C'ERA UNA VOLTA UN CONTE

di NekoKiller
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Cap.1              “PHANTOMHIVE"
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Era il bocchan del casato Phantomhive, conte molto ricco e cane da guardia della regina eppure……chiunque lo conosceva lo evitava. Ciel si chiedeva il perché….sarà per gelosia?...invidia?......rabbia? No di sicuro è per il suo brutto carattere. Sembrava quasi volesse più bene ai suoi nemici che a quei quattro gatti che chiamava “amici” o “merce”.
 
Sebastian: Bocchan è ora di svegliarsi.
Ciel:  *sbadiglia*
Sebastian: Questa mattina le ho portato un Darjeeling tea accompagnato con una omelette con lamponi e panna.
Ciel: Oggi non ho voglia di omelette buttala.
Sebastian: Certamente bocchan allora le preparo qualcos’altro.
 
Camminando per i corridoi
 
Sebastian: Non è altro che un bambino viziato.
BOOOOM
Sebastian: ……e adesso che succede *esasperazione*
Bald: Ho origliato, allora mi è venuta l’idea di cucinare io la colazione di Ciel, solo che il cibo non cuoceva allora ho pensato di usare un bazooka.
Sebastian: Come ti è venuta in mente questa malsana idea.
Bald:…….
Sebastian: Fa niente *rassegnazione* tu pulisci questo disastro, io preparo al volo una colazione per il bocchan.
 
Tornando nella stanza
Sebastian: Ecco le ho portato un pancake con scorze di arancia caramellate e zucchero a velo.
Ciel: Ci hai messo troppo, mi è passata la fame. Butta anche quello.
Sebastian: *aura omicida* Yes, my lord
 
Ripeto Ciel si chiedeva ancora come mai tutti lo evitassero, povero ingenuo bocchan.
 
Verso il tardo pomeriggio Meyrin vide Ciel parlare con Sebastian, questo si inchinò portando alla spalla un braccio, Sebastian scomparì per tre giorni..
Ciel disse alla servitù curiosa che era partito per l’Alaska con il suo unicorno magico. Nessuno gli credde.
 
 
 
 
 
Era notte fonda si vedeva emergere dalla chiara forma della luna la figura di Sebastian  stremato che portava qualcosa sulle spalle. Ma adesso scopriamo cos’è successo 3 giorni prima quando parlò con lo  str- , Ciel.
 
Ciel in preda ad una crisi depressiva: Mi sento solo, è da mesi che non arrivano, ospiti come mai?
Sebastian: Non si preoccupi sono appena arrivati Soma e Agni.
Ciel: Cacciali via, li detesto.
Soma: *lacrimuccia* CIEEEEEELLL *gli salta imbraccio*
Ciel: *faccia disgustata*
Sebastian: La prego di andarsene
Soma: Ma perché Ciel, siamo amici
Ciel: Sebastian
 
Sebastian prese Soma e lo lanciò fuori dalla finestra, erano al secondo piano.
Ciel: andiamo in giardino, ho un compito per te.
 
In giardino
Ciel: Gira il mondo è trovami degli amici
Sebastian: Yes, my lord.
Mistero risolto, non era andato in Alaska.
 
3 giorni dopo
 
Era notte fonda  bla bla bla luna bla bla bla
 
Sebastian: Finalmente a casa, strano la casa è ………….. normale, cioè non distrutta *coro angelico* è un miracolo.
 
Entra dentro casa
 
Agni: Buongiorno Sebastian.
Sebastian: Buongiorno (aspetta non era notte?!) dov’è Soma?
Agni: Ciel mi ha detto che è uscito a comprare il latte
Sebastian: Non sono passati 3 giorni?
Agni: Evidentemente c’è traffico.
Sebastian: Dove’è la servitù?
Agni: Sono chiusi dentro lo sgabuzzino vicino alla cucina.
 
Apri lo sgabuzzino e lo investe un odore di selvatico nauseabondo
 
Furetto: gugugugugu
Furetta: *morde le orecchie di furetto* gugugugu
Finny: Non sono adorabili Sebas-chan?
Sebastian: NO
Meyrin: Non te la prendere Finny *lo consola*
Furetto e furetta: *mordono le caviglie di Sebastian*
 
Sebastian lancia i furetti dal secondo piano,  si sente il gemito di Soma.
  




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