Caccia

di Erc
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Corro ed il sangue mi pulsa nelle tempie, i muscoli dolenti e la paura. Paura di essere preso di essere artigliato e trascinato a terra. Ma continuo e continuo a correre e non mi fermo.
Corro ed il fiato inizia a mancarmi sempre di più, sempre di più, sempre di più. La mente vaga, penso alla mia casa alla famiglia. Penso che non li rivedrò più che no proverò più nulla di simile ne sono certo, ogni secondo sono sempre più sicuro di ciò che mi attende dietro la prossima roccia, il prossimo cespuglio o la prossima quercia. Come sono finito in questa situazione?
E poi eccoli, rivelano la loro presenza solo con i fruscii e con i ticchettii. Sono vicini, vicinissimi, li sento. Ma io corro e corro, in ogni direzione cercando di mantenere una linea retta verso qualcosa che assomigli anche solo vagamente alla libertà. Paura, non ne ho mai provata così tanta, mai in tutta la mia vita e poi, ecco, un rumore sordo, ma io continuo a correre senza fiato e né sento la stanchezza né il calore che mi assale. Ma  alla fine eccoli, i segugi ora sono su di me.




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