Don't stay
Salve!! ^______^
Eccomi cn 1 altra fiction! Qst sarebbe il mio tentativo di scrivere 1
AU a capitoli.... quindi 1 parere su qst 1' cap mi farebbe piacere
^__^'''
Bè, tt qui..... a VOIIII!!!!!!! E nn preocc, Naruto arriva nel prox cap!
Disclaimer: Saiyuki e Naruto nn mi appartengono!
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§ DON'T STAY §
Cap. 1
La giornata era stata coperta per quasi tutto il tempo. Il grigio del
cielo, cupo e pesante, rispecchiava quello degli edifici della
città. Da un momento all'altro ci si poteva aspettare che
iniziasse a piovere a dirotto, tanto erano gonfie le nuvole, invece
l'umidità che permeava l'aria restava, come una coltre sopra le teste degli esseri umani.
All'interno di un appartamento al centro della città, il rumore
delle auto e dei passanti che, nonostante il brutto tempo, si
affrettavano sui marciapiedi in un sabato libero dagli impegni
lavorativi, risultavano attutiti dalle finestre chiuse e dallo stereo
acceso al massimo...
I timpani erano tartassati dal ritmo quasi psichedelico della musica;
era il tipo di canzoni che odiava di più, perché dopo
qualche
minuto il cervello era totalmente intorpidito ed era impossibile
pensare. Però, in quel momento, era esattamente ciò che
voleva: smettere di pensare, lasciarsi intorpidire la mente; permettere
alla mano di muoversi sulla carta con una volontà propria e, in
quel modo, liberarsi da ciò che gli gravava sulle spalle.
Quella sera, era finalmente giorno di esibizione e lui aveva promesso a
Kougaiji e agli altri che avrebbe portato il testo per la loro nuova
canzone. Erano due settimane che non suonavano live, per colpa sua, per
giunta... ma adesso era stanco di starsene chiuso in casa, aveva
rimuginato fin troppo e non dovevano farne le spese gli altri
componenti della band.
Così Goku, quella mattina si era seduto sul ripiano della
cucina, caffè a portata di mano, e si era messo a scrivere. In
un paio d'ore, però, non era riuscito a fare molto: aveva
scritto una sola canzone -che non era per niente male, ma non era
quella che voleva- che decise di tenere da parte per un'altra occasione.
Visti gli scarsi risultati, aveva optato per l'unico modo che aveva per
"lasciarsi andare": l'odiata musica house. E, cavolo, se non era
servita...! Dopo appena trenta secondi di quella roba spacca timpani,
la sua mente si era piacevolmente svuotata dai pensieri che, nelle
ultime due settimane, lo avevano tormentato... o meglio, questi
pensieri non fluttuavano più disordinati, ma si erano
come concentrati in un punto; in un viso.
Dopo un minuto, nel buio del subconscio, aveva fatto la sua comparsa il
volto della persona che in quel momento odiava di più al mondo:
Homura Taishi; il ragazzo che, per qualche tempo, era stato al suo fianco e che lo
aveva -a suo dire- amato. La sua però, non era stata altro che
una cotta, nulla di serio... perché, se si ama veramente qualcuno, si è
disposti ad accettare tutto di loro, no? Homura, invece, aveva tradito la
fiducia di Goku...
Solo ora, a distanza di due settimane e con una visione finalmente
oggettiva, Goku si era reso veramente conto di quello che l'uomo dai
capelli scuri aveva fatto: l'aveva trattato come un passatempo e aveva
cercato di cambiarlo... quello che aveva fatto scattare il ragazzo
dagli occhi dorati era stato il tentativo di Homura di distoglierlo
dalla musica e di fargli lasciare la sua band: Goku si era talmente
arrabbiato che il muro che gli impediva di vedere il suo "ragazzo" era crollato, in un tempo incredibilmente rapido...
[Flachback]
Come catturato nella rabbia e nella delusione che gli scorreva
in corpo, Goku aveva dato un pugno talmente forte a Homura che il
ragazzo più grande era quasi caduto a terra -il più
piccolo poteva non sembrarlo, esteriormente, ma era piuttosto forte; il
moro, nonostante il colpo, aveva ancora la sua solita espressione
sadonica e guardava Goku come se quegli occhi dorati accesi e ridotti a
fessure, fossero lo spettacolo più divertente che avesse mai
visto. Non credeva minimamente che il "ragazzino" sarebbe andato
più in là di quel pugno -per nulla delicato.
- Vattene, Homura.... vattene immediatamente.....- aveva detto Goku, la testa bassa e la frangia che copriva gli occhi.
- Oh, andiamo, Goku....! Sappiamo tutti e due che non fai sul serio....!- aveva risposto Homura.
- Dico sul serio, invece.... per quanto lo meriteresti, per esserti
comportato così tutto questo tempo, non vale la pena sporcarsi
le mani.... sparisci.-
- Haha...! Cos'è questo comportamento, mio caro Goku?
Così ingrato...! Eppure, se sei qui lo devi a me, no? Se non ti
avessi portato via da quella gente--!-
- Mph mph mph mph!!!! Scusa...?? Oh, non
fare il saputello, Homura.... non sai nulla di quello che è
successo quella sera...! Nulla!
Probabilmente quella gentaglia avrà ringraziato gli Dèi,
per la loro fortuna...!- l'atmosfera intorno a Goku aveva iniziato a
cambiare: ora era pesante, e pericolosa.
- Ma che diavolo dici?! Eri coperto di sangue!- Homura non riconosceva
più il giovane; aveva cominciato a sudare freddo. Non ricordava
nemmeno come erano arrivati a parlare di quello...
- Phfff...! Credi che quello fosse il mio
sangue?- gli occhi dorati splendevano sinistramente. -..... Ma ora basta perdere altro tempo; Homura, ti consiglio
vivamente di uscire da questa casa.... non vorrai vedermi arrabbiato, vero...?-
- Goku--!- il moro si fermò a metà frase, zittito
dall'occhiata di Goku: gelida e feroce insieme; Homura aveva sentito un
brivido scorrergli giù per la schiena.
- Vattene......!!- aveva sussurrato il più piccolo, la voce carica di rabbia a malapena sotto controllo.
[Fine Flashback]
La mano di Goku aveva smesso di scrivere già da qualche minuto.
Il ragazzo era rimasto immerso nel ricordo dell'ultima volta che aveva
visto Homura; quella volta aveva davvero rischiato di perdere il
controllo... un piccolo tremito gli percorse il corpo snello. Chiuse
gli occhi e si passò una mano fra i capelli castani poi, con un
sospiro si alzò e spense la radio.
Gettando uno sguardo all'orologio appeso in cucina, vide che era
mezzogiorno. Aveva voglia di uscire, anche se il tempo non era dei
migliori, così andò in camera da letto e, dopo essersi
tolto i pantaloni di una tuta e la semplice maglia bianca che usava
come pigiama, indossò un paio di jeans un pò scoloriti,
una maglia a maniche lunghe verde scuro e sopra quella una t-shirt
verde più chiaro con un motivo a forma di spirale sulla spalla
sinistra; ai piedi, le fedeli Converse nere coi teschi.
Soddisfatto, Goku prese chiavi di casa, portafoglio e Mp3, uscì
e si diresse in direzione di un ristorante che avevano aperto da poco,
un posto chiamato "Ichiraku Ramen"....
Continua......
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