[…] pare che sia sospesa alle guance della
notte, come un ricco gioiello all'orecchio di una etiope – una
bellezza troppo piena perché se ne possa fare uso, e troppo
preziosa per questa terra!
Una nivea colomba che si raduna in mezzo ai corvi
fa lo stesso effetto di quella fanciulla laggiù, tra le sue
compagne.
Terminato il ballo, guarderò dove andrà,
e, toccandola, benedirò la mia rude mano.
Il mio cuore ha mai amato fino ad ora? Oh vista,
giura di no, poiché non ho mai visto la vera bellezza fino a
questa notte.
Romeo – atto I scena V
Damon
arrivò in una paese chiamato Fell's Church.
Da
tempo era in cerca di suo fratello e dopo varie ricerche aveva
finalmente scoperto dov'era.
Quel
giorno aveva chiesto informazioni un po' ovunque per sapere dove
risiedeva e per puro caso scoprì che quella stessa sera si
sarebbe tenuta una festa in maschera a casa del sindaco, per
raccogliere dei fondi da donare in beneficenza. Decise di andarci
comunque.
Suo
fratello Stefan poteva benissimo aspettare, non avrebbe perso
l'occasione di conoscere qualche ragazza compiacente pronta a passare
la serata con lui.
Fuori
dalla residenza c'erano molte persone pronte ad entrare, tutti
nessuno escluso, era vestito elegantemente e a coprire gli occhi
avevano delle maschere di tutte le forme e colori.
Fra
questi c'era anche Damon.
Indossava
uno smoking nero che fasciava il suo corpo snello e muscoloso, mentre
gli occhi erano contornati da una semplice maschera nera.
Non
ebbe nessun problema ad entrare e subito si diresse verso il luogo da
cui proveniva la musica.
La
sala era abbellita in modo sublime; decorata con dei decori bianchi e
oro mentre sui tavoli c'erano delle composizioni con dei fiori
bianchi che espandevano nell'aria un buon profumo.
Molti
degli invitati si erano già accomodati ai tavoli che
circondavano la pista da ballo, e fu una ragazza ai margini della
sala che attirò la sua attenzione.
Ella
parlava con le sue compagne, il suo vestito la fasciava perfettamente
mettendo in evidenza il suo corpo snello.
Il
rosso scuro dell'abito risaltava ancora di più grazie alla sua
pelle candida, mentre la maschera nera di pizzo nascondeva in parte
il suo viso a forma di cuore.
Le
labbra rosee erano schiuse in un dolce sorriso e lui non desiderava
altro che poterle baciare fino a quando non ne sarebbe stato sazio.
Il
collo delicato era lasciato scoperto dai capelli rosso fragola,
acconciati in un morbido chignon e ai piedi calzava delle decolté
nere.
Il
suo profumo era così invitante e delicato che gli accese
subito i sensi, e questo lo portò ad avvicinarsi.
Posò
il bicchiere di champagne che aveva sorseggiato finora su un tavolo,
poi si diresse verso quelle fanciulle.
Mentre
si dirigeva verso di loro concesse uno sguardo anche alle altre due;
la prima aveva un lungo vestito verde smeraldo, era alta e magra con
la pelle olivastra. I capelli neri erano stati lasciati sciolti e le
scendevano sulle spalle e la schiena come una mantello.
L'altra
invece era bionda con una bellezza sorprendente, di sicuro era in
grado di incantare chiunque l'incontrasse, ma a lui non fece nessun
effetto, era bella certo, ma niente l'aveva attratto come quella
ragazza dai capelli rossi.
Stava
per muovere un altro passo quando una mano si posò sulla sua
spalla, lentamente si girò pronto ad uccidere chiunque aveva
osato distrarlo da quella dolce fanciulla, ma si sorprese di trovarsi
davanti proprio suo fratello.
<<
Damon! Cosa ci fai qui? >> gli chiese Stefan, ancora sorpreso
per aver incontrato Damon.
