C'era
una volta, in un regno molto lontano, una bellissima principessa di
nome Betty. Era la donna più bella di tutto il reame e tutti
cadevano ai suoi piedi. Due erano i pretendenti in particolare: il
principe Augusto, alto, possente e bello, capello lungo e biondo, occhi
azzurri e viso scolpito. Ogni donna desiderava essere la sua sposa. Il
principe Arietto invece era piccolo, gracile e per niente bello, con i
suoi capelli a caschetto castani, gli occhi anch'essi castani ed il suo
grande naso a patata. Ma aveva un cuore grande. Il principe Augusto era
amato e rispettato da tutti, benché non facesse nulla in
particolare per meritarsi ciò. Arietto invece non aveva
molti amici, solo quei pochi contadini a cui dava una mano per cercare
di ottenere un raccolto sempre abbondante per la sua gente. La
principessa Betty, ovviamente, si era follemente innamorata del
principe Augusto, mentre non dava il minimo peso al povero principe
Arietto, benché la ricoprisse di attenzioni e gentilezze. Un
giorno, Betty era andata a fare una passeggiata nella foresta vicina al
suo castello e lì incontrò un'anziana signora.
«Salve.
Le serve una mano? Sì è forse
smarrita?» chiese la principessa.
«Oh
salve mia cara. No no, stavo solamente facendo due passi nella
foresta» rispose l'arzilla vecchietta.
Betty:
«Beh un'anziana come lei non dovrebbe andarsene in giro da
sola»
«Un'anziana
come me? Ecco qual è il tuo problema mia cara, fai troppo
affidamento sull'aspetto fisico. Chi ti dice che io sia
indifesa?»
Betty:
«Io vedo una povera vecchietta smarrita che
straparla»
«Pagherai
questa tua insolenza, ed a caro prezzo aggiungerei». La
vecchietta bisbigliò qualcosa, schioccò le dita e
scomparve.
Betty
rimase spaesata per qualche minuto, dopo di che tornò verso
casa. A metà strada però, venne attaccata da una
strana creatura.
«Betty!
Almeno tu sei rimasta la stessa per fortuna!» disse la strana
creatura.
Betty:
«Cosa vuoi da me? Va via orribile mostro!»
«Betty
ma cosa dici? Sono io, Augusto! Sono solo un po' cambiato... ora sono
più bello e più forte!»
Betty:
«Ma... sei un drago!»
Augusto
aveva assunto le sembianze di un drago: pelle squamosa, muso allungato,
lunghe orecchie a punta, grandi artigli e... alito pesante! Era tutto
fuorché bello, come lui diceva di essere.
«Ora
sono Draugusion! Sono l'essere perfetto: bellezza e forza si riuniscono
in me in una perfezione alchemica senza precedenti! E se tu non riesci
a vederlo, dovrò fartelo capire con le cattive.... vieni con
me!», disse l'oramai ex principe. Draugustion
afferrò Betty e la portò lontano dal suo
castello, rinchiudendola in una torre in mezzo alla foresta.
«Non uscirai da qui finché non dirai di amarmi e
potremmo finalmente sposarci!» sentenziò la
creatura sbattendo la porta della stanza e chiudendola a chiave. Era
una stanza abbastanza vuota, c'era solamente un letto ed un grosso vaso
contenente tanti 'Dente di Leone'. Betty si buttò sul letto
e scoppiò a piangere.
«Crààà
crààààà ora ti
metti a piangere?»
Betty
alzò uno sguardo, si asciugò le lacrime e vide
che c'era un corvo alla finestra. Un corvo parlante.
«E
tu chi saresti?» chiese la principessa.
«Ora
come ti sembro? Sono ancora un'anziana indifesa che vaga per i boschi
da sola?» rispose il corvo.
Betty:
«SEI TU! CHE COSA HAI FATTO AD AUGUSTO?»
Corvo:
«Che cosa ho fatto al tuo regno vorrai dire. Grazie alla tua
insolenza, il tuo regno si è beccato una bella maledizione.
Ora tutti hanno assunto una forma ibrida animale che rispecchia il loro
vero carattere. Quel bell'imbusto di cui ti eri perdutamente
innamorata, altri non è che un egoista che pensa solo a se
stesso e che pretende che gli altri si adeguino a lui. Non conosce
l'umiltà e la gratitudine,
cràààà»
Betty:
«Cosa posso fare? Ora sono costretta a sposarlo... ma io non
voglio!»
