Hope - Hunger Games

di Acquamarine_
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#3 – Morfaminomane

  Il suono della morte somiglia al colpo di un cannone, come quello dell'Arena. Ti scoppia ancora nella testa, mentre sei lontana, finalmente al sicuro. Il sangue ti macchia ancora le mani e ti riempie la bocca, o forse è solo colpa di quel rumore.
  Stringi tra le mani il pulsante della Morfamina.
  Rosso. È ovunque.
  Chiudi gli occhi, cercando di scacciarlo dalla mente, ma quello, inesorabile, riappare. Il bottone vuole che tu lo prema.
  Sparirà tutto. Il Paradiso ti scoppierà negli occhi, avrai il mondo nelle mani. Speri che funzioni, che tutti dicano la verità.
  Premi il bottone e ti perdi, per sempre. Sei caduta nell'Inferno; non ne uscirai mai.

* * * 
Angolo Autrice:

Qui la speranza è implicita: c'è la speranza di riuscire a dimenticare ciò che è accaduto, la speranza che la morfamina funzioni, la speranza che "tutti dicano la verità". Non si parla di giusto o sbagliato, solo di ciò che è successo. :) Spero vi sia piaciuta!

p.s. Qui non c'è effettiva morte, ma secondo me una persona muore nel momento in cui smette di lottare per vivere. Con il suo gesto, X ha smesso di lottare, si è lasciato morire. Sopravvive un bel po', da allora, ma la sua morte fisica non è altro che un'incarnazione della sua morte psicologica.





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