Destiny's trial
Chloe e Scott ormai stavano bene ed
erano pronti ad
uscire dall'isolamento purtroppo pero' era sorto un nuovo problema:
Young aveva cominciato ad avere sogni molto realistici riguardo
battaglie con gli alieni e per questo si era rintanato in camera sua
mentre Rush e Camille ritenevano che il piu' adatto a sostituirlo
almeno temporaneamente fosse proprio Scott.
Hayley stava ad ascoltare senza dir nulla ma era d'accordo con loro: il
colonnello in quel momento non era in grado di reggere le redini del
comando viste le allucinazioni e visto che non accettava di buon grado
la situazione si era recata assieme al tenente nel suo alloggio per
farlo ragionare.
"Lei si sente in colpa per ogni cosa che succede qui"
stava dicendo il tenente al suo superiore.
"L'essere l'ufficiale in comando non la rende responsabile di tutto,
voglio dire qui certe cose accadono indipendentemente dalla nostra
volonta'" intervenne l'infermiera: era noto a tutti che lei e il
colonnello non erano mai stati in grandi rapporti questo per via della
sua amicizia con Nicholas che il piu' delle volte faceva scomparire i
suoi difetti agli occhi di Hayley ma in questo caso non poteva che
essere d'accordo con Scott: ok l'essere il piu' alto in grado li' sopra
ma prendersi la colpa per tutto non era proprio il caso.
Inoltre Rush e Camille le avevano detto che la nave captava in qualche
modo i loro sentimenti piu' profondi e li "proiettava" come una
diapositiva molto realistica, in quel modo si spiegava la battaglia
aliena che avevano vissuto poco prima ma come tutto era cominciato
cosi' fini' poco dopo ed Hayley penso' che finalmente il colonnello era
"guarito" qualsiasi cosa avesse.
Basto' tuttavia un solo scambio di sguardi con Nicholas a farle capire
di chi era il vero merito di quell'impresa: nonostante il sollievo
iniziale aveva una strana inquietudine dentro di se'...come se il suo
amico in qualche modo gia' sapesse tutto, certo nessuno e' onniscente a
questo mondo ma proprio non riusciva a levarsi quel pensiero dalla
testa.
"No, non e' possibile non lo farebbe mai...a che pro?"
pensava.
"Pero' Chloe ha ancora dentro di se' quel parassita grazie a lui"
"Certo ma dice che probabilmente servira' a portarci a casa"
"Ne sei sicura? Ti fidi al 100% di uno cosi?"
"Gli affiderei la mia stessa vita se fosse necessario!"
"Contenta tu...io starei in campana in ogni caso"
"Ma se e' da quando siam qui che sto in campana!" disse ad
alta voce una volta arrivata in camera sua lasciandosi cadere sul letto.
Sapeva che era orribile da parte sua fare simili pensieri: dubitare di
quello che considerava il suo migliore amico...colui che il piu' delle
volte aveva agito forse un po' fuori dalle righe ma grazie al quale ne
erano sempre usciti vivi...
"Oh Nick, che stai combinando?? Cosa ci facciamo noi qui, e perche'
proprio noi?? So che c'e' una spiegazione sotto me lo sento!
Ma perche' non lo dici almeno a me? Lo sai che non potrei mai
tradirti" penso' chiudendo gli occhi.
Nella sua stanza Rush faceva analoghe considerazioni: quello
sguardo...lei aveva capito che era grazie a lui che ne erano usciti ma
non aveva solo visto gratitudine bensi' anche qualcosa d'inquisitorio e
sapeva che presto o tardi avrebbe dovuto affrontarla: quella ragazza lo
eguagliava in testardaggine e si convinceva di qualcosa non mollava
facilmente.
"Perdonami Hayley: io mi fido di te ma proprio non posso dirti
niente...non ancora, ci sono delle cose da risolvere prima...ma
chiariremo amica mia te lo garantisco!"
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