I
Won’t Say (I’m in Love)
016 – So, Antti ... would you ever consider going out with
Björn?
È
qualcosa nel suo sorriso, forse, nella piega gentile e timida delle sue
labbra sottili.
Permette a se
stesso di pensarci solo nel nascondiglio sicuro della sua camera,
raggomitolato tra le coperte calde, dietro la porta chiusa a chiave. Si
lascia andare, solo per questa volta, con gli occhi serrati e il fiato
bloccato nella gola.
Dietro le
palpebre continua a vedere i suoi occhi chiari e un po’
insicuri coperti dalla montatura fine degli occhiali, la sua
espressione ferita dopo l’ennesimo sguardo tagliente,
l’ennesimo brusco rifiuto, e il sorriso piccolo e teso e
stanco sotto cui cerca di nascondere la delusione.
Non che a lui importi, ovvio.
Può dispersi e piangere come una ragazzina, per quanto glie
ne importa. Vuole solo che lo lasci in pace, da solo. Vuole che smetta
di avvicinarglisi piano e quando lui non guarda, come se fosse un
animale selvatico e potenzialmente pericoloso, prendendolo di sorpresa
con un saluto cortese e un sorriso e facendogli sobbalzare il cuore nel
petto.
Berwald gli
dà fastidio, lo mette in imbarazzo. E, in un modo o
nell’altro, lo trascina con sé e con i suoi amici
in qualsiasi nuova e stupida idea sia venuta loro in mente. Ha perfino
provato a baciarlo –
a quel ricordo, seppellisce la testa nel cuscino e vi soffoca un calore
improvviso sulle guance e una stretta nel petto: non voleva colpirlo,
quella volta, o almeno non così forte. Aveva la mazza da
hockey in mano, e ha reagito in modo istintivo, senza pensare.
Non dovrebbe sentirsi
in colpa, davvero.
Eppure
– apre gli occhi di scatto, si rigira tra le coperte, si
stringe il suo peluche di Moomintroll al petto – eppure
talvolta la compagnia di Berwald, anche se è sempre troppo
vicino e troppo insistente e ha sempre il sorriso e gli occhi troppo
gentili, non è tanto male. E ogni volta che si sfiorano,
sente crescere un calore bizzarro e straneo dentro di lui, a poco a
poco, come se qualcosa cuocesse su una fiamma esile nel suo petto.
Se
fosse una ragazza, forse ...
Si morde un
labbro, chiude di nuovo gli occhi. Non finirà quel pensiero.
Intorno a lui
c’è solo la quiete di una stanza buia, piena di
piccoli rumori discreti. Solo il suo respiro che scuote appena
l’aria silenziosa, le lenzuola che si aggrovigliano intorno
al suo corpo, e il battito del suo cuore
nell’oscurità.
Se fosse una ragazza, forse
... forse, potrei avere
una cotta per lui.
E quel calore
nel suo petto torna di nuovo, ancora più intenso e
più irritante, ancora più avvolgente e
più insensato.
Tino si
rifiuta categoricamente di considerare l’ipotesi che la cottura sia
già completa.
Note
finali:
Per chi non lo
conoscesse (e dovreste conoscerlo, perché è una
delle cose più adorabile sul web), Nordic 5’s
secret blog (asktheteennordics.tumbrl,com) è un askblog
ambientato in un AU in cui i Nordici sono adolescenti che frequentano
una scuola internazionale in Svezia. Cambiando
l’età dei personaggi, cambia un po’
anche il loro carattere: Svezia non ha la sua aria fredda e un
po’ minacciosa, Finlandia è molto più
simile allo stereotipo nordico dei Finlandesi, e così via.
Ovviamente, i
personaggi non mi appartengono, ma l’admin del blog mi ha
incautamente dato il permesso di giocarci e io lo sfrutto senza alcun
pudore. Qui c’è la sua autorizzazione:
http://i.imgur.com/7eNTgbL.jpg
Il titolo
viene da una canzone dal film Disney Hercules.
La fanfiction
partecipa alla challenge The Four Elements Challenge con la tabella
Fire e il prompt 3. Cottura.
The
Four Elements: Fire
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1.
Fiamma
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2.
Falò
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3.
Cottura
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4.
Scottatura
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5.
Sole
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6.
Calore
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7.
Cenere
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8.
Incendio
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9.
Fuoco greco
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10.
Fuoco fatuo
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11.
A scelta
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12.
Fuoco
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Completate
8/12
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