Vivere per quello che le hanno tolto
Vivere per quello che le hanno tolto
Cadde.
Sentì le gambe cedere sotto il suo peso. E cadde. Sul terriccio bagnato. Sotto
la pioggia che scrosciava sopra di lei e le accecava la vista mescolandosi al
sangue.
Sentiva
bruciare il petto. Respirava con fatica. La vista appannata. Non adesso..
resisti. Si incitava a non mollare, mentre sentiva la sua anima, la sua
essenza scivolare via lentamente.. come l’acqua che viene assorbita dal terreno.
Il suo “io” scompariva come nebbia.. silenziosamente.. al sorgere del sole. Il
battito del cuore la rimbambiva come fosse un rimbombo di campane. Lento.
Affaticato.
Poi..
delle grida.. dei passi veloci nella terra acquitrinosa. Sentì le mani di
qualcuno che afferravano le sue dita.. ormai fredde e pallide. No.. tu.. devo
resistere.. non voglio lasciarti solo. Le lacrime cominciarono ad affiorare
ai suoi occhi scuri e uscendo si confondevano tra le gocce di pioggia e il
sudore.
-No!..-
Gaara chino su di lei aveva portato una mano dietro la sua nuca reggendole la
testa molle.
-Guardami Matsuri!- La ragazza si sforzava di tenere gli occhi aperti ma le
palpebre le pesavano come non mai. Poi un sorriso le comparve sul viso.
-
Gaara-sensei..- la voce poco più di un sussurro.
-Matsuri.. devi farcela.. tieni duro.. per favore..-
La mano
del ragazzo cinse più forte le dita di lei come per tenerla lì.. con se.
Gli
occhi si chiudevano piano e poi veloci si riaprivano per pochi istanti ricadendo
nell’ombra.
-Ti
prego!!.. Guardami!!- Lui urlava con gli occhi colmi di lacrime che però non
scivolavano fuori ma rimanevano negli occhi.. ormai abituate a essere
trattenute.
- ..Non
mi lasciare.. non lo fare.. Devi farcela! Sei forte!!-
La
ragazza sentiva che non poteva più resistere, lasciò andare la testa e Gaara si
chinò su di lei avvicinandosi ancora di più. –No! Matsuri!-
-..
Gaara.. sensei..-
Gaara
avvicina l’orecchio a lei per sentirla meglio.
-.. ti
amo..-
Gaara
allontana lentamente il volto dal suo per guardarla.
Un
secondo.. solo un secondo gli occhi di lei fissarono i suoi con un filo di luce
sopra a un sorriso innocente poi si spensero.. insieme ad esso.
Gaara
focalizzò dopo pochi secondi che Matsuri era morta e allora.. le sue lacrime che
erano rimaste intrappolate dentro di lui per troppo tempo ruppero i margini e
corsero veloci giù per le guance graffiate del ragazzo.
-..no…-
un sussurro.. in quel immensità di foresta. –NO!- un grido.. che superò le
chiome degli alberi.
Dei
singhiozzii silenziosi. Poi dei passi alle spalle.
Gaara
si alza veloce, arrabbiato come mai e vede uno shuriken che gli si scaglia
contro. Lui lo schiva con agilità e lo afferra rilanciandolo verso il mittente
con enorme furia.
-Muori!- il ragazzo sente il sangue salirgli al cervello per la rabbia. Quello
stro**o davanti a lui si era permesso di togliere la vita alla prima ragazza che
era riuscita a fargli provare dei sentimenti positivi.. diversi da quelli che
provava per sua sorella e molto forti.
Quello
stro**o aveva spezzato la vita di una ragazza così giovane rompendo ogni
speranza che era nata in lui. Vivrò.. per ciò che le hai tolto.. maledetto..
Dopo
pochi minuti il nemico giaceva a terra contro un albero.. probabilmente svenuto
.. o morto.. non era importante.. anche se non era morto, con due kunai nella
pancia lì a terra.. senza curarsi o toglierseli non sarebbe durato a lungo.
Ma
questo passò in secondo piano per Gaara appena si chinò sul corpo di Matsuri
facendo scivolare le mani sotto le sue braccia per prenderla in collo e portarla
via.. via da lì.. da quel maledetto posto.
Mi
mancherai.. io..
In quel
momento un bruciore lacerante sotto lo sterno. Un qualcosa lungo la gola. Poi in
bocca. Il ragazzo tossì e vide che dalle labbra gocciolava sangue. Strinse i
denti e si rese conto di avere una spada infilata nel corpo che lo trapassava e
probabilmente sotto di lui infilzava anche il cadavere di Matsuri.
Le
braccia cedettero e lui si lasciò andare sul corpo di lei. No.. dovevo vivere
per te.. per quello che ti ha tolto..
Alle
sue spalle una risatina.. - .. vi ricongiungerete.. come Romeo e Giulietta..-
Odio.
Odio. E disperazione. Poi pace.
Il
ragazzo diede un tenero bacio sulle labbra di Matsuri.. macchiandole un po’ di
sangue per poi esalare il suo ultimo respiro dopo aver sussurrato. -…ti amo…-
Grazie
di aver letto!!!! E recensite! Critiche o no mi fanno comunque piacere! Grazie!
Kixuli
Kunikaya
|