Diciannove anni dopo...più qualche minuto
And I know I’m running for the first time in my life…That’s why I tell you: you’d better be home soon.
Ahhh ragazzi...che bello tornare su efp..Qui è proprio "casa dolce casa"!
DICIANNOVE ANNI DOPO...PIÙ QUALCHE MINUTO
“Non avrà problemi”, mormorò Ginny.
Harry la guardò e
distrattamente abbassò la mano a sfiorare la cicatrice a forma
di saetta sulla fronte. “Lo so.”
La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.
[Harry Potter e i Doni della Morte, p.697]
Andava tutto bene. Ginny era lì accanto, intenta come lui a
fissare il punto esatto in cui il treno era scomparso. Gli si
avvicinò e gli prese una mano fra le sue.
“Andrà tutto bene, vedrai”, lo tranquillizzò
nuovamente. “Anche l’anno scorso eri teso, e come vedi non
è successo niente!”, concluse con un sorriso rassicurante.
“Sì, a parte il fatto che James è stato messo in
punizione cinque volte!”, esclamò Harry rassegnato, senza
distogliere lo sguardo da quel puntino ormai invisibile che era il
treno.
“Se è per questo saranno anche molte di più…Non pensare che ce le venga a raccontare tutte!”
Riuscì a strappare un sorriso a Harry, che si voltò
finalmente a guardarla. “E non ti preoccupa la cosa?”,
chiese ironico.
La moglie rispose al sorriso. “Sinceramente? No.” Fece una
pausa per permettere al marito di contraddirla, cosa che però
non avvenne. “Perché so di essere una buona madre, Harry,
che ama i suoi figli e che ha cercato di trasmettere loro tutto il suo
amore. E perché i miei figli hanno il padre migliore del mondo,
che darebbe la vita per loro e gli ha trasmesso degli ideali
così solidi che non verranno certo distrutti da qualche
marachella scolastica!”
Harry fece un inchino divertito di falsa alterigia alle parole
della moglie, poi gli occhi gli ricaddero sui lunghi binari, che si
allungavano nella campagna fino a scomparire nella foschia londinese.
“Ma si può sapere come fai a essere così
tranquilla?”, domandò; tuttavia il tono era notevolmente
più rilassato rispetto a prima.
“Perché mi fido di loro, ecco tutto.”, affermò Ginny con semplicità.
Harry apparve contrariato. “Anch’io mi fido di loro, ma con Albus è…diverso…”
“Se la caverà benissimo, vedrai.”, disse abbracciandolo.
“Lo so. Sono solo preoccupato…”
Ginny si allontanò da Harry quanto bastava per guardarlo negli
occhi. “Ed è questo che fa di te un buon padre!”, e
dopo avergli schioccato un veloce bacio sulle labbra si chinò
per raccogliere il borsone che aveva posato a terra. “Ora devo
proprio andare. Devo andare a fare la spesa subito altrimenti il
supermercato viene invaso da quei babbanacci incompetenti che intasano
le casse solo per comprare cibi precotti! A proposito, hai visto la
nostra dolce figlia? Non si vede da qualche minuto e la cosa mi
preoc-”
“Lily? Ah, è andata a “Candyworld” a prendere
qualche caramella.” Fece un gesto rivolto a una piccola vetrina
posta alle sue spalle, traboccante di dolci zuccherati da ogni parte.
“Mi ha chiesto prima qualche spicciolo e
così…”
“…Non hai saputo dire di no, ho capito, Uomo di Ferro!
Bene, ora mi tocca anche salvare Lily dalla carie!”, disse,
fingendosi offesa. “E tu non fare tardi stasera, mi
raccomando…”, concluse baciando di nuovo il marito.
“Ok, promesso…”
La donna sorrise mentre si dirigeva verso il negozio di dolciumi,
passando accanto a Ron e Hermione che continuavano a bisticciare.
“Ron, è inutile che ti lamenti: hai torto! E tu Herm, hai
tutta la mia solidarietà -le diede teatralmente una pacca sulla
spalla- “…e naturalmente hai ragione!”, concluse con
un sospiro.
Il fratello le rivolse uno sguardo torvo. “Ma se non hai sentito una parola di quello che abbiamo detto!”
“Non importa, Ron: le donne hanno sempre ragione!”, concluse voltata, sventolando un dito per aria.
“Oh, tesoro, eccoti qui! Mi stavo preoccupando! Ma
cosa…Lily!”, disse Ginny notando solo allora i due enormi
lecca-lecca che la bambina teneva in mano. “Quei cosi sono
più grossi della tua faccia!”
Lily le concesse un sorrisino malefico. “Eh sì, mamma, così durano di più!”
“Sì, al contrario dei tuoi denti! Avanti, vieni, piccola
peste!”, disse trascinandola di peso verso l’uscita.
