Our house is a very very very fine house

di Xiovi
(/viewuser.php?uid=474219)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ci sedemmo uno di fronte all'altro,evitando di incrociare gli sguardi,gli occhi fissi sulle tazze vuote posate sul tavolo,graffiato,vecchio.
Le nostre teste,immobili,giacevano chine su di esso,solo poche volte si giravano lentamente per seguire i movimenti pigri del cane che ci passava fra le gambe.
Ora mi guardavi,mi stavi scrutando con quei tuoi occhi immensi dove spesso annegavo,sommersa dai pensieri.
Sentivo il tuo sguardo insistente,bruciarmi sul viso,scorrere dalla fronte agli occhi,arrivare alla bocca vermiglia,carnosa e infine giungere al collo,sottile e così pallido.Le tue labbra si mossero impercettibilmente,ma nessun suono ne uscì.Aspettasti.
Ti alzasti con lentezza serafica e avvicinandoti a me cominciasti a cantare nel mio orecchio la nostra canzone.Quella stupidissima canzone che ci aveva fatti conoscere e che ora,come anni prima,entrava nelle mie orecchie mentre gradualmente,con la tua voce suadente mi rapiva nuovamente.Dopo tutto quel tempo,la ricordavi ancora,verso per verso,parola per parola.Era di Crosby,Stills,Nash&Young s'intitolava ''Our House'',lo ricordo benissimo.Ricordo come fosse ieri,che tu,tutto bagnato dalla pioggia,correvi verso me con quell'LP da regalarmi,trovato in chissà quale vecchio baule della soffitta.
Ma quei tempi erano finiti,lo capisti dalla mia voce,dal tono gelido che aveva assunto.
-Piantala,per cortesia- dissi interrompendo quelle parole così dolci.
Sospirasti e ti accomodasti accanto a me,per terra.
Da lì sembravi quasi un bimbo.Gli occhi persi,le labbra tremanti.
Ti facesti coraggio.
-Beh...allora io e te...noi,cosa siamo ora?-chiedesti
-Esseri umani...-risposi continuando a fissare la pioggia che scrosciava imperterrita sui vetri delle finestre in cucina.
Mi sorridesti perplesso,affondasti il mento nel collo del tuo maglione blu.Aspettasti,come sempre avevi fatto nella tua vita.
Continuai.
-Non siamo altro che esseri umani soggetti a passioni,sentimenti destinati a bruciare nell'impeto e a ridursi in polvere,ma siamo solo io e te,esseri umani,unici al mondo,soli come i numeri primi.Eppure siamo tanto vicini da poter essere una coppia,ma separati per sempre da qualcosa...qualcosa che forse non c'è...
Forse siamo solo io e te,forse non possiamo essere NOI.Siamo io e te nella nostra bellezza,in ogni cosa o abitudine,nelle paure più remote.
E' il nostro destino:diventeremo polvere,cenere di stelle meravigliose,che hanno brillato e che come questo amore si sono spente.-
I tuoi occhi erano su di me.
Mi guardavi,e lo sapevi.Sapevi che avevo ragione.Lo sapevamo,io e te.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1990658