<<
Non posso più venirti a trovare fratellino? >> rispose
Damon con ironia, irritato dal fatto che non avrebbe potuto
avvicinare quella ragazza, sperò solo che suo fratello lo
avrebbe lasciato andare al più presto.
Certo
era contento di vederlo ma a volte odiava il suo tempismo.
<<
Lo sai che puoi venire ogni volta che vuoi. C'è qualcosa che
non va? >> domandò il più giovane vedendo che
l'altro si guardava intorno, probabilmente alla ricerca di qualcuno.
<<
Si, si è tutto a posto. >> esclamò il moro,
guardando ogni angolo della sala visto che aveva perso di vista la
rossa.
<<
Stefan finalmente ti ho trovato! >> chiamò una voce
femminile.
Damon
fu distratto per un attimo da quella voce e girò la testa per
vedere chi era la persona che aveva chiamato il fratello.
Si
sorprese nel vedere avanzare verso di loro, fasciata nel suo abito
azzurro, proprio la ragazza bionda che prima aveva visto insieme alla
fanciulla che aveva attirato la sua attenzione.
<<
Elena,>> rispose Stefan, prendendo la ragazza per la vita
quando arrivò a fianco a lui e la strinse possessivo. <<
Ti presento mio fratello Damon, è appena arrivato in paese >>
<<
Piacere di conoscerti >> disse Elena con un sorriso.
<<
Il piacere è tutto mio >> disse Damon facendo un sorriso
accattivante, mentre le faceva un perfetto baciamano. << Con
permesso io andrei, dovo trovare una deliziosa fanciulla che ha
attirato la mia attenzione >> e detto questo si allontanò,
non prima di aver ammiccato in direzione di Stefan.
Bonnie
si diresse verso la terrazza, iniziava ad essere accaldata e di certo
il fatto di annoiarsi non le era affatto d'aiuto, forse un po' d'aria
fresca l'avrebbe aiutata.
La
musica giungeva soffusa dalla sala accanto.
Si
appoggiò alla ringhiera portandosi alle labbra il bicchiere di
vino che aveva preso prima di uscire, mentre osservava il giardino
illuminato da delle torce.
Damon
si era presto sbarazzato del fratello ed andò alla ricerca di
quella ragazza. Era difficile individuare il suo profumo di more e
muschio in mezzo a tutte quelle persone, ma non si diede per vinto.
Ma
quando stava per arrendersi una folata di vento gli portò la
fragranza che stava cercando e la seguì.
Lo
condusse verso una porta lasciata socchiusa e senza esitare entrò
in quella stanza che lo avrebbe condotto alla persona che in poco
tempo era diventata la sua ossessione.
Con
nessuna aveva mai provato quel senso di appartenenza come con lei,
aveva sentito nuovamente il suo cuore battere quando l'aveva guardata
per la prima volta.
Anche
se questo sentimento era nuovo per lui e in un certo senso ne aveva
timore, sentiva che di lei poteva fidarsi.
Entrò
in quella stanza che si rivelò essere un salottino arredato
piuttosto modernamente anche se un po' spartano.
La
vide mentre gli dava le spalle, lentamente si diresse verso di lei e
si appoggiò al suo fianco poggiando il bacino sulla ringhiera
voltato verso la rossa.
Lei
non si accorse di nulla troppo persa nei suoi pensieri e questo
permise al ragazzo di ammirarla da vicino senza paura di essere
troppo invadente.
Bonnie
si riscosse quando si sentì osservata e si guardò
intorno per scoprire chi era, fino a quando i suoi occhi incontrarono
un paio di occhi più neri della notte, fece un paio di passi
indietro spaventata, ma si calmò subito quel ragazzo le dava
un senso di sicurezza.
Rimase
abbagliata dalla bellezza di quel ragazzo, non aveva mai visto nulla
di più bello. I suoi lineamenti erano delicati e allo stesso
tempo virili, lo smoking lo fasciava in maniera perfetta.
Damon
non fece nulla per sottrarsi al suo sguardo e si lasciò
ammirare, in parte contento per poter stare con lei.
