Titolo: Wall's Dance.
Autore
originale: pseudo_shigure
+ bl4ckm4lice
Traduttrice: Sanaka.
Lingua
originale: inglese.
Disclaimer: Ovviamente è tutto inventato, bla bla, Eunhyuk e
Donghae, così come Siwon e Kyuhyun, sono solo amici. Certo.
Pairing: Eunhae,
Wonkyu.
Avvertimenti:
Shonen-ai, AU.
Rating:
Verde.
annyeeeeong!
come va? Beeene, allora, questo è il...sequel di Sandbox Story. Anche questa è una kid!fic ed è nello stesso periodo della prima storia, forse qualche mese avanti. Loro sono quindi ancora bambini! Cheee bello! Mentre nella prima storia l'autrice ha descritto un po' il loro carattere qui li vediamo affrontare vari avvenimenti.
Prima di leggere questa, vi consiglio di leggere Sandbox Story (se non l'avete ancora fatto) perchè sennò non ci capite un tubo. Buona lettura! :D
1.
Kyuhyun lanciò un'occhiataccia alla palla che gli
colpì il piede. Girò lo sguardo verso l'amico,
che lo fissava con aria innocente.
"Giochiamo!"
"Donghae, ho detto che non voglio giocare a calcio. Voglio finire
questo libro di inglese che Siwon mi ha prestato."
"Sei così noioso," disse Donghae mettendo il broncio, mentre
prendeva la sua palla ed iniziava a calciarla per tutto il perimetro
della scuola—anche se più che calciarla la stava
semplicemente inseguendo.
I due bambini stavano aspettando che i loro due amici più
grandi uscissero da scuola. Quel giorno però, i due erano
molto in ritardo, era quasi mezz'ora che li aspettavano.
"Siwon!" urlò Donghae eccitato, mentre Kyuhyun alzava lo
sguardo dal libro.
Siwon corse verso di loro e li salutò. "Ciao, ragazzi,"
disse, "Scusate per il ritardo."
Quando Siwon prese posto accanto a Kyuhyun, Donghae stava ancora
fissando la porta, aspettando che uscisse l'altro amico.
"Perché sei in ritardo?" chiese Kyuhyun, leggermente
irritato.
"E dov'è Hyukkie?" chiese Donghae, mentre finalmente
distoglieva lo sguardo dalla porta d'entrata della scuola.
"Abbiamo il festival della scuola questo fine settimana, tutta la
scuola è impegnata con i preparativi. Hyukjae deve rimanere
oltre l'orario scolastico per le prove del ballo che intenzione di fare
durante il festival." Siwon rivolse poi la sua attenzione a Kyuhyun.
"Sono corso fin qui così da non farti aspettare troppo.
Spero che tu non ti sia annoiato troppo." Il più piccolo non
rispose. "Scusa," disse Siwon cautamente.
"Va bene," rispose Kyuhyun con un'alzata di spalle, cercando di
sembrare indifferente. Gli dispiaceva far preoccupare Siwon per niente,
alla fine non si era annoiato poi così tanto. "Stavo finendo
il tuo libro, comunque. Andiamo a casa adesso."
Kyuhyun si alzò dai gradini sul quale era seduto. Siwon lo
seguì subito, sentendosi meglio al pensiero che all'altro
era piaciuto il libro che gli aveva prestato.
I due bambini si fermarono al cancello della scuola, girandosi. Donghae
era ancora in piedi in mezzo al cortile, che abbracciava la sua palla,
con il labbro inferiore tremolante. Non sembrava molto felice.
"Donghae, andiamo," lo chiamò Kyuhyun.
"Non aspettiamo Hyukkie?" chiese Donghae, avvilito.
"Hyukjae farà molto tardi," rispose Siwon. "Ma non
preoccuparti, mi ha detto che farà subito una corsa verso
casa," continuò con un sorriso. "Così oggi non
farò solo la guardia del corpo di Kyuhyun, ma anche la tua."
"Tu non sei la mia guardia del corpo," disse Kyuhyun.
