Grifondoro: coraggio.
Serpeverde: astuzia.
Corvonero: intelligenza.
Tassorosso: lealtà.
Quattro Case, per quattro grandi qualità. E, a capo di ognuna
di esse, un rappresentante di queste qualità. Questa era la scuola di Hogwarts,
teatro di sfide e amori, incantesimi e alleanze. E questa, e la loro storia.
La storia di Harry James Potter, Grifondoro.
La storia di Draco Lucius Malfoy, Serpeverde.
La storia di Hermione Jane Granger, Corvonero.
La storia di Pansy Cordelia Parkinson, Tassorosso.
Quattro ragazzi, ciascuno a capo della propria Casa, con nulla
in comune. O almeno, questo è ciò che appare.
Perchè queste quattro qualità, mescolate insieme, possono dare
vita al sentimento più forte di tutti: l’amore.
°°°°
1° settembre, Espresso di Hogwarts. Quattro ragazzi, due
ragazzi e due ragazze, si incontrarono nello scompartimento centrale del treno.
Non ci fu bisogno di convenevoli, nessuno di loro aveva tempo
da perdere.
Si sedettero in silenzio, le gambe accavallate, le braccia
incrociate all’altezza del petto. Il silenzio era tale che persino il movimento
delle ciglia che sbattevano, o i battiti regolari del cuore, erano udibili.
Si studiavano, come gladiatori prima della battaglia, alla
ricerca di chissà quale verità negli occhi dell’altro.
Il primo a rompere il silenzio, fu un ragazzo moro, dagli occhi
smeraldini e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte: Harry Potter, il
leggendario Bambino Sopravvissuto, che uccise il temibile Signore Oscuro, Lord
Voldemort, quando era ancora in fasce.
- Idee per quest’anno? -
Gli occhi grigi con pagliuzze celesti di Draco Malfoy, capelli
biondi e un fisico da fare invidia a chiunque, tranne a Potter, si posarono sul
ragazzo.
- Il solito: feste clandestine, sfide tra Case, sesso e alcol a
volontà.. -
- Due parole: noia mortale. -
I due ragazzi spostarono lo sguardo su colei che aveva parlato:
lunghi e setosi boccoli castani, occhi del color dell’oro fuso, forme perfette e
lingua tagliente. Hermione Granger, Mezzosangue, non aveva mai paura di dire la
sua. Anche quando la verità poteva risultare scomoda.
- Cos’hai detto, Mezzosangue? - così la chiamava Malfoy,
sebbene avesse già appurato da tempo che la ragazza era molto più bella, più
scaltra, e più nobile di tutte le ragazze Purosangue messe insieme.
- Ho detto - ripetè la ragazza, portandosi un boccolo ribelle
dietro l’orecchio - Che sarà una noia mortale. Siamo al settimo anno, dobbiamo
inventarci qualcosa di nuovo. -
- Sono d’accordo, quelle cose andavano bene i primi anni.
Abbiamo una reputazione da difendere, e dobbiamo lasciare Hogwarts con qualcosa
di spettacolare. -
Pansy Parkinson, sguardo profondo e caschetto nero
perfettamente regolare, non era una ragazza loquace. Ma si poteva stare certi
che, quando parlava, le sue parole non andavano mai a vuoto.
- Sentiamo allora, Parkinson. Cos’avresti in mente? - le chiese
Potter, fissandola sprezzante.
Il ragazzo non riusciva proprio a capire come una ragazza del
calibro di Pansy Parkinson fosse finita a Tassorosso: non aveva senso,
considerato il tipo di persone che solitamente frequentavano quella Casa. C’era
anche da dire, che da quando lei era diventata la Capo-Casa i ragazzi di
Tassorosso erano decisamente cambiati: mantenevano le loro qualità, certo; ma
non si facevano più mettere i piedi in testa da nessuno.
- E’ Malfoy il genio, o sbaglio? - rispose la Parkinson,
fissando l’interessato.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, poi prese a guardare fuori
dal finestrino: Draco Malfoy era abituato a risolvere le situazioni, ma doveva
ammettere di essere in difficoltà. Non era facile inventarsi qualcosa di nuovo,
qualcosa di assolutamente originale, qualcosa di totalmente spettacolare.
- D’accordo. Ragioniamo. Qualcosa che lasci senza fiato.
Qualcosa di nuovo. Che ne pensate di una caccia al tesoro? -
I tre si voltarono verso Hermione Granger, che aveva parlato in
tono tranquillo e distaccato.
- Caccia al tesoro? Ti sei rimbecillita Mezzosangue? -
Hermione ghignò: - Pensaci mezzo secondo, Malfoy. Noi quattro
siamo a conoscenza di tutti i posti più segreti di Hogwarts, giusto? Ecco cosa
propongo: una caccia al tesoro, tutti contro tutti. Ciascuno di noi partirà con
un indizio, indizio che rivelerà solo alla sua Casa. Per il resto, ci sarà da
cercare, affrontare sfide, sventare trabocchetti, risolvere indovinelli.
Ovviamente, vince la Casa che arriva per prima al tesoro. -
- E in cosa consisterebbe, il premio? - chiese Malfoy, il
sopracciglio alzato.
Hermione sorrise soddisfatta: - La Bussola D’Oro. -
Pansy, Draco e Harry spalancarono gli occhi, sbalorditi.
- Cosa?! E dove la troviamo secondo te? - chiese Pansy,
scuotendo la testa.
Hermione la fissò seria: - Di questo non dovete preoccuparvi,
ci penserò io. Allora, ci state? -
Come rifiutare? Sarebbe stato un comportamento da codardi, se
avessero detto di no. Uno per uno, annuirono tutti.
- Allora è andata. - disse Hermione sorridendo.
Il viaggio terminò, e quando i ragazzi scesero dal treno, le
divise già indossate, nessuno si salutò: non sarebbero stati loro, se l’avessero
fatto.
Arrivarono al castello, e si diressero ognuno al proprio
tavolo. Dovevano ancora rifinire gli ultimi dettagli, ma c’era tempo. Quella
sera stessa, nella Stanza delle Necessità, alle ore 9 in punto. La prima
riunione dell’anno per quei ragazzi, giovani capi, che adoravano il rischio, che
adoravano il gioco, ma che più di tutto adoravano essere i migliori. E che
ancora non sapevano cosa il destino avrebbe avuto in serbo per loro.
Ecco
qui il primo capitolo!!! Sperando di avervi incuriositi almeno un pochino..
spero vi piaccia, e confido nelle vostre recensioni, che mi rendono sempre
felici!!!
Bacionissimi!!!!
Mylia
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