Ogni giorno è oggi.

di La Mutaforma
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Premetto che io non ho mai giocato a OFF. Ho visto Najmee giocarci. Ogni tanto. Non so nulla. 
Però questo gioco disturbante mi sarebbe piaciuto. Un giorno lo farò. Un giorno. 
Ma la vera Mutaforma deve immedersimarsi anche nelle cose che non conosce. Quindi scrive fanfic del genere.


Siamo fumo.
Ciò che respiriamo. La materia che ci compone.
Siamo fumo. Siamo granelli di zucchero. Siamo niente.
Siamo sogni mai avverati che vorrebbero esser belli quanto la plastica, siamo occhi che si chiudono perché hanno paura dei fantasmi.
 
Volano in questo cielo di plastica pagine di calendario messe alla rinfusa.
Giorni sbagliati in mesi che nessuno conosce.
Perché quando premi l’interruttore la luce non va subito via?
Un calendario? Che inutile invenzione. Lo sanno tutti che oggi è sempre oggi. Lo sarà anche domani. E lo è stato ieri. Domani sarà di nuovo oggi. Ogni giorno è oggi.
Ogni giorno è lo stesso giorno.
Questo tempo non esiste, non lo vede nessuno.
Lo sai quanto ci mette la luce a scomparire? Hai contato? Con gli occhi aperti, perché per certi occhi chiusi la luce non esiste più.
Bisogna imparare a contare.
Bisogna imparare a smettere di respirare fumo.
 
Oggi lo zucchero è più bianco vero? È più dolce. È più zuccheroso.
No, è come lo zucchero di ieri. Come quello di domani. Grigio e insapore. L’odore delle sue lacrime.
 
…Hai mai pensato che quando moriamo bruciamo? E respiriamo quello stesso fumo? E mangiamo i loro corpi di zucchero?
Ma se siamo zucchero, perché la vita non è dolce?
 
Hai spento la luce.
Bien.
Non c’è nulla di dolce, nulla di rassicurante. Possiamo spegnere la luce, ma non esiste un interruttore per i nostri rimpianti.
Possiamo restare al buio, dove non vedremo i nostri peccati, pur sapendo che sono sempre lì.
 
Sai quanto ci mette la luce a spegnersi quando premi l’interruttore?
Ridi.
Il tempo che ci impiega a fare rumore una pallina colpita da una mazza. 




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