“Ciao zii! Ciao papi! Ti voglio bene, papi!”, urlò
la bambina, incurante delle centinaia di persone che ancora affollavano
la stazione. Harry le lanciò un bacio, Ron e Hermione
interruppero il loro litigio quel tanto che bastava per salutarla.
Soddisfatta, la bambina si mise a trotterellare intorno a sua madre
verso la colonna che congiungeva mondo magico e mondo babbano.
“…E poi, Lily, mi devi spiegare perché ne hai
comprati due. Uno non era più che sufficiente?”, disse
Ginny a metà fra l’arrabbiato e il divertito.
“Uno è per Grimpsy!”
“E chi sarebbe Grimpsy?” Già si figurava un amico
immaginario che la piccola si era trovata per giustificare la sua
golosità.
“È la mia lumachina, mamma!”, affermò Lily esaltata.
“La tua cosa?!?”
“La mia lumaca! Ma non preoccuparti: la tengo bene nell’armadio con l’insalata e tutto il resto!”
Ginny pensò sconsolata alle pile di magliette e calzoncini che
avrebbe dovuto lavare. “N-non ne dubito, tesoro…!”
***
“No, Ronald! Te lo ripeto per l’ultima volta: Kurt era il
nipote, mentre il nonno si chiamava Gilbert!”,
esclamò Hermione con un tono che non ammetteva repliche.
Squadrò il marito di sottecchi, poi proseguì incerta:
“E comunque non mi va che spargi zizzania fra i bambini e
Scorpius ancora prima che si conoscano…”
Gli occhi di Ron si dilatarono considerevolmente. “Cosa?!? Ma era
una battuta innocente! Gli ho detto solo di batterlo in qualsiasi cosa
facciano, no? Era…uno scherzo, no?”
“Ron, non puoi crescere i nostri figli per scherzo!”
“Ma Hermione! Io dicevo soltanto-”
“Ah, lascia stare! Vado in bagno un momento!”
Ron fissò a bocca aperta la moglie che si allontanava verso i
servizi igienici della stazione: aveva ancora quel passo altero che la
caratterizzava quand’era arrabbiata fin dai tempi di
Hogwarts.
Harry si fece vicino all'amico, grattandosi la testa impacciato.
“Harry! Mi dici cosa le ho fatto stavolta?”, domandò incredulo.
“Mah…non lo so di preciso. Certo è importante come
farai pace!”, disse lanciandogli un’occhiata maliziosa.
Poi se ne andò ridacchiando felicemente fra sé, lasciando un Ron ancor più basito di prima.
***
Hermione non rallentò l’andatura finché non
si scontrò con una persona, appena girato l’angolo davanti
ai bagni.
“Mi scusi! Guardi, non l’avevo…Malfoy?”,
chiese Hermione accorgendosi di conoscere fin troppo bene l’uomo
con cui si era scontrata.
“Ciao Granger. Vedo che non ti è ancora passata la mania
di guardarti i piedi mentre cammini.”, affermò Draco
seccato, con una smorfia sul volto.
“E a te non è passata la mania di renderti odioso a
tutti.” Hermione lo sorpassò e fece per entrare in bagno.
“Cosa ne sai tu, Granger, di cosa è cambiato e non è cambiato?”
L’affermazione la colse di sorpresa, quando aveva già una
mano sul maniglione della toilette. Aveva parlato con una voce
profonda, particolare. Avrebbe potuto dire dispiaciuta, se non stesse parlando di Malfoy. Eppure…era sicura di aver colto una nota di rammarico nelle sue parole…
Si voltò di scatto, decisa a non lasciarsi ingannare.
“Malfoy, non so cos’è cambiato, ma so che il tuo
carattere è rimasto il solito arrogante, impertinente carattere!
E ti assicuro che non ci vuole un genio per accorgersi di
questo.”
Lo fissò mentre parlava: aveva le mani affondate nelle tesche,
il volto assolutamente privo di espressione. Non avrebbe potuto dire se
la stesse maledicendo o stesse pensando che, in fondo, non era poi
così stupida.
Hermione di nuovo si voltò, e di nuovo qualcosa la interruppe.
“Ieri sera…mio figlio mi ha chiesto
cos’è un Mezzosangue.” Si interrupe un attimo,
vedendo Hermione che tornava a guardarlo.
“Gli ho detto che sono dei maghi diversi per via dei loro
genitori, e che quelli che conosco sono generalmente più
intelligenti della media.”
La donna cercò di trattenere l’emozione. Davvero stava parlando con Draco Malfoy?
“Hai fatto bene.”
“Sai,” proseguì quello impassibile, “tutte le
volte che lo guardo, mi rendo conto che è la cosa più
bella che esista. Vederlo crescere, intendo. Mi sembra tutto
così…normale e…giusto. Tutte cose che io non ho
mai conosciuto.” Sbuffò ironicamente. “E sai qual
è la cosa più buffa? Che devo tutto a voi, ci credi? Se
mio figlio può vivere, ora, serenamente, senza terrore, è
merito vostro. Tuo, di Weasley e di Potter, perché nonostante la
vostra ridotta intelligenza avete capito prima di me quello in cui ero
invischiato.”