Siwon si sentì di protestare a quell'affermazione, ma c'era
un problema più grande di cui occuparsi. Aveva promesso ad
uno Hyukjae molto preoccupato che avrebbe portato lui a casa Donghae,
ma non poteva se il bambino non voleva venire con loro.
"Donghae?"
Il più piccolo guardò Siwon con gli occhi pieni
di lacrime.
"Dai. Hyukjae ha detto che quando torna a casa passa da te. Quindi non
essere troppo triste, va bene?" disse il più grande,
cercando di calmarlo.
Ma Donghae sospirò sconsolato. "Okay." Camminò
verso i suoi due amici a testa bassa; i suoi occhi non lasciarono mai
terra.
Era la prima volta che tornava a casa senza Hyukjae. E non gli piaceva
neanche un pò.
***
Quando Donghae arrivò a casa era ancora arrabbiato per non
esserci potuto andare con Hyukjae. Siwon finì per chiedere a
Kyuhyun di rimanere con lui, per sollevarlo un pò di morale.
Kyuhyun accettò solo perché Siwon aveva poi
promesso di prestargli il suo ultimo gioco, il giorno dopo.
Appena i tre bambini si sedettero sul retro della casa di
Donghae—Kyuhyun leggeva un libro mentre Donghae e Siwon
chiacchieravano animatamente—la porta dietro di loro si
aprì.
"Yah! Perché sei così lento? Non sai che ho
aspettato per ore!?"
L'urlo catturò l'attenzione dei tre, che si girarono per
vedere chi era la ragazza che era in piedi sulla soglia di casa.
Donghae poteva dire che era qualche anno più grande di lui e
molto più alta di lui; era alta quasi quanto Siwon. Il
cipiglio che aveva sul volto faceva a pugni con il bel vestito e la
coda di cavallo.
"Noona, chi sei?" chiese Donghae. Piegò la testa di lato.
"Sei un'amica di Donghwa-hyung?"
"Yah!" La ragazza afferrò Donghae per i capelli. "Chi stai
chiamando 'noona'? So di essere molto carino, ma non vedi che sono il
tuo cugino preferito?"
Donghae aggrottò la fronte, mentre l'altro continuava a
tenerlo per i capelli. Conosceva quella voce. E quel cipiglio.
"Heechul-hyung?" chiese Donghae, esitante.
"Certo? O hai un altro cugino preferito, neh?"
"No, no," Donghae si divincolò dalla stretta sui suoi
capelli. Il ragazzo più grande rise e gli diede uno
schiaffetto scherzoso prima di rivolgere la sua attenzione agli altri
due.
"Chi sono?" chiese Heechul, interessato. Indicò con la testa
i due bambini seduti sulla veranda, uno con le sopracciglia comicamente
arrivate all'attaccatura dei capelli e l'altro con espressione
annoiata.
"Questi sono Kyu e Siwon," Donghae afferrò la mano dei due
bambini, "sono i miei migliori amici."
"Piacere di conoscerti," disse Siwon, inchinandosi, "Il mio nome
è Choi Siwon."
'Questo è un
bravo ragazzo,' Heechul annuì soddisfatto.
Guardò poi l'altro bambino, notando che lo stava analizzando
da capo a piedi. E no, non l'aveva neanche salutato. Ma come si
permetteva di non salutarlo! Il bambino maleducato si limitò
ad annuire, dicendo "Kyuhyun", per poi riportare l'attenzione al suo
libro.
OH. Nessuno—NESSUNO—lo ignorava in quel modo.
"Yah! Tu!"
Rendendosi conto del fatto che l'urlo era rivolto a lui, Kyuhyun lo
guardò impassibile, come se Heechul non valesse il suo
tempo, e questo fece infuriare Heechul ancora di più.
Heechul inspirò interiormente (perché se l'avesse
fatto esteriormente sarebbe stato come far vincere l'altro). "Io sono
più vecchio di te! Chiamami Hyung!"
Kyuhyun sbuffò, "Noona!"
"YAH!"
"Cosa? Ti vesti come una ragazza."
"Si? E tu hai le guance rosa."
