Sorry seems
to be the hardest word
“Non pensavo che mi amasse veramente!Io Hermione
Granger, “ sospirò pensierosa.
“Forse non mi conosco bene neanche io: tanto forte
all’apparenza ma in realtà tanto fragile, soprattutto quando mi sussurrasti
quelle parole così impacciate e dolci tenendomi per mano Ron!” continuava ad incamminarsi verso la sala Grande con il capo chino,
stringendosi sempre più tra le braccia
il suo libro di Erbologia , come se volesse pian
piano strappare con le sue emozioni quelle pagine che tanto l’hanno impegnata
negli studi.
Aprì titubante la porta della sala grande. “Dai Hermione torna in te, torna ad
essere te stessa!In fondo cosa può contare quel giorno…spero
solo di non essermi sbagliata, di aver
fatto la cosa giusta” ripeteva incessantemente tra sé queste parole sperando
di averne un qualche conforto. Scorse tra le lunghe tavole della sala grande
Harry e vicino a lui Ron! Hermione rimase attonita,
sapeva che prima o poi si sarebbero dovuti riparlare
dopo ieri, ma la sua determinazione e il suo orgoglio non glielo permettevano.
Intanto Ron speranzoso la guardava, cercando nel suo viso fiero una qualche
parola, una qualsiasi che potesse rompere il ghiaccio!
“Ciao Harry,Ron sei anche tu
qui?”borbottò Hermione arricciandosi una ciocca di
capelli.
Ron annuì. Harry spostando lo sguardo, scrutò il viso di
Ron. Come al
solito era quasi spaventato dal vedersi Hermione
davanti, come se aspettasse un suo rimprovero per qualche pasticcio combinato,
mentre lei sembrava più elettrica del solito. Ron era felice del fatto che lei
gli avesse parlato, ma sapeva bene che quella spontaneità era solo apparenza
tra loro, in fondo Ron si era dichiarato e la reazione di Hermione
non era stata delle migliori.
****
Era appena finita la lezione di Trasfigurazione quando Ron
si avvicinava ad Hermione.
Lei aumentava il passo, cercando di sfuggirgli, fin quando Ron la afferrò per
un braccio.
“Dai Hermione
sai bene che non era mia intenzione ferirti…Hermione!”
“Ron dovresti almeno pensare prima di parlare, non
credi?”rispose acidamente lei. “Vattene non ne voglio parlare!”
“Ma Hermione
io non pensavo…”continuava a supplicarla.
“Cosa non pensavi?Che fossi lì ad
aspettare che finissi la partita di Quidditch?
O forse che fossi lì dietro ad ascoltarti
involontariamente?...Che stupida, che stupida!come ho potuto pensarlo!”pose una
mano sul viso, cercando di trattenere le lacrime, mentre l’altra afferrava il
suo maglione rosso, stringendolo fin quanto più poteva “Come ho potuto pensare
di amarti…” pensò tra sé.
Ron tentava invano di proferire parola. Non poteva
sopportare di vederla piangere per colpa di ciò che aveva incoscientemente
detto. Le sue mani lasciarono la presa ed Hermione cominciò a
correre verso la foresta,lasciando cadere tutto ciò che teneva in mano.
“Hermione aspetta!...Devo spiegarti”urlò Ron.
La pioggia era sempre più intensa. Quelle gocce così pesanti
sembravano essere leggerissime in confronto alle lacrime versate da Hermione, ormai completamente bagnata da capo a piedi. Il
cuore le continuava a battere all’impazzata ;era
talmente tanta la delusione e la rabbia che niente poteva calmarla. Si stava
avviando verso la foresta a passi sempre più veloci, quando improvvisamente cadde a terra,
scivolando sul terreno bagnato.
“Hermione! Ti sei fatta male?”
urlò Ron venendole incontro “Ti aiuto ad alzarti”
“VATTENE!”Hermione si girò di
scatto. Il suo sguardo era colmo di dolore “LASCIAMI IN PACE…è
SOLO UN GRAFFIO!”
Questo era il momento in cui Ron doveva porre fine alla sua
incertezza . Doveva spiegarle tutto! S’inginocchiò
accanto a lei, ponendo un fazzoletto sopra il graffio che aveva sul ginocchio;
poi con titubanza alzò lo sguardo e fissò quei occhi color
nocciola.
“Hermione mi dispiace, non avrei
mai dovuto negare il mio affetto per te…Sin dal primo
momento che ti ho vista, eppure oggi sono stato in
grado di chiamarti stupida mezzosangue!...Io non volevo!Non sopportavo l’idea
che ti piacesse Victor così… perdonami” Ron le
stringeva la mano sempre più forte, non si aspettava da lei di essere
perdonato.
Hermione con gli occhi gonfi di dolore, allentò uno schiaffo sul suo viso
“VERGOGNATI, sei uno stupido Ron”le urlava in faccia, mentre
lui si toccava la guancia poco più che arrossata dallo schiaffo.
“Hermione…Io ti amo!” bisbigliò
dolcemente Ron queste parole avvicinandosi alle sue orecchie.
Gli occhi di Hermione sembravano
essersi fatti più grandi tanto era lo stupore di quel momento, ma l’unica cosa
che riuscì a fare istintivamente fu quella di colpire anche l’altra guancia con
un sonoro schiaffo; poi scoppiò in un fragoroso pianto. Ron rimase lì, sotto la
pioggia con lei, non sapeva quale fosse il valore di quello schiaffo, ma sapeva
per certo quali fossero i suoi sentimenti. Prese le sue mani tremolanti dal
freddo avvicinandole al
petto e la baciò ancora una volta. Sentì le spalle di Hermione
perdere quella rigidità che avevano fin quando non si
sciolsero in un caloroso abbraccio.
“Perdonami” continuava a sussurrarle mentre la stringeva con
quanto amore poteva
Lei gli dette un ultimo tenero sguardo ,poi
Ron le fece segno di appoggiarsi sulla sua spalla per aiutarla a camminare
meglio. I due si incamminarono verso la scuola mentre
la pioggia continuava a cadere su di loro. Da quell’istante non si parlarono
più.
*****
“Ho capito io vado a bermi un succo
di zucca eh” disse Harry un po’ imbarazzato.
Ron si schiarì un po’ la voce poi disse:”
Ti fa più male il ginocchio?”
Hermione non sferrava parola,
continuava a toccarsi quella ciocca di capelli e a far roteare tra le mani il
libro di Erbologia.
“Sei ancora arrabbiata, ho capito è meglio che ti lasci
stare” borbottò Ron con sguardo deluso” in fondo me lo merito” aggiunse.
Ron si voltò dandole le spalle pronto ad andarsene, quando Hermione improvvisamente lo bloccò e strattonandolo verso
di sé posò lentamente le sue labbra morbide sulle sue, poi disse ” Ti amo!”. Hermione sfoggiò un tiepido sorriso poi aggiunse “ Sono io
che devo essere perdonata…non ho mai avuto il
coraggio di dirti quello che provavo per te e tu sei diventato geloso” disse
inarcando le ciglia.
“Si, ma non avevo il diritto di
ferirti con quella parola sono stato solo in grado di chiederti scusa.
Hermione alzò leggermente la punta
dei piedi, ponendo le dita della mano sopra le sue labbra, sfiorandole con
delicatezza.
“ Scusa è la parola più difficile da dire” bisbigliò lei,
per poi darle un bacio appassionato.
Fine
Spero che abbiate gradito questa one-shot, vi prego
di commentare. Grazie a tutti i lettori da Elizabeth9.