capitolo20
Ebbene si, questo è veramente l'ultimo capitolo^^
Voglio ringraziare tutte,
ma proprio TUTTE le persone che hanno letto questa storia, che l'hanno
commentata, che l'hanno messa tra le loro storie preferite! GRAZIE!
Questa fanfiction è dedicata a voi ^^
Questo capitolo invece
è dedicato al mio Gourry personale, ragazzo, migliore amico e
compagno di viaggi^^ Il primo a cui ho accennato la trama di questa fic
di cui GIUSTAMENTE non si è mai letto mezza riga, ma l'unico che
con febbre e raffreddore mi ha portato al castello di Fenis quando gli
ho detto che mi serviva uno spunto per un'ambientazione medievale, e
voleva regalarmi una spada^^ Grazie!
"I'll defend you forever..."
Epilogo
Il bianco del cielo, e il grigio del mare.
La spuma delle onde e le
urla dei gabbiani che volteggiavano leggeri, rincorrendosi tra
le vele spiegate della nave.
Una malinconica e suggestiva armonia che sarebbe stato difficile turbare...
"E che palle, adesso mi sono rotta!!! Maledetti piccioni bianchi,
stareste molto meglio dentro ad una pentola che sopra alla mia testa,
SCIO', BESTIACCIA!!" Gridò Lina, levando la mano che
teneva appoggiata alla balaustra del ponte per scacciare un incauto che
le era planato a pochi centimetri dal viso, e rimpiangendo di non poter
arrostire seduta stante il malcapitato volatile.
L'uccello, visibilmente terrorizzato, si diede ad una fuga precipitosa,
e la maga tornò a posare fiaccamente il mento sul parapetto, con
sguardo accigliato:
"Per questa volta ti è andata bene dannato pennuto..."
Borbottò, lanciando un'occhiata sconsolata all'enorme distesa
d'acqua in cui la nave aveva ormai preso il largo.
Se c'era una cosa che l'annoiava terribilmente, era viaggiare in modo statico. E a
giudicare dalla lentezza con cui si spostava quell'imbarcazione,
dubitava che avrebbe rivisto la riva a breve.
Lina sospirò, e una bianca nuvoletta di vapore si perse nel
vento davanti a lei, mentre si tirava fin sopra le orecchie il colletto
del mantello. Faceva un freddo cane, soprattutto lì a prua, dove
il vento contro a cui andava la nave le sferzava il viso. Ma di andare
sottocoperta non se parlava. Era già abbastanza noioso starsene
sul ponte, dove almeno poteva guardare il mare, figuriamoci stipata
dentro ad una umida e stretta cabina.
La maga lasciò vagare lo sguardo verso quella terra senza strade
che era l'oceano, mentre i pensieri che aveva cercato fino a quel
momento di evitare, fuggivano dall'angolo in cui li aveva accantonati, volteggiandole infelicemente davanti agli occhi.
Gourry.
Che non era al suo fianco. Che non era lì, ponendole qualche
domanda cretina che l'avrebbe certamente distratta dal maestoso, quasi
irreale, silenzio del mare.
Passarono alcuni secondi.
Il frusciare del vento tra le vele. Il lieve mormorio delle onde. Le
strida ora ovattate dei gabbiani che si allontanavano. Il soffuso
borbottare degli uomini sopracoperta che sistemavano le merci.
La consolante e per certi aspetti monotona consapevolezza che la vita
non si sarebbe fermata, che avrebbe continuato a girare, e lei a
girarci dentro. Perchè non poteva farne a meno, e per quanto
quel dolore avesse continuato a bruciarle dentro ancora a lungo, sapeva
che presto o tardi, mentre girava e girava ancora, avrebbe sollevato lo
sguardo giusto in tempo per vedere quel qualcosa passare veloce e
fuggire via, per sempre.
Era il flusso del tempo, quello contro a cui non poteva andare.
