Piccola scheggia di sogno...nulla di più...una breve poesia in prosa...grazie a ki la leggerà e commenterà!
Elogiadiunquadrotriste
Elogia
di un quadro triste
Questo
quadro vi appare triste.
Di
lui non vi colpisce né lo stile pittorico, né la
padronanza del colore o la fama (inesistente) dell'autore.
Se
ne sta lì, ammassato a molti altri, disperso in quel mercatino
che fiorisce ai piedi del ponte di Rialto. Anonimo e silenzioso.
Ritrae
un piccolo terrazzo, così tipico del lido di Venezia, visto
dall'interno.
Il
cielo che lo sovrasta è plumbeo e greve, così pesante
che sembra quasi schiacciare i contorni delle case circostanti.
Se
appoggiate l'orecchio potete forse udirne lo scricchiolio delle linee e
delle forme che stanno per cedere e spezzarsi.
Le
tonalità sono opache, grigie, sfumate come fossero riflesse da
uno specchio appannato.
Alcuni
gabbiani, in lontananza, poggiano stanchi su di un davanzale, gli
sguardi bassi, le ali bagnate e ripiegate su sé stesse, fermi
in attesa.
In
attesa del sole, in attesa di poter volare di nuovo, in
attesa...semplicemente in attesa.
Ma
è sulla ringhiera del nostro terrazzo che possiamo scorgere il
vero protagonista del dipinto: un cappello.
Il
consueto cappello di un gondoliere.
Col
suo nastro scarlatto mosso da un vento carico di una pioggia fitta e
pungente, promessa di un cielo sull'orlo del pianto.
Un
cappello fermo, immobile.
In
attesa di essere ripreso, in attesa di volare via, in
attesa...semplicemente in attesa.
Una
ragazza passa veloce fra le bancarelle.
L'abito
candido in contrasto con la malinconia lagunare che si respira fra le
correnti umide.
La
pelle carezzata dal sole si tinge di bronzo ed i capelli castani
catturano i riflessi dorati di alcuni raggi, sfuggiti a pacifiche e
sonnolenti nubi.
I
suoi occhi d'agata si poggiano sul vostro quadro.
Lo
scrutano con attenzione e in quel dialogo muto si innamorano della
sua grigia anima.
Dopo
averlo acquistato lo porta via con sé, così mentre il
tempo trascina via i suoi anni di fertile gioventù, divengono
inseparabili compagni nelle stagioni che si susseguono con
inesorabile prepotenza.
La
ragazza un giorno però si ammala.
Nessuna
struggente, poetica tragedia, nessuna epica avventura o fatale
disgrazia.
Solo
il normale compiersi di un destino che accomuna molti uomini e donne.
La
sua pelle ingiallisce, i capelli si diramano e gli occhi diventano
cerulei e vitrei.
La
malattia si nutre di lei come le correnti ed i flutti logorano le
fondamenta di questa antica città sospesa sulle acque.
Eppure
le scarne guancia si arricciano ancora in un pallido sorriso quando
gli occhi d'agata sfiorano il piccolo quadro appeso alla parete
di fronte al letto.
Ha
pochi amici e nessun parente.
Non
è fuggita di casa o regge sulle spalle un doloroso passato.
Non
è né un'eroina, né una vittima.
Solamente
una persona come tante, sopravvissuta alla propria famiglia e senza
avere avuto il tempo di crearsene una nuova.
Veglia
su di lei, appoggiandovi sopra la mano fredda e scheletrica, la
compagna di sempre, la solitudine, mentre sul bordo del letto attende
silente l'ombra di sua sorella morte.
Nessuno
scriverà un libro o girerà un film sulla sua vita,
infondo ben poco ci sarebbe da raccontare...solo il frugale riscatto
di un banale personaggio elevatosi attraverso un'infelice
conclusione.
Ciononostante
quel lieve sorriso increspa ancora i suoi lineamenti martoriati,
anche nell'attimo in cui la morte la coglie prematuramente dal ramo
dell'esistenza.
Passano
le ore e la vicina si accorge che la ragazza se ne è andata
via per sempre.
Presto
arriveranno le forze dell'ordine ed i medici, pronti ad archiviare
l'ennesimo infelice ed ingiusto decesso.
Ormai
potete andare via anche voi.
Distrattamente però
volgiete un'ultima volta la vostra attenzione verso il dipinto
dimenticato sulla spoglia parete.
Eppure...
Eppure
voi non ve lo ricordavate diverso?
Un
piccolo tramonto perfora un cielo sereno, sanguinando sulle acque
della laguna.
In
lontananza alcuni gabbiani danzano con sinuose movenze, le maestose
ali distese in un abbraccio totalizzante ed avvolgente.
Sulla
ringhiera un cappello da gondoliere ha infine cessato di aspettare.
Infatti,
un elegante e femminile cappello di paglia, s'appoggia al suo fianco.
Una
brezza gentile si leva nell'aria, scuotendo i loro nastri ed unendoli
in un bacio senza età.
Questo
quadro, ora, non vi appare felice?
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