Mello's Adventures in Wonderland.

di Nihal 98
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Il Dio di un nuovo mondo.

Entrare non fu difficile, perché l’intero palazzo sembrava deserto. Non c’erano guardie, soldati o animali. Il quel luogo non c’era nulla, mancava anche la luce del sole.
Mello e Nate non avevano concordato un piano per sconfiggere la Regina, loro erano lì per impedire alla Regina di scrivere il nome di Nate sul quaderno omicida.
Camminarono per l’immenso palazzo, sicuri di trovare la regnante al centro dell’immensa struttura.
Avevano ragione.
Al centro del palazzo, in una grande sala nera, con statue di demoni e angeli, vi si trovava la Regina, il Re e due fedeli guardie.
Appena entrati nella grande sala, la Regina si alzò dal suo trono, fatto di quelle che sembravano ossa, e si presentò.
-Benvenuti! Io sono la Regina di questo mondo. La Dea suprema, colei che lo domina- disse, con teatralità.
Mello, guardando la Regina, sorrise, rendendosi conto che quella non era una donna, bensì un uomo. Il Re, invece, che stava seduto su un trono più piccolo, era una donna biondina.
Quel mondo era proprio strano! I Re erano Regine e le Regine erano Re!
-Siete venuti, dunque, a morire? Lo sapete, io posso sapere i vostri nomi, mi basta guardavi in faccia, per sapere chi siete!- ringhiò la Regina, che in realtà era un Re.
-Regina Kira, a quale scopo fare tutto ciò? Perché ucciderci?- domandò serio Nate, sedendosi per terra, di fronte allo scranno.
-Per costruire un mondo perfetto. In cui regna solo il Bene e la giustizia- rispose sorridente Kira –Un mondo in cui sono il Bene assoluto- finì con un inchino teatrale.
-Tu sei solo una pazza!- intervenne Mello.
-Come osi dare della pazza alla Regina?- urlarono in coro i due soldati, un uomo e una donna dai capelli neri.
-Vuole solo migliorare il Mondo. Creare un paese di persone buone, dove regni il giusto- spiegò il Re, con i due codini biondi –Vedete, la Regina ha vendicato la morte dei miei genitori-
-Nessuno è in grado di stabilire cosa sia Bene e Male, Giusto e Sbagliato. Anche se ci fosse un Dio e questa fosse la sua parola, io ci penserei su e deciderei di testa mia se fosse giusta o sbagliata- disse Nate, accarezzandosi i baffi.
-Blasfemia! Siete due blasfemi! Attaccateli e scrivete i loro nomi!- sbraitò la Regina, divenendo rossa in viso.
Sono il Ragazzo con la Spada che ucciderà la Regina Assassina.
Pensò Mello e una spada lunga e nera gli comparve tra le mani.
Si lanciò contro le due guardie che possedevano i quaderni e riuscì a prenderne uno, con la punta dell’arma e strapparlo in mille pezzetti.
-Oh no! Il mio quaderno!- urlò il soldato donna, scomparendo in una nuvola rossa.
-Uccidili, soldato! Fallo per la tua Regina!- urlò Kira, rivolgendosi all’altro possessore del quaderno.
Quello scrisse il nome di Nate, ma non riuscì a scrivere il cognome del Coniglio, che Mello, come una furia, fiero della sua forza e della sua impulsività, l’aveva ferito alla spalla, facendolo cadere e scomparire in una nuvola rossa.
Rimanevano solo la Regina e il Re. Due pedine dello scacchi, contro lui che era il Cavallo e Nate che era la Torre.
-Che la nostra giustizia sia fatta!- annunciò Nate, prima del colpo finale che avrebbe decretato i vincitori di quella sfida.
La Regina prese un frammento di quaderno e provò a scrivere il nome di Nate, ma fu bloccata da Mello, che gli puntò la spada alla gola.
-Dì le tue ultime parole, Regina dei miei stivali- dichiarò Mihael, preparandosi a dare il colpo di grazia.
Quando ormai era fatta, la Regina era sconfitta, lo Stregami sopraggiunse nello scontro, portando con se un quaderno della morte e tenendo tra i denti una mela.
-Stregami! Scrivi il nome di questo maledetto ragazzo biondo e del Coniglio! Fallo! E’ un ordine della tua Regina!- implorò la Regina Kira.
Lo Stregami prese una penna, inghiottì la mela e si preparò a scrivere il nome…
 
-…No! Non il mio nome!- urlò Mello, aprendo gli occhi.
La luce accecante del tramonto, gli ferì gli occhi.
-Insomma, Mello! Non dirmi che hai dormito per tutta la lezione!- sbraitò Roger da sotto l’albero.
Il ragazzo si guardò intorno: nessuna Regina Kira, nessuno Stregami o quaderno della morte.
C’era solamente il meraviglioso tramonto e Matt, acciambellato accanto a lui.
-Incredibile…-sussurrò il ragazzo, guardandosi intorno.
-Già! E’ veramente incredibile! Sei un indisciplinato, Mello!- convenne il maestro.
Mello scese giù dall’albero e vide, poco lontano da lui, coricato sul prato Near, che componeva un puzzle bianco.
-Ehi! Near! Near!- urlò, correndo incontro al bambino.
Quello si voltò annoiato e, per un istante, Mello ebbe la sensazione di vedere Nate, il Coniglio, proprio al posto di Near.
-Oh! Che ti prende adesso? Lascia stare Near!- lo rimproverò Roger, prendendolo per il braccio e trascinandolo sotto l’albero.
-Insomma, Roger! Oggi non voglio fare storia, lasciami stare un po’ in pace con Matt!
-Ci rinuncio! Ci penserà Elle a impartirti lezioni di storia- concluse, seccato Roger, sedendosi sotto l’albero.
-Oh, Matt! E’ stato fantastico, vero? Peccato che tu non c’eri!- bisbigliò Mello al gattino.
Quello rispose miagolando.
Mello osservò meglio il micio: la peluria rossa, i baffi lunghi…
-Grazie Matt! Grazie mille, sei stupendo!- disse Mello al gatto, prima di dargli un bacio sul muso.
-I ragazzi di oggi: chi li capisce è bravo!- grugnì Roger.  

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Eccoci al penultimo capitolo di questa...cosa (?).
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate :)
Vi aspetto al prossima capitolo ^^
Nihal 98




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