Quella volta fu il turno di Kyuhyun di boccheggiare interiormente (e
Siwon si disse in mente 'ma
a me piacciono le sue guance rosa', perché se
l'avesse detto ad alta voce Kyuhyun non gli avrebbe più
parlato). I due si abbandonarono ad una gara di sguardi molto intensa.
Donghae sbattè gli occhi confusamente, chiedendosi
perché due delle persone a cui teneva di più si
stavano guardando in quel modo.
Fu Siwon che cercò di chiarire la situazione, "Scusa,
Heechul-hyung. Quando Kyuhyun legge un libro diventa così."
"Così come?" chiese Kyuhyun, irritato. "E perché
ti stai scusando?"
"N-no, intendevo dire—Dai, non ti arrabbiare,"
sussurrò Siwon, prendendogli la mano.
Il bambino più piccolo sbuffò, per poi ritornare
con la testa china sul libro, con le guance leggermente arrossate.
"Vedi? Sono rosa," ridacchiò Heechul.
"Non spreco il tempo con le persone stupide come te."
Donghae e Siwon dovettero separare i due ragazzi.
***
Donghae corse eccitato nel cortile della scuola di Hyukjae, lasciandosi
indietro un annoiato Kyuhyun. Il bambino, quel giorno, aveva deciso che
invece di aspettare che Siwon e Hyukjae andassero a prenderli,
sarebbero andati loro a prendere gli altri due. Kyuhyun ovviamente non
aveva obbiettato ma, sul serio, perché dovevano correre?
"Dai, Kyu, muoviti! Voglio vedere Hyukjae mentre balla," lo
chiamò Donghae, fermo qualche metro davanti a lui.
"Donghae! La scuola è grande! Non sai nemmeno dove fanno
pratica!"
"Chiederò a Siwon."
"Dov'è Siwon?"
Donghae si fermò di colpo ed inclinò la testa.
"Ah, non lo so."
"Giusto," disse Kyuhyun una volta raggiunto l'altro. "Ora ci sediamo e
lo aspettiamo, ok?"
"Mmh, okay," rispose Donghae con nonchalance.
Quando finalmente Siwon arrivò ed accettò di
accompagnare in due, Donghae era al settimo cielo. Stava per vedere
Hyukjae ballare, non c'era cosa migliore per lui. Una volta arrivati,
Siwon indicò una porta semiaperta alla fine di un corridoio
e Donghae si precipitò ad aprirla, facendo ridacchiare
Siwon, mentre Kyuhyun roteava gli occhi.
Eppure, nel momento in cui raggiunsero la classe, Donghae
aggrottò la fronte. Rivolse uno sguardo interrogativo a
Siwon.
Siwon e Kyuhyun diedero una sbirciatina nell'aula e videro quello che
aveva visto anche l'amico. Hyukjae aveva una mano sulla vita di una
bambina e l'altra mano nella sua, la schiena di fronte ai tre che lo
stavano osservando.
"Sta ballando, Donghae," rispose Siwon.
"Ma perché sta ballando così?"
"E' il waltzer."
"In che modo ti aspettavi di vederlo ballare?" chiese Kyuhyun, con tono
annoiato.
"Come fanno le boy band," rispose Donghae.
Kyuhyun sospirò,"Vedi troppi programmi musicali."
I tre bambini non si accorsero che l'insegnante di Hyukjae li stava
osservando. Era curiosa di sapere cosa ci facessero lì Siwon
e due bambini dell'asilo.
"Ciao," la maestra si chinò di fronte a loro. "Siwon, loro
sono tuoi amici?"
"Si, signorina," rispose Siwon, con un sorriso. "Questo è
Donghae, il vicino di casa di Hyukjae. Di solito vanno a casa insieme.
Questo è Kyuhyun. Lui è il mio...mmm..." Siwon
arrossì leggermente.
"Sono un suo amico," disse Kyuhyun, prima che Siwon dicesse
qualcosa di stupido.
"Signorina, posso rimanere qui a guardare Hyukjae mentre balla?"
"Donghae?" Hyukjae finalmente notò Siwon e gli altri due.
Donghae lo salutò e gli sorrise. "Che ci fai qui? Dovresti
essere a casa. Siwon, perché non l'hai accompagnato a casa?"
