Per un tuo sorriso
Aveva appena iniziato l’ennesima pagina del volume di fisica, quando un
lieve bussare interruppe la sua lettura. Istintivamente, Kakashi gettò
uno sguardo all’orologio e l’accenno di un sorriso si depositò sulle
sue labbra; alle cinque del pomeriggio, un tocco leggero contro la
porta della sua camera aveva quasi sempre un unico responsabile.
“Posso entrare… ojisan?” Esordì titubante una voce familiare, confermando all’istante la sua intuizione.
Richiusi i libri, il giovane si
voltò verso la soglia per incrociare le iridi color smeraldo di una
bambina, che lo scrutava con un’ombra di incertezza sul viso e un
quaderno stretto al petto.
“Entra pure, Sakura. Ti serve qualcosa?” La incoraggiò, ponendo una domanda di cui ormai conosceva perfettamente la risposta.
Negli ultimi tempi, infatti, il
motivo che la spingeva a raggiungerlo nella sua stanza era quasi sempre
lo stesso, forse l’unico che non le causava il timore di disturbarlo.
“Ecco… ci sono alcuni problemi che
non riesco a risolvere”. Gli rispose con un lieve rossore sulle guance,
sporgendo appena il quaderno verso di lui per sottolineare la sua
affermazione.
“Va bene, li facciamo insieme allora”. Concluse Kakashi al suo posto, ma con un pizzico di sorpresa la vide esitare ancora.
Aggrottò un sopracciglio curioso, in attesa di una spiegazione che non tardò ad arrivare.
“Però… se devi ancora studiare,
torno più tardi. La nonna ha detto che non ti devo disturbare quando
studi”. Gli disse mantenendo lo sguardo basso.
Il giovane la scrutò in silenzio
per qualche istante, intenerito dai suoi dubbi, poi si alzò e le
scompigliò con affetto i capelli. Appena i loro occhi tornarono ad
incrociarsi, le regalò un sorriso.
“Non mi stai disturbando, Sakura.
Siediti e leggimi il primo problema, va bene?” La rassicurò con tono
gentile e pacato. Arretrò di passo e le indicò la sedia con un breve
cenno della mano.
Finalmente tranquillizzata dalle
sue parole e dai suoi gesti, la bambina annuì felice e si affrettò a
raggiungere la scrivania. Kakashi la osservò con piacere mentre si
sedeva e sfogliava le pagine del quaderno, un’espressione serena ma
concentrata sul piccolo viso. Quando poi il tono della sua voce tornò a
riempiere il silenzio con il lento scandire di ogni parola, non poté
fare a meno di provare l’abituale miscuglio di tenerezza e malinconia
che lo assaliva ogni qualvolta ritrovava in lei qualche piccola cosa di
sua sorella Ame. Si sforzò tuttavia di accantonare i ricordi e i tristi
pensieri che quel modo di leggere ad alta voce aveva risvegliato.
Ancora una volta, si lasciò assorbire dalla routine che scandiva ormai
le ultime ore dei suoi pomeriggi: dispensò qualche consiglio per la
risoluzione dei due problemi che gli furono sottoposti, si rilassò
notando le labbra arricciate e lo sguardo vivido della nipote, immersa
nella riflessione, e fu invaso da divertimento e compiacimento
nell’ascoltare le deduzioni finali che le illuminarono i lineamenti
delicati. Quando infine la bambina richiuse soddisfatta il proprio
quaderno, Kakashi si scoprì come sempre confortato dal senso di pace
che la sua presenza riusciva a trasmettergli e, di fronte al grazie che
giunse a suggellare quei momenti, sperò con tutto il cuore di essere
davvero in grado di fare lo stesso per lei, di poter riempire almeno in
parte il vuoto che si sarebbe trascinata dietro per tutta la vita.
Decise quindi di sfruttare la prima idea che gli attraversò la mente
pur di prolungare il dono prezioso di quella visita pomeridiana ed
esaudire il desiderio che vi si celava dietro.
“Non ho fatto poi molto”. Rispose
gentile. “Ora però potremmo anche andare a comprare un gelato come
ricompensa per i nostri sforzi, che ne dici?” Le suggerì, sorridendo, e
la reazione che accolse la sua proposta valse per lui più di mille
parole.
Vide lo
smeraldo dei suoi occhi risplendere di una luce di gioia, mentre le sue
labbra sottili si incurvavano in un dolce sorriso. Non gli servì altro
per avere la conferma che avrebbe fatto di tutto per renderla
felice.
Note dell'autrice
Nejiko,
tantissimi auguri, anche se con immenso ritardo. Qualcuno mi contagia,
che dobbiamo fare uu Come sai, il regalo doveva essere un altro, ma
spero che questa poco più che flash ti piaccia lo stesso, anche se non
è niente di che. Non c'è molto da dire, tranne che doveva essere sia su
Kakashi che su Sakura, ma come al solito il primo ha monopolizzato
tutto. Dovrebbe essere punito per questo. Sono sicura che tu sai già
comeXD.
Per chi si sia trovato a leggere senza aver letto nulla della serie,
l'unico appunta da fare è che Ame è la sorella adottiva di Kakashi,
morta in un incidente prima della serie, il resto credo sia abbastanza
chiaro.
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