranno le paste calde. >>
<< Per me, un cornetto ripieno al
cioccolato, al diavolo la dieta. >>rise Tarja. << E
mettici un po' di cacao sul cappuccino. >>
<< D'accordo, capo. >>
Mentre Marcelo era in bagno, Tarja fece
arieggiare la stanza, risistemò il letto e sprimacciò i cuscini. Si
morse un labbro, mentre stirava il copriletto per eliminare le pieghe
e di nuovo, il pensiero corse a ciò che era stato. Aveva scritto
molte canzoni per eliminare il dolore che le aveva procurato quella
frattura così brusca – era inutile legare che ci fosse rimasta
male dopo aver visto il Documentary di End of an Era – e
soprattutto, sentire una canzone come Bye Bye Beautiful che
raccontava e sperava in un ritorno ma che poi, in realtà,
controcanto nelle parole di Marco, era un invito a non ripresentarsi
mai più sulla loro strada.
I Nightwish avevano trovato la loro
cantante, Anette. E Tarja, colei che li aveva portati al successo,
era stata il grande errore della loro carriera musicale. Stranamente,
se all'inizio, il dover ricominciare, era stato paragonabile ad una
croce da portare come un peso, adesso non le faceva più alcun
effetto. Si sentiva libera, leggera, sgravata.
Aveva effettivamente chiuso i ponti con
loro e con quello che erano stati. E forse, proprio quello, cantare
le vecchie canzoni di Tuomas non le dava fastidio, anzi. Le sembrava
quasi di tendere una mano alla vecchia se stessa del 2005 e
consolarla delle cattiverie – non vere – della lettera scritta
dai Nigthwish.
Era Tarja, era andata avanti con la sua
vita e ora, come madre novella, capiva l'importanza di abbracciare il
passato, il presente ed il futuro, forte nelle sue capacità di
sopportazione. Il sole argentino era caldo e avvolgente, lontano anni
luce dalle fredde mattine finlandesi e questo le piacque, facendola
annuire soddisfatta.
E il gesto improvviso, legato ai
pensieri di prima, la bloccò. Io sono felice, si disse, e
soddisfatta di questa vita. Io non voglio tornare dov'ero. Lo sapevo,
sì, lo sapevo già, ma adesso ne ho la piena certezza.
Quando Marcelo uscì dal bagno, Tarja
gli gettò le braccia al collo e gli stampò un bacio sulle labbra,
la contentezza che sprizzava da ogni poro della pelle, dagli occhi,
persino dalla luce che emanava. Marcelo ne rimase incantato, come
sempre.
<< Hai scoperto qualcosa in
cinque minuti che sono stato in bagno? >>
<< Sì. >>gli rispose,
semplicemente.
<< E me lo puoi dire o è un
segreto di stato? E no, non vale se me lo dici in finnico, non ci
provare. >>
Tarja lo guardò divertita. <<
Sono felice di essere dove sono e dubito che lo sarei stata, se fossi
rimasta dov'ero. >>
<< Tarja, sono le cinque e mezza!
>>mormorò l'uomo facendo una smorfia.
<< Il “se”, Marcelo. Credo di
averlo esorcizzato. Io ho dato tutto e loro volevano di più solo
che, beh, non c'è mai stato posto per me, tra loro. >>
<< Te li sei lasciata indietro?
>>
<< Sì, ma sono sempre un ottimo
materiale per comporci su. >>ridacchiò lei birichina ma prima
che potesse aggiungere altro, Naomi iniziò a frignottare e i due
genitori accorsero alla culletta. Marcelo prese in braccio la neonata
e le diede un bacio sulla fronte e Tarja quasi si commosse a quella
scena. Era questo il momento più dolce della sua vita e non
l'avrebbe cambiato per niente al mondo.
**
Life in bloom, the
sweetest season
The warm embrace gave me
the meaning
Another time, a cross to
carry
Cruel facade imaginary
I don't belong
There's no going back
what we used to be
There's no room for us
no place for me
Never enough, never
enough
No, never enough, never
enough
I gave it all
You still want more
**
1 Ottobre, casa di Tarja
e Marcelo
Marcelo
era andato alla NEMS e le avrebbe inviato un messaggio sulle
rendicontazioni di vendita di Act 1 dopo un mese e mezzo dall'uscita.
Lei stava iniziando a lavorare sulle nuove canzoni del suo album che
sperava di far uscire più o meno lo stesso giorno in cui era nata
Naomi, un po' come aveva fatto per il dvd live. Ne stava proprio
scrivendo una in quel momento, nata delle riflessioni che aveva fatto
un po' di tempo prima, quando il suo cellulare vibrò impazzito per
l'arrivo di un messaggio. Naomi stava ciucciando il suo biberon come
se fosse la cosa più importante del mondo e Tarja si affrettò a
leggere.
Era
parte di Marcelo e vi era il link alla pagina dei Nightwish.