"Sono venuto qui da solo, prima che Siwon venisse a prenderci," rispose
Donghae per Siwon.
"Ma tu non dovresti essere qui."
"Ma io voglio guardare Hyukjae mentre balla." rispose Donghae,
ostinatamente.
"Su, su, ragazzi," li avvertì l'insegnante di Hyukjae.
"Signorina, voglio davvero tanto guardare Hyukjae mentre fa pratica.
Posso?" chiese Donghae, sfoderando il suo migliore sguardo da cucciolo.
Sua madre di solito non resisteva a quello sguardo. "Per piacere~~" .
"Certo, puoi rimanere." L'insegnante gli accarezzò la testa
e Donghae sorrise amabilmente, abbracciandogli le ginocchia.
"Ma faremo pratica fino a tardi. Donghae si perderà il suo
pisolino se rimarrà qui fino alla fine. E se si perde il
pisolino poi è irritabile per tutta la serata," disse
Hyukjae, cercando di dare all'insegnante un motivo per non far rimanere
il più piccolo.
"No, non è vero."
"Si, è vero."
"No, non è vero! Perché Hyukkie non vuole che lo
guardo mentre balla?" Donghae pestò il piede a terra.
Il bambino era così arrabbiato che iniziò a
piangere. Il labbro iniziò a tremare e gli occhi si
bagnarono.
"Oh, ti prego, non piangere Donghae," la maestra di Hyukjae
abbracciò il bambino e gli accarezzò la schiena.
"Puoi rimanere qui. Ma non troppo a lungo, ok? Perchè
Hyukjae ha ragione, devi andare a casa." L'insegnante
asciugò le lacrime dagli occhi del bambino. "E devi
promettere che farai il bravo bambino, ok? Puoi farlo?"
Donghae annuì con fervore. "Posso farlo, signorina.
Promesso."
"E' caduta nella sua trappola," mormorò Kyuhyun mentre Siwon
ridacchiava.
"Okay, bambini sedetevi e fate i bravi mentre noi continuiamo, ok?"
I tre risposero: "Va bene, signorina," e si sedettero. Kyuhyun prese
posto in mezzo ai due, mentre Hyukjae osservava la scena con aria
preoccupata.
"Va bene, ragazzi," Questa volta l'insegnante si rivolse a Hyukjae ed
alla sua partner," Continuiamo."
Hyukjae annuì. Ma già pensò che se
avesse fatto un sacco di errori sarebbe stata tutta colpa di Donghae.
Non era pronto per il pubblico!
***
Tutti gli impegni che aveva Hyukjae gli impedivano di giocare con gli
altri tre. Ma, a sua insaputa, la sua posizione era stata facilmente
rimpiazzata da Heechul, che stava trascorrendo le vacanze a casa di
Donghae. Il più grande si era molto affezionato a Siwon e
quindi lo faceva rimanere (con Kyuhyun) a giocare a casa di Donghae,
dopo la scuola.
Oggi, Heechul voleva giocare a fare la principessa, ruolo riservato
solo ed esclusivamente a lui. Voleva che Siwon e Donghae facessero
finta di essere i principi che volevano conquistarlo, ma Siwon
rifiutò, per non infastidire Kyuhyun. Decise di fare
l'albero.
"Ok, puoi essere l'albero che fa frutti ogni volta che vede passare
questa bellissima principessa," disse Heechul, scuotendosi i capelli.
Kyuhyun sbuffò,"Gioco stupido con ruoli stupidi e trama
stupida."
"Tu, marmocchio," Heechul lo indicò con un foulair
rosa,"puoi essere una piccola ed inutile pietra che nessuno
noterà."
"Si chiama ghiaia. Dovresti ampliare un pò il tuo
vocabolario prima di prendere in giro gli altri."
"Imbecille."
"Travestito."
Continuarono a lanciarsi insulti per un pò, con parole che
Donghae non capiva (perché quei due usano sempre parole
così difficili?, pensò il bambino). Lo chiese a
Siwon ma il più grande scosse la testa, dicendo che quelle
erano brutte parole.
