L'organo di Davy Jones

di RickyF_1997
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Sputafuoco Bill era al timone quando la sentì. Per tutti quegli anni,da quando aveva lasciato la Perla nera legato ad un cannone,da quando era stato salvato poco prima di spirare dal capitano dell'Olandese volante. “Temi tu la morte?” Quelle parole erano rimaste impresse nella sua mente, si ricordava di come,lottando contro l'acqua e aggrappandosi saldamente a quel poco di vita che gli restava aveva gridato, e si era fatto udire aldilà di un muro d'acqua. Solo all'udire quel fatale “SI” la chela del capitano l'aveva afferrato e portato lì dove adesso si trovava. Ma ne è valsa la pena? Sarebbe stato meglio affogare,morire e passare l'eternità nel vuoto.. senza sentimenti, sensazioni o emozioni di ogni genere... o passare cento anni a bordo di questa nave maledetta, coperto da pustole, alghe e corallo, rimpiangendo un letto caldo, o solo la morbida sensazione di vestiti asciutti che ti abbracciano il corpo... e quella melodia, quella dannata melodia non faceva che accrescere la nostalgia verso la sua casa, la sua terra, suo figlio. Il suono del potente organo era come un grido di rabbia, gridava l'amore perduto, l'umiliazione e la sconfitta.. poi la melodia mutava e rallentava sempre di più fino a diventare ritmica e regolare.. a Sputafuoco era sempre sembrato un cuore che batte. A questo insieme di suoni e sensazioni, poi , faceva eco un suono più dolce,eppure capace di fargli dimenticare per un momento la sua sofferenza. Un carillon.E poi,mentre ascoltava quella dolce melodia,che pareva fosse stata cantata da una qualche dea, qualcosa di cui aveva dimenticato l'esistenza gli solcò la guancia. Finalmente,qualcosa che non fosse acqua di mare scorreva dai suoi occhi.





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