E tutto quello che aveva vissuto con Gourry, in quel momento le
sembrava vicino e lontano, ma comunque irraggiungibile. Brillava forte,
a una distanza cui non poteva più arrivare. Poteva solo fermarsi dove aveva
scelto di erigere il suo personale confine, e guardarlo da lontano.
Non avrebbe smesso di brillare, questo lo sapeva. Ma quello che
sperava, era che con il passare del tempo, quel bagliore avrebbe smesso
di attirarla a quel modo, sullo sfondo di una vita che NON poteva
più riavere.
Doveva andare avanti, comunque.
Ma in fondo...
Non era poi così difficile...perdinci, lei era sempre Lina
Inverse, dopotutto! Il terribile flagello dei banditi, terrore dei
ladri...Bambina dagli occhi grandi...
Un lieve sorriso comparve sulle labbra della maga.
...'Cretino'...
Quanto l'aveva detestato quello stupido nomignolo??! Quanto aveva
detestato, inizialmente, la determinazione di Gourry di starle alle
calcagna per difenderla da quello che lui credeva un mondo troppo
pericoloso per lei??!
Tanto almeno quanto adesso la rimpiangeva, forse...
Ma non aveva più importanza.Ci si poteva abituare a qualunque cosa, dopotutto.
Non si era forse abituata a vivere vagabondando, dopo la fuga da casa
sua? Non si era abituata a dormire all'addiaccio e a combattere contro
a mostri della peggior specie??
...Non si era abituata a condividere tutto, ma proprio tutto, con quel
biondino dall'aria dolce, lei che dichiarava orgogliosamente la propria
TOTALE indipendenza da tutto e da tutti?....
Bene.
Adesso avrebbe dovuto solo abituarsi alla sua assenza.
Avrebbe dovuto abituarsi a mangiare senza allungare la forchetta nel
piatto davanti al suo. A camminare senza parlare ore e ore
ininterrottamente. A chiudere gli occhi senza pensare che non era sola,
che le sarebbe bastato allungare la mano alla parete per sapere che era
solo un muro a separarla dal suo migliore amico. E ad addormentarsi
tranquilla, perchè lui l'avrebbe difesa, sempre. Anche se diceva
di non averne bisogno, sapendo di star raccontando in fondo, una
piccola bugia.
E le sarebbe mancato quello sguardo un po' svanito che le rivolgeva ogni volta che lei chiedeva: 'Allora, tutto chiaro?'
Le sarebbe mancata quell'aria spettinata e tenera che sfoggiava la
mattina presto, mentre si trascinava giù per le scale di qualche
locanda, e quel sorriso limpido, che non riusciva a negarle nemmeno nei
momenti più difficili.
Le sarebbe mancato lui, e basta.
Ma in fondo lo sapeva. E avrebbe dovuto conviverci bene o male, senza lamentarsene.
Piagnucolare non era nel suo stile, e neanche stare a sospirare come una qualsiasi donnicciola.
La maga si strinse ancora di più nel mantello, osservando corrucciata la superficie dell'oceano.
'E poi Gourry era una lagna, dovevo ripetergli le cose diecimila volte, mi FACEVA perdere tempo!!'
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'In fondo è molto meglio così...IO NON avevo REALMENTE
bisogno di una guardia del corpo...L'ho lasciato fare per non sminuire
il suo già fragile ego....Hem...'
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'IL SUO ENCEFALOGRAMMA ERA PIATTO!! PIU' PIATTO DI UNA TAVOLA!! ANZI...ERA, ERA CONCAVO, ECCO!!'
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'Per gli DEI!! Cosa me ne facevo di uno spadaccino con un encefalogramma concavo?????!!!!'
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'Lui non ascoltava mai una parola di quello che dicevo!! Era sempre
svanito e con la testa fra le nuvole!!ERA STUPIDO!! STUPIDO!! E...E
quando avevo un problema....'
Lina siportò una mano alla fronte:
"Quando avevo un problema mi bastava solo che lui fosse al mio fianco.