Alla fine, si calmarono. Kyuhyun si sedette sul letto di Donghae, a
leggere il suo libro. Siwon l'albero era in piedi con le braccia tese
in alto, mentre Heechul e Donghae avevano iniziato a giocare. Kyuhyun
non aveva dormito molto la sera prima (aveva giocato, come sempre) ed
era così stanco che non riusciva neanche a concentrarsi sul
suo libro e, senza rendersene conto, si addormentò sulla
spalla di Siwon.
Quando iniziò a svegliarsi, sentì Donghae ed
Heechul sussurrare.
"...ooh è così divertente!"
"Kekeke, sono un genio..."
Kyuhyun sbattè le palpebre e si strofinò gli
occhi. "...Mi sono addormentato?
"
Donghae non rispose ma ridacchiò, mentre suo cugino lo
guardava con una sospettosa espressione compiaciuta. Alzando le
sopracciglia, Kyuhyun rivolse uno sguardo interrogativo a Siwon.
"Cos'hanno?"
Invece di rispondere, Siwon continuò a guardarlo con aria
sognante.
"Cosa? Perchè mi guardi così?"
"Sei così carino..."
"Eh? Che cosa? Perchè...?"
Siwon si chinò per dargli un bacio sulla guancia ma il
bambino, infastidito, lo spinse di lato. "Ma che cosa ti prende?!"
Siwon indicò la propria testa e Kyuhyun si toccò
i capelli e...sentì qualcosa. Lo tastò meglio e
si rese conto che quello che stava toccando era un nastro. "Chi me l'ha
messo?"
Donghae ridacchiò e corse via con Heechul, che
ridacchiò e disse, "Chi è la ragazza adesso?"
Kyuhyun gemette ed afferrò la maglia di Siwon: "Sbrigati ed
aiutami a togliere questa roba!"
"Perchè? Sul serio, sei davvero carino con quel nastro
rosa—"
"Toglimelo o non ti farò più venire a casa mia,"
lo fulminò Kyuhyun.
Siwon obbedì.
***
Lo aveva perso.
Aveva perso l'anello.
Kyuhyun era sicuro di averlo lasciato su quello scaffale, ma non era
lì. Certo, la sua stanza non era la stanza più
ordinata del mondo, perchè aveva molti giochi e libri sparsi
qua e là, ma era sicuro di averlo lasciato fuori dal caos,
su quello scaffale.
Ed ora non c'era più.
Dopo aver cercato ovunque corse di sotto e gridò, "Umma, hai
pulito la mia stanza?"
Sua madre lo guardò, "Si. Sul serio, piccolo, avevi troppi
giochi—".
"Hai visto il mio anello?"
"Anello? Che anello?"
"Un anello con una pietra di plastica blu. L'avevo messo sullo
scaffale."
Sua madre sbattè le palpebre mentre cercava di ricordare.
Kyuhyun si accigliò, "Umma."
"Ah...aspetta...quello piccolino di plastica? Quello sullo scaffale
vicino ai libri?"
"Si!"
"Io...credo di averlo messo da qualche parte..." sua madre si
coprì la bocca con la mano mentre ricordava, "Scusa, credevo
fosse spazzatura..."
"Umma!" Kyuhyun lo fissò incredulo. Prima sua madre veniva a
frugare nella sua stanza e poi gli buttava anche l'anello.
Sentì le lacrime iniziare a salirgli agli angoli degli occhi
, corse al piano di sopra e chiuse a chiave la porta della sua stanza
per poi rannicchiarsi contro la porta.
Sentendo il trambusto, Ahra sbirciò fuori dalla propria
stanza e vide sua madre in piedi fuori alla porta di suo fratello,
"Cos'è successo?"
"Ho accidentalmente perso il suo anello. Un anello di plastica blu."
"Oh," disse Ahra, "Oh, umma, era da parte di Siwon."
"Oh," la madre si morse le labbra. Bussò piano alla porta.
"Tesoro, tesoro, mi dispiace. Lo cercherò, ok?"
Kyuhyun non rispose. Semplicemente si strinse un pò di
più. Non credeva di sentirsi così sconvolto, dopo
tutto non voleva neanche indossarlo quell'anello, lo considerava
brutto. Ma quel blu era davvero bello (lui amava il blu) e gliel'aveva
dato Siwon e...
