Waterpolo

di Capitan Weezy
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Capitolo 4 Domenica

Non ho mai messo la sveglia così presto. 6:15. Ma sia ben chiaro, lo faccio solo perchè tra due ore abbiamo il torneo.
Dopo essermi svegliato e riaddormentato una decina di volte riesco finalmente ad alzarmi con l'aiuto di mia madre, mi lavo e mi vesto, con la maglietta della nostra squadra. Preparo il borsone con il costume bagnato di ieri e con le ciabatte, poi esco e vado in macchina con papà, che mi accompagna alla partita.

In piscina trovo già i miei compagni che si cambiano. Sono ancora tutti convinti che perderemo e vorrei fare uno di quei discorsi cazzuti che si fanno nei film americani prima di andare in guerra, ma non mi viene in mente nulla. L'unico abbastanza carico è Derek, un ragazzo statunitense di sedici anni. Dio, l'unico che vuole vincere sono io? Bell'inizio di Domenica. La partita dura 32 minuti, devo dare il massimo per tutti i 4 tempi. Forza Brindisi!

Minuto 5:10.
Hole mi passa la palla, io avanzo per circa dieci metri e poi mi faccio fare fallo. La passo subito a Retucci, che dopo aver fintato mi vede libero e me la passa. Alzo il braccio, la prendo al volo e la scaravento in porta: 2-1 per loro.

Minuto 7:30.
Hole me la passa e poi nuota verso la porta, io vedo che mancano solo 10 secondi, finto per il tiro da centrocampo, poi però vedo Hole libero davanti al portiere e gliela passo con una palombella. Hole afferra la palla e la scaraventa in porta, goal: 2-2. Fine primo tempo.

Minuto 13:00
Abbiamo appena segnato il terzo goal, e Hole ha anche recuperato palla. Me la passa, io scarto due giocatori e poi mi ritrovo solo davanti al portiere. Finto, poi uno dei loro mi affonda: rigore per noi. Chiedo a Hole se vuole battere lui, ma mi dice di no. Allora vado io. Il loro portiere è enorme, se non la piazzo benissimo la parà sicuramente. Posso fare solo una cosa. Prendo il pallone, l'arbitro fischia ed il portiere si butta in avanti, io faccio finta di tirare sulla sinistra, poi però faccio una palombella, e lui non ci arriva. 3-2 per noi. Bene così.

Minuto 19:30
Merdissima. Hanno fatto tre gol, mentre noi ne abbiamo fatto solo uno. Siamo sul 5-4 per loro, però abbiamo palla noi. Retucci la passa a Hole, che avanza insieme a me e a Derek, poi Hole la passa a Derek, dopo una serie di finte, tira dai cinque metri. Per essere un sedicenne ha un tiro potentissimo: 5-5.

Minuto 22:10.
Derek ha fatto altri due goal, loro solo uno: 7-6. Li stiamo mettendo in difficoltà. Ora hanno palla loro, però. Io vado a marcare il portatore di palla, da sotto l'acqua gli tiro un calcio sulla coscia e lui prova a fare altrettanto, ma lo schivo e in quell'attimo di distrazione gli tolgo il pallone. Erano avanzati tutti, quindi ora mentre nuoto col pallone sono solo davanti al portiere. Quando arrivo ai 5 metri tiro fuori dall'acqua il pallone e faccio finta di tirare, il portiere si è già buttato ed ora ho la porta libera: tiro di potenza al centro e, ovviamente, segno: 8-6.

Minuto 28:10.
9-8 per loro. Avanzo con la palla, riesco incredibilmente a dribblare due giocatori e mi ritrovo con Retucci, Hole e Derek marcati, ma io sono rimasto solo dato che quattro di loro stanno ancora tornando. Mi avvicino, due difensori mi vengono contro e la passo subito a Hole, che da solo riesce a segnare: 9-9.

Minuto 31:40.
Abbiamo mantenuto la parità fino ad ora, solo che adesso mancano venti secondi alla fine, e la palla ce l'hanno loro. Uno dei loro finta col pallone in mano, poi tira di potenza e riesco a deviare il tiro col braccio. Recuperiamo il pallone e ora Retucci avanza con la palla fino ai 5 metri, finta troppe volte, uno dei loro si avvicina a lui e sta per toglierli la palla, poi però riesce a passarmela. La prendo al volo, finto ed il portiere per l'ennesima volta si butta, poi lascio partire un bolide, un ragazzo riesce a deviare il tiro ma non di abbastanza, la palla entra in porta. È finita: abbiamo vinto! Usciamo dall'acqua contenti più che mai, negli spogliatoi tutti urlano il mio nome e quello di Hole, che è stremato come me. Il mister fa i complimenti a tutti, quelli dell'altra squadra sono incazzati neri col portiere. Ce l'abbiamo fatta. Lo sapevo.