E quando ero arrabbiata, potevo sfogarmi su di lui...E non si lamentava
mai. Io potevo picchiarlo, torturarlo, prenderlo in giro allo
sfinimento. Ma lui non si spostava. Dei...Come ho fatto a essere tanto
IDIOTA da lasciare che mi seguisse quel giorno??! Era meglio se ti facevi
gli affari tuoi, Lina! Dovevi ringraziarlo e girare i tacchi, questo
dovevi fare...Dovevi dire: 'Ok, cavaliere, niente da ridire su come
maneggi quell'arma...ma sono sicura che il mondo è pieno di
fanciulle bisognose d'aiuto, MOLTO più bisognose della
sottoscritta!! Quindi aria!'..." Si sfogò la maga,
improvvisamente colta da una rabbia improvvisa, contro il fragore delle
onde che schiaffeggiavano la prua della nave.
"E' tutta colpa tua Gourry!! Tu volevi proteggermi da tutto, e invece
mi hai portato dritta dritta dall'unica cosa cui non sono in grado di
difendermi!!" Gridò, puntando le mani sulla balaustra del ponte
"Ma la sai la novità?? Starò bene senza di te..Anzi,
benissimo!! HA-ha! Sono sempre Lina Inverse, dopotutto!! E NON SONO UNA
BAMBINA!!!" Urlò a pieni polmoni, mentre le sue parole si
perdevano tra il gelo dell'aria e la schiuma delle onde " Non ho
bisogno di un prode che mi talloni ad ogni passo, e che mi angosci con
la sua dannata gentilezza, e con la sua esasperante presenza
confortante!!" Continuò, sventolando l'indice davanti a
sè " E tutto quello che mi rimarrà di te..."
esclamò poi, sfilandosi il guanto " Non sarà altro che
questa dannata cicatrice!!...." Concluse, osservando amareggiata la
debole, ma ancora visibile cicatrice sul suo palmo.
"Quindi, cosa vuoi che me ne importi di te?..Starò...Bene...."
Lina, infine svuotata, sospirò.
Ma chi voleva prendere in giro?
Con il dito sfiorò piano quel ricordo doloroso, mentre il vento
le scompigliava i capelli, facendoli volteggiare intorno al suo viso
come tante piccole fiamme.
E fu proprio in quel momento che lo vide.
Candido, minuscolo frammento di tempo congelato per durare l'attimo di
un sospiro. Tanto leggero da lasciare che il vento facesse di lui un
viaggiatore inconsapevole della meta, quella meta che il destino aveva
deciso essere la sua mano.
Era sceso dal cielo volteggiando su se stesso, un bianco e soffice
fiocco di neve. E si era posato sul suo palmo aperto, proprio
lì, tra la base dell'indice e il segno rosso della cicatrice, in
tutta la sua perfezione, destinata a durare un attimo.
Lina osservò stupita quella meravigliosa creazione della natura, e un pensiero le balenò subito nella mente.
Quello era l'effimero.
Qualcosa di unico e perfetto.
Irripetibile.
Ma troppo breve per sperare di coglierne il vero mistero.
Quella era la vita di ogni uomo. Un'intricata sequenza di segni e
ramificazioni, di sogni, desideri, azioni banali e gesti impossibili.
Di passioni estreme e pianti amari, di vittorie esaltanti e sconfitte
brucianti.
E non ce n'era una che assomigliasse anche solo vagamente ad un'altra.
Fioccavano dalla mano del destino come stelle di cristallo
meravigliose, le vite degli uomini, nelle loro mille sfaccettature
variegate. E incantavano il mondo.
Ma non duravano che l'istante di posarsi sulla rovente superficie del
flusso temporale, che le portava via così come le aveva create.
Eppure bastava quello. Quel magico attimo in cui volteggiando
scendevano giù, e abbagliavano, per un minuscolo, effimero
istante, l'infinito.