Gliel'aveva dato Siwon.
***
Il giorno dopo sarebbero dovuto andare al parco. Kyuhyun non aveva
voglia di uscire, così chiamò Donghae e gli disse
di non poter andare (e gli disse di dirlo anche a Siwon
perchè non aveva voglia di parlare con lui quel giorno).
Sentiva Heechul ridacchiare allegramente in sottofondo, ovviamente
felice di non doverlo vedere. Kyuhyun era sicuro che Heechul avesse
riso vicino alla cornetta proprio per farglielo sentire.
Ma la felicità di Heechul non durò a lungo. Un
pò per la preoccupazione di Siwon ed un pò per la
persistenza di Donghae, i tre si ritrovarono di fronte casa di Kyuhyun.
Alla fine andarono tutti insieme al parco, anche se due di loro non
erano molto felici al riguardo.
Donghae, che in realtà sentiva tanto la mancanza di Hyukjae,
costrinse Heechul—che per una volta aveva indossato un
pantalone al posto del suo solito vestitino—a giocare con lui
come faceva Hyukjae. Ed anche se Heechul mormorò per tutto
il tempo di come non volesse essere il rimpiazzo del ragazzo scimmia,
fece comunque come gli aveva chiesto il cugino. Non sopportava di
vederlo triste.
Infastidito, perché costretto ad andare al parco, Kyuhyun
colse l'opportunità per punzecchiarlo e gli disse che lui
non era diverso da tutte le altre persone che erano vittime dello
sguardo da cucciolo di Donghae. Ed ancora una volta Donghae e Siwon
dovettero separarli.
Donghae portò via Heechul, mentre Siwon rimase con Kyuhyun
che fece immediatamente finta di seppellirsi nel suo libro.
"Cos'hai che non va, Kyu," chiese Siwon dopo un pò di tempo,
preoccupato, "Stai zitto zitto."
"Sto sempre zitto," rispose Kyuhyun.
"Si, ma oggi più del solito. Sei malato? E' per questo che
oggi non volevi venire?"
"No."
"Davvero?"
"Si, davvero! Smettila di fare tutte queste domande!"
Siwon alzò le mani in difesa, "Scusami...ero solo
preoccupato."
Kyuhyun lo guardò ed il suo senso di colpa
raddoppiò.
"Kyu? Scusami,"
"No...Non..." Kyuhyun sospirò e scosse la testa. Doveva
dirglielo. "Io...devo dirti una cosa."
Siwon lo guardò, facendolo agitare. "Io...io ho perso
l'anello."
Il silenzio divenne teso mentre lo sguardo ansioso di Siwon diventava
triste.
"E' una lunga storia...voglio dire...Beh, era comunque un anello
temporaneo, no? Voglio dire, me ne darai un altro quando cresceremo,
quello vero, quindi..."
L'altro non rispose.
"Hey...me ne darai un altro, vero?" chiese Kyuhyun debolmente.
Siwon lo guardò e forzò un sorriso. "Si."
Il più piccolo non sapeva che dire. Siwon non
aprì bocca fino a che Donghae ed Heechul non tornarono.
Essendo quello sensibile, Donghae capì subito che qualcosa
non andava.
"Hey...cosa c'è che non va?"
Kyuhyun guardò Siwon, che si lasciò sfuggire un
altro sorriso forzato: "Niente."
"Sicuro? Siete strani."
Siwon disse di essere sicuro. Kyuhyun si chiese se l'altro fosse
arrabbiato, non gli sembrava. Eppure l'altro non si offrì di
accompagnarlo a casa. Fece solo un breve saluto e si
allontanò in direzione di casa sua. Donghae chiese di nuovo
se ci fosse qualcosa che non andasse, Kyuhyun non rispose.
Ignorò Heechul quando l'altro fece una battutina sulle sue
guance ("Noioso," disse il più grande quando non ottenne
nessuna risposta, anche se poi smise di punzecchiarlo).
Kyuhyun salutò, andò a casa da solo e si
rannicchiò sul letto.
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