Buonasera a
tutti!
Oggi come tanti sanno (o almeno, su Facebook lo sa tutto il fandom)
è il Kacch
Day, quindi parto dalla premessa che le quattrocento
parole scritte qui sono dedicate a KamGD
e MishSourmate
<3 Vi shippiamo tutti!
Questa è la mia prima AoKise, quindi sull'IC dei due non
assicuro nulla. Il titolo è totalmente casuale, anche se
l'abbinamento di colori mi ricorda un'altra mia OTP oltre che la AoKise.
Ultima precisazione, è stata scritta anche per il compleanno
di Kise, che cade il 18 Giugno.
Buona lettura!
► Kuroko No
Basket ©
Tadatoshi Fujimaki
Takoyaki and earrings.
Il
miglior sorriso da copertina di Ryota Kise veniva in quel momento rivolto all'asso
della Teiko,
che si stava asciugando la fronte imperlata
di sudore per l'intenso
allenamento appena concluso.
Anche Kise era sudato, persino più di
Aomine, ma era carico d'entusiasmo per aver
giocato
contro il suo idolo per l'ennesima volta.
Ormai era abitudinario, per lui e Daiki,
rimanere in palestra per i loro one-on-one finché il sole non calava
e il cielo non iniziava a tingersi del
blu della sera che tanto ricordava il colore degli occhi del
più bravo dei due
ragazzi, di quello che vinceva sempre.
«Oi, Kise.»
«Che
c'è, Aominecchi?»
Il biondo lo chiese comunque, anche se
sapeva che non era
necessario. Anche quella era una cosa normale, il fatto che dopo
essersi
asciugato e aver bevuto un po' d'acqua Aomine richiedesse la sua attenzione in quel
modo
apparentemente incurante e quasi casuale.
«Andiamo a prenderci dei
takoyaki, ho fame.»
Ryota annuì con entusiasmo come
sempre, per poi andare a
cambiarsi e infine
raggiungerlo.
Lui non amava mangiare i takoyaki -a dire il vero a stento gli
piacevano- e
visto quanto era stanco avrebbe preferito sicuramente andare a casa a
riposarsi, perché il giorno dopo aveva un servizio
fotografico e doveva
apparire bello e fresco come una rosa come sempre davanti all'obiettivo.
Eppure
a quei takoyaki non avrebbe mai rinunciato, anche a
costo di riposare meno
di quanto gli serviva e mangiare qualcosa di non molto gradito.
Era
un modo per stare con Aomine per almeno una mezz'ora in
più, perché poi succedeva che
dovessero anche percorrere insieme un pezzo della strada che dovevano
percorrere per andare alle rispettive case e quindi camminavano
vicini come se fossero
amici d'infanzia, e questo per Kise era irrinunciabile.
Quando infine raggiunsero il piccolo
ristorantino qualcosa finì
bruscamente tra le mani del ragazzo biondo. Una bustina
precisamente, e
aprendola Ryota si
rese conto che conteneva una
scatolina con dentro un
orecchino semplice,
tipicamente maschile, di un colore grigio argento che colpito dalla
luce nella giusta maniera
sembrava quasi blu.
«Ma che-»
«Oggi
è il tuo compleanno, no? Dovresti accettare i regali altrui
invece di fare
quella faccia.»
Ma Kise era ancora con quell'espressione
stupita, con gli occhi
leggermente sgranati e le guance accese da un lieve rossore.
Dopo
diversi secondi, trovò qualcosa di più o meno
sensato da dire.
«Aominecchi, ma io non porto l'orecchino.»
«Ma
ti starebbe bene.»
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