Mentre torno a casa anche mio padre è contentissimo, suona col clacson ad ogni passante. Successo meritato, direi. Torniamo a casa verso mezzogiorno. Sono stanchissimo, non vedo l'ora di stender...
-Sorpresa!!- urla qualcuno alle mie spalle. È mamma, e con lei ci sono Fabio, Lola ed il mister. Accendono le luci di casa e trovo un tavolo apparecchiato pieno di Coca Cola, patatine e porcate così.
-Ho saputo che hai vinto, bimbo mio, ed ho pensato di organizzare una festa! Sei contento?- mi domanda felice mamma. Sono contento come un vegetariano costretto a cibarsi di vitello per il resto della sua vita.
-Oh...ehm, certo, certo che sono felice!.-. Faccio una risata forzata, e l'unico che mi capise davvero è Fabio. Andiamo, bimbo mio? Ma che roba è?! Ho sedici anni, non cinque! Anche mio padre avrebbe voluto andare a dormire. Mamma, quando se ne vanno tutti facciamo i conti.
Lola durante il pranzo non fa altro che pubblicare foto su facebook del mister che mangia patatine. Papà si è incazzato ancora di più quando mamma è tornata dalla cucina con sei Happy Meal del McDonald's. Happy Meal, diavolo, li mangiavo a dieci anni! L'unico che fa qualcosa di interessante Fabio, che si sta accordando con me su come copiare domani al compito di chimica.
Verso le 15:00 finalmente se ne vanno tutti ed io posso finalmente stendermi sul letto. Non mi arrabbierò con mamma, in fondo lei non lo sa che dopo una partirà intera di pallanuoto un apersona ha bisogno di riposarsi, così come dopo gli allenamenti. Lei pensa che io sia pronto a fare qualsiasi cosa a qualsiasi ora. Allora deve fare una cosa: smettere di pensare. Stasera c'è la partita dell'Italia, non vedo l'ora di vederla, da solo, davanti ad una lattina di Coca Col..
-Oh, mi ero quasi dimenticata, stasera tuo cugino Gianni ci ha invitato in campagna a vedere la partita dell'Italia. Quindi ti conviene dormire oggi pomeriggio.-.
A quanti anni un ragazzo può lasciare casa?
Mio cugino, Gianni, ha 35 anni ed è omosessuale. Ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e convive con il suo fidanzato in una casa in campagna.

-Ciao Faster!- mi accoglie mio cugino aprendomi la porta.
-Ciao Gianni, tutto bene?- domando cercando di essere carino.
-Sì, e tu?- domanda lui. Sto per rispondergli, ma poi mi scansa e si dirige verso i miei genitori.
-Ma guarda un po', i miei zii preferiti!-. Faster, stai calmo.
Entro in casa, attraverso il soggiorno e vado verso la cucina, lì trovo il fidanzato di Gianni, Jorge.
-Ciao Freddy, sei fa-vo-lo-so!-. E poi come mi ha chiamato? Freddie? -Nonono, il mio nome è Faster, ti sbagli sempre.- dico cercando di essere spiritoso.
-Uh, è vero Fasty, che scocchino che sono!-. Aiutatemi. Come mi ha chiamato ora? Fasty? Ma questo per chi cazzo mi ha confuso? Per suo figlio?! Nemmeno mamma con bimbo mio è così imbarazzante! Ok, Faster, stai calmo.
-E questo è il mio orsacchiotto, Jorge!- interviene Gianni indicando il fidanzato ai genitori. Il mio orsacchiotto? Aiutatemi.
La partita è finita 0-0, anche se senza le urla di Jorge, che gridava ad ogni tiro, sarebbe stata una partita migliore.
-Ehy Già, senti questa: 'sai come si chiama il fotografo degli UFO? UFO-TOGRAFO! Ihihihi.-. Fatemi tornare a casa, vi chiedo solo questo, perfavore.




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