Come il cielo di settembre.

di CathCarey
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Non voglio mai più abituarmi a nessuno, a nessun buongiorno, a nessun odore, a nessuna voce,
a nessun modo di entrarmi dentro, a nessun difetto, a nessuna felicità.




21 settembre.

Il  giorno dopo svegliarmi fu tragico, alzarmi dal letto prendere il telefono e non trovare il suo buongiorno sul telefono, fu la sensazione più brutta in vita mia, realizzare che non fosse più accanto  a me.
Decisi di non pensarci, mi sentivo svuotata mi sentivo rubata, un pezzo del mio cuore ce l'aveva lui.
Dovevo dimenticarlo questo era chiaro, non sapevo da dove cominciare, mi sentivo un vetro rotto in mille pezzi.
Realizzai che non volevo più nessuno nella mia vita, era meglio star da soli, così nessuno avrebbe più potuto ferire i miei sentimenti.
Non volevo più abituarmi a niente e a nessuno.





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