I know I should not ... but I love you with all my heart.

di Cortney898
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I know i should not...but i love you with all my heart
Capitolo 1

Forse la mia idea non è stata così geniale dopotutto, ma ormai sono qui, non posso tirarmi indietro!
Mi stringo di più nella mia giacca alquanto logora, e guardo di nuovo verso il mare, mentre mi avvicino alla Perla Nera.
Osservo un ultima volta il mio travestimento per controllare che tutto sia a posto.
Mi sono legata i miei folti capelli neri e li ho nascosti, accuratamente, sotto a un cappello, per essere sicura che non mi diano problemi, ho stretto il mio seno in una fascia per non fare notare la rotondità e ho indossato una camicia larga e un gilet marrone. Infine ho indossato dei pantaloni, dove all’altezza del pube ho messo un fazzoletto per ricreare l’organo maschile, e degli stivali.
Cammino con passo deciso verso la Perla dove davanti c’è un uomo, molto probabilmente braccio destro del capitano, e mi fermo davanti a lui e comincio a osservarlo.
È abbastanza alto, ha una grossa corporatura, ha i capelli grigi e delle basette bianche, indossa una camicia con sopra un gilet nero, dei pantaloni dello stesso colore e degli stivali.
«Sono qui per l’arruolamento» dico convinta cercando di far sembrare la mia voce il più maschile possibile.
«Nome? -
«Edward Smith »
Ho scelto questo nome per varie ragioni, era di mio fratello, ma ovviamente il mio cognome non ho potuto inserirlo poiché la mia famiglia è molto conosciuta, così ho scelto Smith.
«Bene, sei l’ultimo, vieni con me ragazzo »
Saliamo sulla nave e andiamo nella cabina del capitano.
Appena entro, noto subito una grande finestra, dove si può vedere il mare, una grande scrivania con sopra un sacco di mappe e una bottiglia di Rhum.
«Capitano, questo è l’ultimo »
Seduto davanti a me c’è il capitano.
È un uomo giovane con i capelli marroni pieni di perline, gli occhi color nocciola, con un lungo pizzo e con una bandana rossa e un tricorno. Indosso porta una giacca di pelle, una camicia bianca e un gilet marrone, dei pantaloni e degli stivali dello stesso colore.
«Puoi andare Gibbs »
L’uomo esce e chiude velocemente alla porta.
«Sei molto giovane, quanti anni hai? »
«23 »
«E così vuoi arruolarti a bordo della Perla Nera, devi sapere che il nostro non sarà un viaggio facile, ne tanto meno sicuro»
«Lo so, ma sono pronto ad affrontare qualsiasi pericolo »
«Sai combattere? »chiede lui curioso.
«Si» rispondo io, sicura delle mie capacità.
«Bene»
Si alza in piedi e prende in mano due spade.
« Vediamo come te la cavi »dice mentre mi lancia una spada che afferro con facilità.
Ci sistemiamo uno davanti all’altro e cominciamo il nostro duello che in pochi minuti termina.
«Niente male, devi migliorare ancora, ma niente male, come ti chiami? »
«Edward»
«Edward eh? Bene, ti prendo. Da adesso in poi sei nel mio equipaggio, puoi andare»
Esco dalla stanza e sorrido felice.
Ce l’ho fatta! Non posso crederci!
Continuo a sorridere finché un dubbio atroce mi viene in mente: e se mi scoprono?
Cosa ne sarà di me? Mi getteranno in mare? O mi useranno come passatempo?
Quel pensiero mi fa rabbrividire. Sinceramente preferisco essere gettata in mare e fare compagnia ai pesci.
In poco tempo arrivo sul ponte e noto che siamo sul punto di partire.
«Eccoti qui! »
Si avvicina a me Gibbs che mi consegna un secchio e uno strofinaccio.
«Edward giusto? »
Annuisco lentamente mentre lui mi indica una parte di ponte.
«Comincia a pulire quella parte di ponte, e poi fai le altre»
Sto per protestare ma lui mi precede.
«Forza!»
Vado a testa bassa verso l’angolo che Gibbs mi ha indicato e comincio a pulire.
Non sopporto di essere trattata così! Ma…se voglio arrivare alla mia meta….dovrò sopportare, ingoiare il mio orgoglio e stare a testa bassa, altrimenti qui finisce male.
Si…..questo sarà un lungo viaggio….

 
 




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