Tre prime volte

di fri rapace
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Ma-mma

 

“Ma-mma,” scandì Ginny.

Teddy, seduto per terra, la osservava. Una goccia di saliva gli tremolava sul mento non più grande di una monetina.

“Ripeti con me: Ma-m...”

“Teddy non ha nessuno da chiamare a quel modo,” la interruppe bruscamente Andromeda, adocchiando Harry.

Lily, la madre del giovane, era vissuta a sufficienza da essere la prima parola del suo piccolino. Ninfadora non aveva avuto nemmeno quello.

Andromeda scacciò risolutamente quell’astio ingiustificato a cui, sempre meno spesso, permetteva di prendere il sopravvento e rispose alle accorate scuse di Ginny porgendole una foto di Ninfadora.

“Ma-mma,” le suggerì, indicando la foto a Teddy.

 

 

 

 

Un po’ troppo grande

 

“Io ti amo!” ripeté Teddy a Hermione, il cuore in mano.

“Sono davvero lusingata… ma temo di essere un po’ troppo grande, per te,” gli rispose lei, cauta e ragionevole.

Teddy avvertì un violento tumulto interiore.

“Non m’importa se sei vecchia!” protestò con impeto.

Per qualche motivo che Teddy non comprese, gli occhi di Hermione si fecero lucidi.

“Assomigli tanto a tua madre, sai?” gli mormorò. “D’accordo,” decise subito dopo. “Ma sarà meglio non dire nulla a Ron.”

Teddy annuì: dall’alto dei suoi sei anni, aveva già capito che Ron sarebbe potuto essere geloso persino di un bimbo come lui.

 

 

 

 

Qualcosa di romano

 

“Con un ‘Remus’ come nonno, avremmo dovuto immaginare quest’eventualità” tentò Teddy, cauto.

George dedicò al bebè accudito da Victoire un sorriso commosso.

“Dovrete essere coraggiosi,” avvertì i neo-genitori, spostando lo sguardo sull’altro neonato, accoccolato contro il petto di Teddy. “Gemelli! Come me e… E, Teddy, gentile da parte tua scaricare la colpa su tuo padre.”

Teddy, che fin da piccolo aveva imparato la prudenza necessaria a riportare a galla il ricordo di chi non c’era più, si sentì sollevato.

“Tu e papà avete entrambi qualcosa di romano,” scherzò, indicando l’orecchio mancante di George.

“Non è stata la mia miglior battuta, ma fa sempre piacere venire citati!”




 





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