(Mark P.O.V.)
Ricordo
i ciottoli contro la mia schiena. Il loro suono ad ogni nostra mossa.
I
nostri corpi erano vicini, eravamo soli in spiaggia.
Si
stava facendo buio, ma non era un segno per tornare a casa, anzi,
qualcosa ci diceva di restare a guardare il sole tramontare e vedere il
riflesso
della luna sulla superficie dell'acqua.
Non
abbiamo detto molto, in realtà non c'era molto da dire.
Eravamo
abituati al silenzio tra di noi, anche se la gente ci vedeva personi
forti e loquaci.
Da
soli non c'era bisogno di parole, comunicavamo con le nostre mani, come
il modo in cui ti tenevo quando avevo paura, o il modo in cui
spingevo
le mie mani contro la tua schiena quando ero arrabbiato.
Ricordo
il nostro primo bacio.
Noi
eravamo su questa spiaggia, tutto era perfetto perchè la mia
fonte di perfezione era proprio seduta accanto a me.
Le
nostre mani erano intrecciate strettamente, mi ricordo di essermi
girato verso di te e di aver visto i tuoi capelli biondi diventare
dorati a
causa del riflesso del sole mentre tu scrutavi il mare.
Te
ne accorgesti e mi sorrisi, quando feci scivolare il tuo pollice sul
dorso della mia mano formando dei piccoli cuori.
La
mia mano libera prese ad accarezzarti i capelli e questo ti fece
girare, chinandoti sempre più vicino a me.
Non
è successo subito, eravamo abbastanza vicini, ma abbiamo
voluto assaporare ogni singolo istante di esso.
Le
nostre gambe sembravano un tutt'uno, le nostre dita intrecciate e i
nostri cuori che battevano ad un ritmo accelerato.
L'aria
era fresca, ma non faceva freddo.
Il
mare era rumoroso, ma non era forte.
Potevo
ancora sentire il tuo respiro.
Poi
le nostre labbra si toccarono, si sfiorarono con lentezza, spaventate e
sorprese.
Nulla
mi aveva mai fatto sentire così bene.
Aprii
gli occhi per vedere la tua reazione.
Non
avevo mai visto creatura più bella.
Le
tue ciglia si muovevano a ritmo del bacio.
Sentivo
la tua lingua scontrarsi con la mia, non avevo mai assaggiato niente di
più buono.
Dolce,
pura.
Misi
la mia mano sulla tua coscia e ti sentii sorridere contro le mie labbra.
Mi
spinsi all'indietro, staccandomi solo per riprendere fiato.
Misi
una gamba tra le tue e mi tenni con i gomiti contro i ciottoli mentre
tu ti posizionavi sopra di me.
Rimasi
a fissarti, le tue labbra erano diventate più rosse di prima
e avevano un bagliore lucido lungo esse.
Accarezzai
la tua guancia con il palmo della mano, sentendo la barba ruvida.
Questa
volta mi sporsi io per primo, per riprendere dove avevamo lasciato.
Il
bacio stava diventando sempre più passionale, ma eravamo
calmi, non era mai troppo veloce o affrettato.
Ti
sentii gemere silenziosamente nel bacio, un rumore che avrei voluto
sentire in continuazione.
Misi
le mie mani contro la tua schiena possente e ti afferai saldamente,
portando il tuo corpo più vicino al mio.
Quando
furono premuti, sentii una sensazione di caldo.
Era
nuovo per me, più intensa di quanto mi aspettassi.
L'unico
contatto di pelle che avevamo erano le nostre labbra e le nostre mani,
tutto quello che in quel momento avevamo bisogno.
Hai
iniziato a respirare più pesantemente, così ci
staccammo di nuovo per riprendere fiato.
Ci
dividevano solo pochi centimentri, potevo sentire l'aria calda
proveniente dalle nostre bocche.
Ma ora, mentre cammino lungo questa spiaggia da solo, posso solo
sentire lo scricchiolio della sabbia sotto i miei piedi,
perchè i ciottoli
sono
stati lavati via.
Anche
se ricordo il sapore, le sensazioni, i suoni e anche se mi sento
così vicino a quel ricordo, lui non tornerà mai
più.
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