Come Mamma, Come Papà
Come
Mamma, Come Papà
Niente
morirà mai.
L'acqua scorre
il vento soffia
la nuvola fugge
il cuore batte...
Niente muore.
°°°
La porta si aprì
lentamente: un piedino paffuto fece
ingresso nel bagno, seguito dal suo proprietario.
Era un bambino, già pronto per andare a letto. Si
fermò e sbadigliò senza
ritegno.
Ops! L’aveva fatto di nuovo... “Come
tua mamma”, gli aveva detto la nonna. Era una
brutta abitudine.
Il bimbo salì sullo
sgabello: ancora non ci arrivava,
al lavandino. Come suo papà: a sette anni anche lui era
piuttosto piccolo, a
giudicare dalle foto che gli aveva lasciato.
Allungò distrattamente
una manina verso lo spazzolino
da denti, rovesciando il sapone per le mani. Non se ne
stupì: gli succedeva
spesso di rovesciare le cose, a lui come a sua madre.
Rialzò la confezione,
dopodichè afferrò lo spazzolino,
ci mise una certa quantità di dentifricio e
cominciò a lavarsi i dentini da
latte: doveva essere delicato, perché uno era sul punto di
staccarsi. In ogni
suo lavoro ci metteva cura, precisione ed entusiasmo. Anche suo padre
faceva
così.
Per tutto il tempo cercò
di non guardarsi allo specchio, ma sentì quel
formicolio sul cranio che lasciava presagire
soltanto una cosa:
l’aveva fatto di
nuovo.
Teddy sputò un po’ di dentifricio, si
sciacquò la bocca e alzò lo sguardo sul
suo riflesso...
E con un sorriso guardò
il turchese dei suoi capelli sbiadirsi, lasciando il
posto ad un rosa pallido con sfumature grigiastre.
Come
Mamma, Come Papà.
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