Lina osservò il candido fiocco, minuscola stella di zucchero,
sciogliersi velocemente al contatto con la sua mano calda, e sorrise.
Non importava quanto poco tempo la vita dello spadaccino avesse viaggiato sui suoi stessi binari.
Quel tempo, le era bastato per diventare una persona migliore.
Per capire che oltre alla magia, oltre all'ambizione personale e alle
scelte individuali, c'era l'amore. E tutto quello che comportava.
E averlo provato anche una sola volta, nell'effimerezza di una vita che
volava via come un alito di vento, era la fortuna più grande che
avesse mai potuto avere.
Perchè qualunque piega avesse preso da quel momento in poi la
sua strada, Lina sapeva di aver conosciuto l'amore, nella sua forma
migliore.
Quello che ti spinge avanti e mai indietro, quello che ti fa sorridere
e non soffrire, quello che ti brucia l'anima se ti viene strappato via, e ti fa sfidare le
stelle, incoscientemente.
Quello che aveva perso, ma che non avrebbe mai scordato.
"Allora, ragazzina...hai deciso di assiderarti lì a prua??"
mormorò lievemente una voce alle sue spalle, distogliendola dai
propri, solenni pensieri.
Lina, scocciata per essere stata interrotta in un momento così
intimo, si rinfilò velocemente il guanto bordato di pelliccia, e
si voltò accigliata verso lo scocciatore di turno.
Davanti a lei stava un ragazzo sulla ventina, scuri riccioli su cui stava calato un cappuccio, e grandi occhi azzurri.
Lina assunse un'aria alterata, incrociando le braccia al petto:
"E' forse un reato starsene a prua?"
Il ragazzo la guardò sorridendo:
"No di certo!! Io lo dicevo per te...Stai cominciando ad incanutirti,
sai??!" Esclamò divertito, davanti ai capelli color fiamma della
maga che si imbiancavano sotto ai fiocchi che scendevano ora fitti.
Lina sollevò una mano, scompigliandoseli leggermente, mentre il ragazzo la guardava con aria grave:
"Ho sentito delle urla...E sono venuto a vedere che succedeva...Con chi ce l'avevi, si può sapere??"
La ragazza arrossì vistosamente, e distolse lo sguardo:
"IO?? No-no..Guarda che ti stai sbagliando!!" Esclamò, presa
alla sprovvista, e profondamente imbarazzata per il fatto che qualcuno
avesse assistito al suo precedente sfogo involontario.
Il ragazzo la guardò dubbioso:
" Ah certo...In questo caso, allora, sarà stata sicuramente la
polena ad urlare in quel modo, visto che per quanto ne so, siete le
uniche due donne a bordo della Dragon Fly...Ma non pensavo che potesse
avere una simile distensione polmonare una donna che è fatta
tutta di legno, comunque se dici di non essere stata tu..."
"EH va bene!!" Sbottò Lina, irritata da quell'insinuante sarcasmo
" Mi farai una multa per disturbo della pubblica quiete,
marinaio??"Esclamò, levando il sopracciglio.
Il ragazzo sorrise:
"Se per 'pubblica quiete' ti riferisci agli uomini di questa nave,
dubito che le tue urla possano in qualche modo aver turbato la loro
consueta cagnara!! E comunque per quel che mi riguarda puoi urlare
quanto ti pare...Solo mi chiedevo perchè una ragazza tanto
carina perda il suo tempo a prendersela con il mare, rischiando anche
di beccarsi un bel raffreddore, invece di godersi il viaggio riparata
sottocoperta?"
Lina tossì violentemente davanti alle ultime affermazioni del ragazzo, arrossendo ulteriormente:
"P...Prima di tutto SONO AFFARI MIEI! E poi detto tra di noi,
l'alternativa di fare la muffa sottocoperta non è poi
così esaltante se proprio ci tieni a saperlo!!"
"Ok...Puoi avere ragione...Ma almeno posso suggerirti di spostarti da
prua? Il vento è gelido, hai le guance bordeaux, e scommetto che
le tue mani sono congelate..."
