- …dimmelo ancora
una volta, così magari ci credo. -
- Poca voglia. -
- Cristo, sembra quasi tu stia parlando del tuo funerale. -
- …in effetti
la tua faccia è abbastanza consona all'occasione. -
Ino chiuse gli occhi e pensò che
ucciderlo non aveva senso. Non adesso, perlomeno. Non
con tutta quella gente intorno che cautamente li osservava.
Ma non hanno nient'altro da fare?
- E
quindi? -
- Quindi
niente. Mi sposo. -
- Con Temari.
-
- Fino a questa mattina il suo nome
era quello. Se poi è cambiato, beh, suppongo non siano
affari miei. -
- Meglio, dopotutto. -
- Dopotutto? -
Lei dondolò il capo e corrucciò le
labbra pensando ad un modo in cui esprimersi. Non che fosse facile: c'erano
trentanove gradi e il suo cervello si era ufficialmente sublimato tre ore
prima.
Per non parlare del profumo di Shikamaru.
Chiaramente.
- Lei ha gli occhi scuri. -
- … -
- La genetica non se ne sarebbe
fatta nulla, di un paio di occhi azzurri. -
- Non sono sicuro di aver -
- Non importa. Buona fortuna! -
"Buona
fortuna!"?
Che diamine le era saltato in testa
di dire buona fortuna?!
Buona fortuna un paio di scatole.
Forse la fortuna è
mia perché lui sta per sposare un'altra…
…
Sakura l'avrebbe ammazzata, per quello.
I said "No", and I never Tried.
- …non sono sicura di aver capito bene l'ultima frase… -
la bionda alzò gli occhi al cielo: ultimamente non capire doveva esser
diventato uno sport divertente. - … ma magari se mi
concentro e ci ripenso capirò che non è la cosa che ho inteso prima, giusto? -
- Se lo dici tu, Sakura. -
- Non è se lo dico io! È se lo dice lui: lui, capisci. Il
problema sta lì. - la ragazza si alzò dal letto dell'amica e affrontò la stanza
con passi brevi e nervosi. Ino sapeva che sarebbe successo; per quel motivo si
era seduta sulla poltrona, che era ben fuori dalla
portata dell'altra. - Quello stupido, idiota, cre -
- E' il ragazzo che mi piace, Sakura. -
- Per l'appunto! Cretino, ignorante sadico dei miei
stivali. -
- …non è che cosi tu mi incoraggi
particolarmente a riprovarci, siamo onesti. -
- Io sono una persona ONESTA! - ruggì l'altra fermandosi
per un attimo e piantando i talloni dentro il tappeto, quasi con l'intenzione
di dilaniarlo in piccoli pezzettini. - Ed è per questo che ti avevo detto di dichiararti, qualche mese fa. Perché sono onesta, io!
-
- Sei una lagna. -
- Ma una lagna onesta. -
- Oh sì, credo di ricordarmi qualche onesta oretta passata a sentire tue inesistenti dichiarazioni
davanti ad uno specchio di nome Sasuke ~ curiosa coincidenza, non trovi? Per
non parlare di quando Naruto si è dichiarato e tu hai detto "Non ti
amo!" strillando come un'oca e ci sono voluta io ~ che non sarò onesta ma almeno
intelligente sì, a riportarti sulla retta via, che guarda caso aveva i capelli
biondi e non mori. -
- Ti odio! -
Ino si lasciò andare ad una risata moderata, lasciando che i capelli sciolti le ondeggiassero sulla
schiena. Non che amasse prendere in giro la sua
migliore amica, ma in una qualche maniera la cosa le veniva abbastanza
naturale.
Particolarmente naturale, in effetti.
- No… -
- Sembra che ti venga spontaneo, prendermi in giro. -
mormorò Sakura tra lo sconforto generale.
- No! -
Forse se ci provo mi
viene fuori una faccia costernata, avanti Ino, avanti, non la stai convincendo
per niente…
- Vai da Shikamaru. -
- A parlare di sigarette? -
Sakura sbuffò, i capelli rosa sconvolti - come se quella
discussione le avesse esaurito lo stesso chakra necessario per una guarigione. - A parlare di
sigarette e matrimoni. -
- C'era il trucco, lo sapevo. -
- L'unico trucco che vedo io è quello che sta copiosamente
scivolando giù dai tuoi occhi. Troppo caldo. -
Ino si tuffò sullo specchio e non poté impedirsi di urlare
un insulto, oltraggiata. - Colpa del sudore! -
- Ti decidi ad andare sì o no? -
- …No? -
- Risposta sbagliata! -
Un istante dopo era stata chiusa
fuori dalla porta di camera sua.
Ma che diamine…?
- Stronza di una Sakura! -
*
- E tu che ci fai qui? -
Il mondo doveva avercela con lei.
- Da quando stare su un prato è diventato proibito? -
- … da mai. -
- Dicono tanto del genio dei Nara,
ma poi vi fate veramente smontare sul nulla. -
Shikamaru sospirò e si distese accanto a
lei: cosa che la fece andare leggermente nel panico. - In
effetti ultimamente ho qualche problema su un paio di cose. -
- Ad esempio…? -
- Metà delle cose che dici. -
- Metà è una buona percentuale, sono certa che
migliorerai, suvvia. -
Rimasero in silenzio per qualche
secondo, trastullandosi nei propri pensieri - le nuvole scorrevano piano, disegnandosi
silenziosamente in cielo e reinventandosi minuto dopo
minuto.
- C'è qualcosa che vuoi dirmi, Ino? -
Lei rise sguaiatamente com'era solita fare
quando aveva dodici anni e tutto le sembrava un gradino sotto di lei.
Non che adesso la
visione sia cambiata poi di molto.
- No. Non ne ho avuto il coraggio e non credo che ne avrò mai. - in silenzio si alzò, in silenzio ne ammirò i tratti vagamente confusi.
- E adesso? -
- Adesso cosa? -
- Non puoi averne adesso? -
- No. -
Si girò e tornò a casa. Se aveva
avuto pazienza per dieci anni, cosa sarebbero stati quaranta? Praticamente un nulla.
Questa volta Sakura
mi ammazzerà sul serio.
NdA:
Questa è veramente una delle cose più inutili che io abbia mai scritto in tutta la mia carriera di fanwriter. XD
Ad ogni modo. Come e perché?
Tutto nasce da una conversazione tra me e Sorella Anle
- che detta così sembra una suora, ma lasciamo stare ♥. Stavo di fatto cercando di capire se
un detto inglese "A Snowball's Chance in Hell" fosse effettivamente come l'avevo inteso io. Poi
ho deciso che amavo il titolo, e che quindi potevo usarlo per una storia.
E visto che l'Héra
e la suddetta Anle con lo ShikaIno
mi han fatto una testa tanta, mi sono decisa a
scriverci qualcosa su.
ORA. Io non sono gentile, e non sono paziente - lo so io e
lo sapete anche voi ~ e anche se non lo sapete sono cavoli vostri u.ù
Ma giuro che il primo che si azzarda
a scrivere che Ino è una troia e Shikamaru è solo di Temari, io lo ammazzo. Tra parentesi, non ce n'è bisogno. In questa fic Ino è una troia, e Shikamaru
è di Temari. Visto come sono previdente?
Vi amo tutti anche io (L)
Ross
Oh, che diamine, quasi dimenticavo. Kishimoto
regna incontrastato sul copyright, e io non guadagno niente *sings*