Era
sabato. Sì, quel sabato.
Il
giorno
del loro primo concerto da quando erano diventati una band.
Loro, Zayn Malik, Liam Payne, Niall Horan,
Harry
Styles e Louis Tomlinson, erano
ufficialmente gli One Direction. Tutto
per colpa dei giudici.
Colpa,
esatto,
non merito: cosa c’era di buono nell’unire cinque
ragazzi che già da soli erano
i più casinisti di tutti gli iscritti di X Factor?
In
ogni
caso, ormai le cose erano così e non si potevano cambiare;
rimaneva solo da
sperare che al pubblico piacesse…
Mancava
meno di un’ora all’inizio del concerto e i cinque
cantanti erano riuniti in una
piccola stanzetta a sperare che niente andasse storto, quando:
“Ragazzi, dove
siete?” esclamò una voce di donna dal corridoio.
“Oh
no!”
sussurrò Liam, sbiancando, e Zayn concluse per lui:
“Quella donna è
implacabile!”
Niall
emise un singolo gemito che poteva benissimo preannunciare uno
svenimento ce
forse si sarebbe persino verificato se Louis non lo avesse prontamente
soccorso
con dei Sali al gusto pizza, presi nemmeno lui sapeva dove.
In
realtà, infatti, quei cinque ragazzi non erano lì
riuniti in silenzio a sperare
che il concerto andasse bene, ma erano lì nascosti in
silenzio a sperare che lei non li
trovasse.
“Avanti,
infondo ai vostri cuoricini sapete che avete bisogno di me!”
urlò nuovamente
Colei Che Generava Terrore e Malik cominciò a mormorare una
preghiera pakistana
che gli antenati usavano per scacciare il demonio; quasi subito tutti
gli altri
si unirono a lui, pur non sapendo le parole, fino a quando:
“Ok, basta così!”
esclamò Harry, alzandosi con sguardo truce ed espressione
decisa: “Dobbiamo
riprendere il controllo della situazione! Questo è solo il
primo concerto e non
voglio che anche tutti i futuri siano così! Vado a far
capire una volta per
tutte a quella donna che ci deve lasciar stare!” detto
ciò fece per uscire dal
nascondiglio, ma Louis lo placcò e lo implorò,
quasi con le lacrime agli occhi:
“No, piccolo Harry, no! Non fare questa follia, lei potrebbe
essere armata!”
Ma
Styles,
dopo averlo rassicurato dolcemente, se lo scrollò di dosso
e, dopo aver
risposto con sguardi gentili agli addii dei suoi nuovi amici,
uscì finalmente
per affrontarla, chiudendosi la porta alle spalle.
In
un
primo momento si sentì solo la voce del ragazzo che diceva
qualcosa di incomprensibile,
poi, il finimondo: dal corridoio provenivano urla, strilli, invocazioni
di
aiuto e rumore di zuffa.
I
quattro
ragazzi, capitanati da Louis, decisamente preoccupato per il suo
piccolo Harry,
stavano per sfidare la sorte la sorte per tentare di aiutare il loro
quinto
boy, quando la porta venne spalancata e una ragazzetta che doveva avere
sì e no
vent’anni avanzò a passo di carica agitando
minacciosa un mascara e un
pennellino per fard, strillando con voce sadica: “Chi
è il prossimo?”
Alle
sue
spalle comparve una creaturina spaventata, truccata di tutto punto in
stile
barbie.
“Harry!”
urlò Louis correndo ad abbracciare l’amico:
“Che ti è successo? Stai bene?”
“Avevi
ragione tu, Lou: era armata…”
Fu
così
che cominciò il terrore degli One Direction verso le
truccatrici.
FF
che è
stata riesumata dalle profondità del mio cassetto e mi
è venuta voglia di
pubblicarla… Le recensioni sono sempre gradite! Grazie a
tutti!
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