Dormi cullata dalle onde dell’oceano sotto gli assi dell’unica nave che per tutta l’eternità sarà sotto il mio comando.

La pelle chiarissima, i capelli scuri già impregnati di salsedine, gli occhietti vispi chiusi in un dolce sonnellino.

Stesa sul mio letto, avvolta nelle lenzuola di raso da me abilmente trafugate da Damasco. I guanciali in piuma d’oca, pregiatissima, un regalo di Lizzy e Will.

Solo la lieve camicia di lino a coprire il tuo esile corpicino, un sorriso dipinto sul volto, una dolce pennellata di serenità per la mia anima oscura.

Quante cose non sai di tuo padre, bimba mia. Quante storie devo ancora raccontarti.

Per quanto io possa attaccarmi a beni insulsi, all’amore platonico per delle assi di legno contornate da neri panneggi, per quante indegne donne possa fingere di amare, per quanto possa crogiolarmi in un mortale bagno di rum e dissolutezze, tu e solo tu colmerai per sempre il mio cuore.

Tu e solo tu riuscirai a farmi piangere e ridere, bambina di marea.

Sei tu il mio cuore e senza di te non potrei vivere … Jacqueline.