Hermione era talmente sotto shock che non ebbe nemmeno la forza di
raccogliere l’insulto di Malfoy. Perché stava ricordando
il tormentato periodo di Hogwarts?
“Quindi…bhe, grazie.”, aggiunse con tono neutro, ma che pure tradiva un forte coinvolgimento.
“Figurati…”, bisbigliò Hermione in uno stato di semi-incoscienza.
“In fondo tutti commettono degli errori, no?” Adesso Draco
stava persino sorridendo. “Quindi..scusami, Hermione.”,
concluse perdendo parzialmente il pallore naturale del suo viso.
Malfoy si era appena scusato? Si era scusato con lei? No, decisamente non era possibile. E per di più l’aveva chiamata per nome?
“Amore!”
Ron giunse trafelato, e Hermione fu contenta che l’imbarazzo
fosse rotto. “Credevo ti fossi persa! Ma
cosa…Malfoy?”, chiese, accorgendosi solo ora
dell’indesiderato personaggio. Volse improvvisamente lo sguardo
sulla moglie.
“Voi stavate…parlando?”, chiese con gli occhi sgranati e un’implicita nota di disgusto.
“Bhe…sì…”, rispose timidamente la moglie.
Ron era sempre più inebetito. “E di cosa stavate parlando?”
Malfoy fece un passo verso di lui, sorridendo vistosamente. “Ma
della tua stupidità, Weasley! Conosci forse un argomento
più succulento?” Iniziò a camminare verso
l’uscita.
“Ci si vede, perdenti!”, esclamò allegramente, voltato di spalle.
Ron e Hermione erano ancora davanti ai bagni, incapaci di muoversi.
“Era Malfoy quello?”, chiese Ron mentre ancora fissava la figura che si allontanava gaiamente.
“Ci assomigliava molto…”
“E quell'idiota stava…ridendo?”, domandò voltandosi a guardare la moglie.
Hermione si voltò a sua volta, sorridendo involontariamente “Le persone cambiano, no?”
“Sarà…”
Si diressero anche loro verso l’uscita, Ron perplesso, Hermione sorridente.
“Sai Ron? Ho pensato di perdonarti per il litigio di prima!”, disse la giovane afferrandogli un braccio.
“Scusa?”, domandò Ron incredulo. Non riusciva mai a spuntarla così facilmente.
“Sì, insomma…”, proseguì sua moglie, “tutti commettono degli errori, no?”
Ron si arrestò di colpo. “Sei sicura che Malfoy non ti
abbia rifilato qualche Pozione Stordente o Filtro
dell’Incapacità?”
Hermione rise, ma glissò la domanda. In fondo, era accaduto proprio quello.
Ron comunque, riacquistato il suo consueto buon umore e approfittando
del repentino cambiamento della consorte, chiese vagamente: “Hai
visto com’è cresciuta Lily?”
“Già…”
“Già…Certo il terzo figlio deve dare molto
soddisfazioni…”, disse guardando la moglie di sottecchi.
Hermione si fermò senza preavviso, e parlò con
straordinaria determinazione, ma non riuscì a nascondere
completamente il sorriso che nasceva sul suo volto. “Ronald, se
mi stai chiedendo se voglio un altro figlio, la risposta è
Assolutamente No!”
“Dai, amore…”
“No! Mi sembrano che i nostri due bellissimi bambini siano più che sufficienti!”
Ormai erano giunti all’auto, ma Ron non si dava per vinto.
“Ma non è giusto che Harry abbia tre figli e noi solo
due!”
“Ron, quando esattamente crescerai?”, chiese la donna
sedendosi al volante. Come al solito non riusciva a rimanere seria
quanto avrebbe dovuto.
“Quando avremo un altro bambino! È statisticamente provato che un uomo matura con il terzo figlio!”
Hermione non si trattenne più e scoppiò a ridere.
“Ok, ok…vedremo…Ora basta perché già
non ti sopporto più!”, disse fra le risate.
“Mi vorresti diverso da quello che sono?”
Hermione tornò seria e analizzò la domanda.
“No, Ron. Decisamente no.”, mentre il marito si avvicinava per baciarla.
Poco dopo, un automobile piena di amore e di promesse sfrecciava per le strade di Londra.
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Dedicata a chi, come me, ha finito “Harry Potter and the Deathly
Hallows” o "Harry Potter e i Doni della Morte", e ha pensato per
prima cosa e poiii??? Questo è un piccolo ingolosimento!!
Dai, cosa vi costa un minutino per un commentino?!??? Mi raccomando!!
fedenow
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