{That sparkle in his eyes - Quel bagliore nei suoi occhi}

di wonderwall_98
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Chapter One: "Scars"    
 

{Fire}

Sono in ritardo clamoroso, Zach mi ucciderà. Eccomi bloccata nel bel mezzo di una stradina isolata dal mondo, in Texas, San Antonio. Sì, bloccata. Può sembrare strano, è comprensibile, qui non c'è anima viva. Ma sono bloccata per colpa di un coglione avanti a me che guida a zig zag e che mentre accelera, poi si ferma di botto. Potrei decisamente dire che me la sto facendo sotto, sì, proprio così. Fosse per me lo supererei, ma proprio non ci riesco, la stradina è troppo stretta e forse anche troppo lunga, sembra non finire mai!
Squilla il cellulare, è Zach.
- Pronto?
- Dove diavolo sei, Fire?
- Scusa Zach, sono bloccata in auto.
- Eh... ma dove sei? Al massimo vengo a prenderti..
- Sono a San Antonio.
- E scusa, spiegami una cosa... come diamine fai ad essere bloccata proprio lì?!
- C'è un coglione davanti a me che va a zig zag e poi si ferma, poi accelera... fa sempre questo.
- Superalo!
- Bello parlare, eh?
- Vengo a prenderti, aspettami.
- Okay, sbrigati.
- Non mi chiamo Fire Lockdown, spiacente.
-
Gne gne gne.
Stacco.
Ora basta, questo mi ha stufato. Busso insistentemente al clacson e lui si gira. Agito le mani come per dire: "che cazzo fai?", e lui fa spallucce. Incredibile, ripeto, incredibile. Con tutte le cose strane che succedono a me, potrei scriverci un libro, seriamente. Poi oggi è il compleanno del mio migliore amico, non me lo perderei per nessuna ragione al mondo. Anche se... da una parte mi sento allegra perchè qui c'è una bella atmosfera, davvero bella. Tranquilla, tutto dorme, se non qualche scoiattolo che ogni tanto mi trovo davanti e che mi costringe a fermare bruscamente, verde dappertutto, prati fioriti... insomma, è troppo perfetto qui per essere vero. E' proprio per questo, forse, che ho anche una specie di presentimento... un brutto presentimento. Perchè so che, se riesco ad essere felice per troppo tempo, poi succede qualcosa, è sempre così. Qualcosa di brutto, di solito, ma niente di grave. Si, ma infondo... inutile preoccuparsi, perchè mai dovrebbe succedere ora? Intanto di Zack neanche l'ombra. A un tratto la strada finisce, c'è un bivio: destra o sinistra? Ma Zach mi aveva detto che qui la strada era tutta dritta per arrivare da lui... cosa significa? Oh cazzo, mi sono persa. Tra l'altro, il ragazzo che era davanti a me è anche sparito. So che l'ho maledetto per tutto il viaggio, ma forse ora mi sarebbe potuto servire. Lo sapevo, quando qualcuno ti è d'intralcio, è sempre presente. Quando una persona la vorresti accanto, o semplicemente ti serve per qualcosa, nn c'è mai. Anyway, ora che faccio? In realtà Zach mi aveva detto di aspettarlo dov'ero, chissà se non è pure arrivato e non mi trova, tanto si è capito, mi sono persa. Okay, prendo quella a destra, il mio istinto mi dice di andare a sinistra... è spirito di contraddizione, lo dice sempre mia madre. Cammino per un po', ma mi sembra di stare sempre nello stesso posto... ma dove mi sono cacciata? Cammino, cammino ancora, e mi ritrovo di nuovo di fronte allo stesso bivio. Cavolo, ma cos'è, "La casa del non ritorno"? Alzo la testa e guardo nello specchietto, ora quel tizio è dietro di me, il chè è peggio. Accelero un po', e lui fa lo stesso. Rallento, e lui rallenta. Mi fermo, lui mi viene addosso. Ma questo è fuori di testa! Se mi ha graffiato l'auto, senti. Continuo a guidare lungo la stessa strada, e mentre io vado a passo normale, lui accelera sempre di più. Ma cosa...? Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah. Mio Dio, lo sapevo. Sono... decisamente sottosopra, tutto a causa di questo pazzo. Ma dico io: un po' di cervello, un minimo almeno, non ce l'ha? Ahia. Bene, sono anche caduta. Ora sono sul tetto dell'auto, senza cintura, perfetto direi. Intanto le ruote della mia auto continuano a muoversi, è inquitante. Poi alzo lo sguardo e, per quanto non possa muovermi alla grande, cerco di guardare fuori dal finestrino. Ma tu guarda questo figlio di... non farmi parlare. Cioè, la sua auto è praticamente sulla mia, però dritta, non ribaltata. Tu guarda che culo che faccia tosta! Tanto per rendermi un attimo conto... lui sta facendo il coglione che è... sulla mia auto. Ha acceso il motore e si sta muovendo leggermente, prima avanti, poi indietro. Furbo. Se andasse solo avanti o solo indietro, cadrebbe e chissà che fine farebbe. Molto peggio di come sto conciata io, direi. Riesco a muovere il braccio e lo avvicino al pulsante per aprire il finestrino. Sì, era chiuso, avevo l'aria condizionata. Lo apro finalmente, e urlo:                                                                                                                                                              - Hei, brutto stronzo! Se stai cercando di causarmi altri guai, senza considerare quelli che già mi hai causato, ci stai riuscendo... e anche alla grande.
- Ah, davvero? Che bello.
- Ora ti prendo a schiaffi.
- Ah certo, avvisami quando hai finito di sbrogliarti da tutto quel casino, e poi comincerò ad avere paura.
- Ha ha, molto spiritoso.
- Grazie.
- Vorresti almeno avere la grazia di aiutarmi?
- Neanche per sogno! - dice, agitando la birra che aveva in mano.
Oh, è ubriaco. Perchè non l'ho capito dal primo momento?!
- Hei, cos'è questo rumore?
- N... non lo so! - dice, con tono di voce spaventato.
- Cos'è, ora hai paura?
- Non... non so cosa sta succedendo, la macchina si sta muovendo, il motore è spento!
- Oh cazzo, ora siamo morti.
- Oooaaaaaaah.
- Oooaaaaaaah. - l'ultima cosa che si è sentita è stato il mio eco.

To be continued.
 ♥











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