Nascondi le orbite vuote dei tuoi occhi dietro palpebre morte.

di Daleko
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Fai silenzio, chiudi gli occhi, ascolta. Riesci a sentire qualcosa? No, ovviamente.
E sai perché?

Perché sei morto, tesoro mio.
Non te ne sei accorto? Non ancora? È inutile avere la pelle d'oca... Non serve a nulla. Se sei qui a leggere queste poche righe non significa che tu sia vivo. Questo lo sai, vero?

Rifletti.
L'ultima volta che ci siamo visti, abbiamo riso e scherzato come nostro solito. Da quanto tempo non ci vedevamo? Parecchio, vero?
Non ti sei chiesto... Perché?

Perché siamo morti, cazzo! Svegliati, svegliati da quest'incubo che ti ostini a chiamare vita!
Noi apparteniamo alla morte, amico mio. Ogni volta che ridi, che ti si accappona la pelle, che aggrotti la fronte, che urli o che guardi, ogni volta che respiri e ti sembra di sentire l'aria dentro te, ogni volta che continui ad ingannare te stesso in un mondo che credi esistere per davvero...
Masochismo, ecco cos'è.

Guardami. Vedi le mie orbite vuote? I miei occhi sono stati mangiati dai corvi, tanto tempo fa.
Guardami. Vedi questo fiore sul mio petto? È sbocciato da una lama, sangue rappreso nei giorni.
Guardami. Sto marcendo, amico mio. Ti parlo mentre le larve continuano a cibarsi della mia carne.

Senti il rumore della morte attorno a te come un ronzio sordo, il sussurro del tempo che non ci appartiene più?

Non piangere, non devi. Alza un'ultima volta gli occhi al cielo, afferra la mia mano prima che diventi d'osso.
Vedi quel sole freddo?

Riscalderà ancora la nostra memoria, per qualche giorno ancora.
Addio, addio.




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