*L'imputata siede davanti al giudice, il vestito dai toni scuri e capelli pudicamente raccolti. Invitata dal giudice inizia a parlare*
Mi han sempre considerato l'acida invidiosa, l'odiosa, quella che ti vien voglia di prendere a sberle un giorno sì e l'altro pure insomma.
E francamente hanno ragione.
Non sono bella e invidio chi lo è.
Sono acida. Odiosa.
Poi, figuriamoci, da quando Cenerentola è diventata la signora Azzurro quaggiù è un inferno!
Stan tutti a gongolare, sghignazzando mentre ci guardano e pensano "Ci siete rimaste di merda, eh?".
Sì, io ci sono rimasta di merda, e perdonate il francesismo.
So perfettamente che non ho difese, Vostro Onore, che l'accusa ha pienamente ragione, ma a ciò sono arrivata per disperazione.
E poi Cenerentola, ammettiamolo, era proprio fessa! Ma dico io, al suo posto avrei preso e sarei andata dal buon vecchio Walt e mi sarei fatta sentire!
Quella invece parlava con i topi. E cantava con gli uccelli...
Senza parlare poi della sua fata madrina!
Tutti gli erba pipa party si faceva, altro che cattiva memoria! Sempre lì con quel pappone di Silente e quel drogato di Gandalf.
Ci credo poi che Cenerentola è venuta su scema, con un madrina del genere!
Va bene, forse questo non giustifica le mie azioni. Ma, Vostro Onore, ho fatto un opera di carità al mondo delle fiabe-e-del-fantasy, che poi di animali son talmente pieni, che un'oca in più o una in meno non c'è differenza.
Almeno mi son tolta la soddisfazione di farla schiattare!
*L'imputata viene portata fuori, mentre ride* |