<<
Chi sei? >> chiese Bonnie incuriosita e in parte intimorita
dallo sguardo penetrante del ragazzo.
<<
Il mio nome è Damon e il tuo? >> domandò il
vampiro facendo un passo in avanti avvicinandosi sempre di più
alla ragazza.
<<
Bonnie. Il mio nome è Bonnie >> disse la rossa, mentre
le guance si imporporavano ed abbassò lo sguardo, incapace di
sostenere quello del ragazzo.
I
suoi piedi erano incollati al suolo e ben presto Damon fu nuovamente
vicino a lei.
Non
aveva paura, provava una strana attrazione verso quella persona che
aveva visto per la prima volta quella sera, non riusciva a spiegare e
comprendere quello che sentiva. Da una parte ne era intimorita mentre
dall'altra sentiva che non ne avrebbe più fatto a meno.
Anche
damon era sorpreso da quello che provava ed era sicuro che non
sarebbe più riuscito a fermarsi, doveva essere sua.
Il
gesto che fece più tardi, sorprese entrambi, aveva agito senza
pensare ma sentire le morbide labbra della ragazza premere sulle
proprie lo fece andare fuori di testa e ben presto da un bacio casto
si trasformò in uno appassionato.
Bonnie
non sapeva cosa le stava prendendo, aveva semplicemente spento il
cervello smettendo di pensare e si lasciò trasportare da quel
bacio inaspettato quanto piacevole, baciandolo in modo delicato e
curioso.
Damon
accarezzò la sua guancia con una dolce carezza, rinfrescandola
con la sua mano fredda, mentre con l'altra mano le strinse la vita
tenendola fermamente contro di sé e nel frattempo la sua
lingua esplorava la bocca della rossa.
Abbandonò
le sue labbra e scese lasciando dei morbidi baci sulla mandibola
scendendo poi verso il collo.
Aspirò
il suo intenso profumo e non resistette più alla tentazione;
baciò e lambì la pelle tenera del suo collo, mentre la
ragazza, faticando a stare in piedi si limitò a circondare la
nuca del moro.
La
stessa mano che prima fino ad un attimo prima le accarezzava la
guancia, la spostò così da poterle reggere la testa.
La
appoggiò alla ringhiera del bancone e subito dopo la coprì
con il suo corpo.
Non
resistette oltre e la morse.
Subito
la sua bocca fu invasa dal più delizioso liquido che ebbe
bevuto, fu qualcosa di spettacolare.
Non
aveva mai assaggiato sangue più gradevole di quello, presto la
sua mente fu invasa dalle sensazioni di Bonnie e ne rimase colpito.
Da
quel momento sapeva che non sarebbe più riuscito a separarsi
da Bonnie e di certo non ne aveva nessuna intenzione.
Dal
canto suo Bonnie stava provando un piacere intenso e piacevole.
Le
sue mani stringevano la schiena di Damon, mentre si abbandonava
completamente a lui.
Prima
che ne prendesse troppo Damon si staccò da lei, deciso a fare
un gesto inconsueto per lui: donare il suo sangue.
Era
la prima volta che lo faceva e di solito non esitava a dissanguare le
sue vittime, ma con lei era diverso.
Si
morse il polso e lo porse alla ragazza.
Lo
sguardo di entrambi era annebbiato dal piacere, Bonnie racchiuse le
sue labbra sulla ferita di Damon e iniziò a bere.
Non
aveva mia provato a bere il sangue di un vampiro, e quello del moro
diventò presto la sua droga.
Nell'istante
in cui Damon morse il suo polso ad entrambi successe qualcosa di
unico ed indescrivibile, le loro menti si collegarono e poterono
sentire quello che provava l'altro, ogni emozione e ogni sensazione
sembrava amplificata. Tutti e due rimasero impressionati da quello
che stavano provando per la prima volta.
Quando
si staccarono si baciarono ed entrambi poterono sentire il proprio
sapore ferreo sulle labbra dell'altro, ancora una volta condivisero
la loro essenza e mai più bacio fu più bello per
entrambi.
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