Corvo:
«Temo che sia troppo tardi mia cara. Beh... buona fortuna!
Crààààà
crààààà»,
disse volando via.
Betty
si guardò intorno e notò il grosso vaso pieno di
'Denti di Leone'. Ne prese uno, si avvicinò alla finestra e
soffiò per far volare i vari petali del fiore. "Forse
così qualcuno si accorgerà di me....". Ne prese
un altro e fece la stessa cosa... ed un altro... ed un altro ancora. Li
stava esaurendo tutti, mentre osservava i petali allontanarsi da quella
torre. Era rimasto l'ultimo 'Dente di Leone'. "Sei la mia ultima
speranza....". Stava per soffiare, quando sentì un brusio
improvviso. Dalla finestra vide uno sciame d'api che si stava
avvicinando. A capo c'era una strana creatura dalle sembianze di
un'ape. «AIUTOOOO SONO QUI, PRESTO AIUTATEMI!»
gridava la principessa.
«Non
vi preoccupate principessa, vi salverò io!», disse
la misteriosa creatura.
«ALT!
E TU CHI SARESTI? PERCHE' VUOI PORTARE VIA LA MIA SPOSA?»,
Draugustion si interpose tra lui e la principessa.
«Il
mio nome è Apetto e sono qui per salvare la principessa
Betty. Non hai alcun diritto di tenerla prigioniera e costringerla a
fare delle cose contro la sua volontà!»
Draugustion:
«Ah quindi sei il principe Arietto. Sei diventato una
patetica ape... tsk. Patetico eri e patetico sei rimasto. Ti
arrostirò per bene e poi ti mangerò.
Perché sono il più grande di tutti,
UAHUAHUAH!»
Apetto:
«Vedremo chi la spunterà.... in
guardia!». Il principe ape diede l'ordine alle sue api di
portare in salvo la principessa.
«Dove
credete di andare?». Draugustion lanciò una
fiammata dalla sua bocca, intento ad arrostire le api, ma Apetto si
mise in mezzo, proteggendole grazie ad uno scudo.
«Sono
io il tuo avversario!» disse Apetto.
«Fatti
sotto allora, moscerino» urlò Draugustion.
Apetto
volò versò il drago che lanciò
un'altra fiammata, ma la evitò agilmente. Deviò
quindi verso l'alto. Draugustion lo seguì con lo sguardo, ma
fu accecato dal sole, rimanendo immobile per qualche secondo.
«E
comunque non sono un moscerino, sono un'ape!», Apetto si
buttò in picchiata e colpì Draugustion con il suo
scudo, mandandolo definitivamente KO. Intanto le api avevano portato in
salvo la principessa Betty.
Betty:
«Mio principe, non so davvero come ringraziarti.... da questa
storia ho capito una lezione importante: non bisogna mai basarsi sulle
apparenze!»
Apetto:
«Ben detto, mia principessa! Ora se volete seguirmi, vi
scorterò al castello»
Betty:
«Come sei gentile... ed anche piuttosto carino! Questa nuova
forma da ape ti dona molto!»
Apetto
arrossì. I due si incamminarono verso il castello,
approfondendo la conoscenza l'una dell'altro. Intanto, sulla cima della
torre: «Finalmente quell'insolente ha capito che l'aspetto
fisico non conta più di tanto. Augusto era indubbiamente
bello, ma il suo animo era nero, cosa che lo ha trasformato in un drago
assetato di potere che ha allontanato tutti i suoi falsi amici,
lasciandolo solo. Invece Arietto, anche se non particolarmente bello,
aveva un animo nobile e puro. Ecco perché si è
tramutato in un'ape, potendo così aiutare la principessa
utilizzando le api dei suoi amici contadini che son riuscite a seguire
la traccia dei petali di 'Dente di Leone' lasciata dalla principessa.
Penso che sia il momento di annullare la maledizione.... mi
basterà solamente schioccare le dita e.... OH NO! IN QUESTA
FORMA NON HO LE DITA! ED ORA COME FARO' AD ANNULLARE IL TUTTO?
Cràààààà
cràààààà».
La sbadata strega aveva lanciato la maledizione su tutti tranne che
sulla principessa. Sotto le sembianze di un corvo, non poteva
schioccare le dita e quindi annullare il tutto.... ma questo non fu un
problemi. Betty infatti sposò Apetto e vissero per sempre
felici, contenti e pieni di miele!
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