Ma che
diavolo?
Cliccò
sul link attraverso lo schermo touch del suo smartphone ed aspettò
pazientemente che si caricasse e le svelasse l'ultima nuova. Si
augurò che non fosse – per l'ennesima volta – qualche altra
uscita di cattivo gusto nei suoi riguardi.
E ci
rimase di sasso. Perché di tutte le cose che credeva possibili,
quella le sembrò pari ad una cascata di acqua gelida.
Another chapter of the
Nightwish story has ended today. Nightwish and Anette Olzon have
decided to part company, in mutual understanding, for the good of all
parties involved.
In recent times it has
become increasingly obvious that the direction and the needs of the
band were in conflict, and this has led to a division from which we
cannot recover.
Nightwish has no
intention of cancelling any upcoming shows, and as a result we have
decided to bring in a substitute vocalist starting in Seattle
1.10.2012. Her name is Floor Jansen from The Netherlands (ex-After
Forever, ReVamp), and she has graciously stepped in to help us
complete the Imaginaerum world tour.
We are all strongly
committed to this journey, this vehicle of spirit, and we are sure
that this will lead to a brighter future for everyone.
We forever remain excited
about the adventures to come, and we are extremely proud of the two
beautiful albums and the wonderful shows we shared together.
-NIGHTWISH & Anette
Olzon
Si
augurò per un momento che fosse uno scherzo di cattivo gusto nei
confronti dei fan, almeno con lei c'era stata un ultimo concerto ma
così, di punto in bianco...
Non
seguiva la carriera del suo vecchio gruppo, è vero, ma Marcelo, alle
volte, l'informava di ciò che accadeva ai ragazzi, in modo che non
si trovasse impreparata di fronte alla stampa che, anche a distanza
di anni, sperava sempre di lucrarci sulla Old Era.
Ancora
una volta, non c'erano state avvisaglie, era avvenuto tutto
all'improvviso, di botto. Anzi, addirittura Anette aveva cantato la
sera prima nonostante il giorno prima ci fossero stati dei problemi.
Il marito le aveva raccontato dell'affaire Denver e s'era sentita
piuttosto d'accordo con i sentimenti di Anette.
Già la
cantante stava male, ma poi, essere sostituita in quel modo, senza
che le avessero detto nulla, era davvero come farla sentire l'ultima
ruota del carro, un membro non membro di un gruppo consolidato.
E d'un
tratto, scoppiò a ridere, con Naomi che mollò il biberon ed iniziò
a gorgogliare in compagnia di sua madre. Fu un vero e proprio caso di
fou rire che terminò quasi in un pianto isterico.
Ero io il problema?
No.
E se le cantanti donne
fossero un problema, per loro?
Direi di sì.
Tuomas, ti sei di nuovo
stancato del giocattolino?
Forse.
Tarja
scosse il capo, asciugandosi le lacrime con il palmo della mano,
vigorosa. Le scappò ancora un risolino mentre risistemava il biberon
della piccola ed aveva recuperato abbastanza sangue freddo da
riuscire a rispondere al cellulare con voce ferma.
<<
Che te ne pare? >>le chiese Marcelo appena sentì il click.
<<
Sto ridendo. >>gli disse semplicemente.
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Ed ero io la Diva. Credo che finalmente i fan potranno mettere i
punti sulla “i” di varie domande. Non voglio trovare il
colpevole, ma se va male due volte e Anette si lamentava delle stesse
cose di cui mi lamentavo io in tour, beh, direi che sia il caso di
farsi un esame di coscienza ed ammettere finalmente il problema. >>
<<
Adesso, cercheranno un rimpiazzo. >>
<<
L'importante è che non chiamino me. >>proruppe Tarja ferma.
<<
Perché? >>
<<
Perché, ormai, sono alle mie spalle. >>
**
A child's game, the
search for reason
A coldest day, I stopped
believing
Another war, my endless
laughter
A storyline is all
they're after
I don't belong
§*§
NdA.
In
attesa di Colours in the dark, viaggiando di fantasia su come è nata
Never Enough, il primo singolo del nuovo album di Tarja. Ho
immaginato che nascesse in parte dall'addio di Anette ai Nightwish –
mi domando davvero come Tarja possa aver reagito alla cosa, molti fan
l'hanno rivalutata dopo questa secondo addio di una cantante – e in
parte, che fosse l'allontanamento definitivo dal gruppo, vuolsi anche
dalla nuova situazione di vita in cui si trovava la cantante a
settembre dell'anno scorso, dopo la nascita di Naomi.
Spero
che vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate.
Disclaimer:
non scrivo a scopo di lucro, i pg non mi appartengono. Never Enough è
una canzone di Tarja. End of an Era e Bye bye beautiful sono
rispettivamente un dvd – nel caso di questa One Shot – e una
canzone prodotti dai Nightwish tra il 2005 e il 2009.
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