Lina gli lanciò un'occhiata diffidente.
Ma era mai possibile che il suo aspetto ispirasse tale istinto di
protezione tra cavalieri e mozzi?? E dire che conservava pur sempre una
notevole fama lei, in certi ambienti...
O forse era solo il suo nome a incutere sacro terrore?
Probabilmente.
Ma questo non significava che non avrebbe potuto crearsi una fama anche in ambiente nautico...
'Lina Inverse, il terrore dei sette mari...La sterminatrice di mozzi invadenti' Non suonava affatto male...
Il ragazzo la distolse dai suoi ragionamenti:
"Allora non vuoi dirmi con chi ce l'avevi, eh? Va bene, rispetto i tuoi spazi! Ma almeno accetta una tazza di tè..."
La maga lo osservò accigliata ancora per alcuni secondi. In
fondo...Le sembrava un tipo innocuo, e la prospettiva di un tè
bollente tra le mani...Beh, poteva anche farle chiudere un occhio sul
fatto che quel tizio fosse un 'tantino' invadente.
Lina spostò lo sguardo sul mare. Era uno spettacolo bizzarro, veder nevicare sull'oceano...
Ma in fondo, poteva dire di aver visto cose ben più strane nella sua vita!
"Il mare..." Sussurrò.
"Cosa?" Chiese il marinaio.
La maga prese tempo:
"Ce l'ho con il mare. Per questo urlavo, prima. Perchè il mare
è troppo grande, immenso. Se provi a guardarlo per intero ti ci
perdi, ma lui non ha spiegazioni per te...Non più..." Concluse
infine.
Il ragazzo la osservò:
"Se ne avesse...sarebbe inutile solcarlo..." Commentò semplicemente, dopo un attimo di riflessione.
Lina sorrise, senza distogliere lo sguardo dalla superficie argentata dell'acqua:
"In realtà...Ti ho detto una bugia. Non è per le
spiegazioni...Non mi interessano mai, tanto faccio sempre di testa
mia..."
Poi rimase silenziosa, mentre il ragazzo la guardava senza capire,
lasciando che il suo ultimo sguardo portasse lontano il suo segreto.
Perchè era vero che ce l'aveva con il mare, ma non per la sua incostanza e la sua illusoria sensazione di conforto.
Lei lo detestava almeno per lo stesso motivo per cui lo amava, immensamente.
Per il suo colore.
Era quello che la tormentava.
"Allora, ragazza che ce l'ha con il mare...La accetti questa benedetta tazza di te??"
"Ok..."
Le mani di Lina si staccarono lentamente dalla balaustra, mentre fioccava incessantemente su di lei.
La costa era ormai un ricordo lontano. In realtà...Voleva che
tutto quanto fosse diventato velocemente un ricordo lontano.
Perchè di affogarsi nella nostalgia, lei NON aveva decisamente tempo.
Riorganizzare i pensieri, riorganizzare la vita.
Imparare nuovamente la magia, e ripartire.
Ecco...Aveva giusto il tempo di una veloce tazza di tè, prima di
cominciare a fremere per attraccare, precipitarsi giù dalla
nave, recarsi il prima possibile all'associazione dei maghi...
Mangiare, OVVIAMENTE, e poi...
Il ragazzo le sorrise, mentre Lina voltava le spalle al mare, per seguirlo sottocoperta.
"Allora, signorina-io-non-temo-il-freddo-e-la-neve, è possibile
sapere il tuo nome??" Le chiese divertito, mentre la maga si voltava
verso di lui con l'intenzione di dimostragli che, se volevano andare
d'accordo, era meglio chiarire subito ALCUNI concetti fondamentali...
Ma fu proprio in quel momento, che il mare chiamò il suo nome.
"LINA!!"
La ragazza si voltò sorpresa verso la balaustra, poi guardò sconcertata il marinaio:
"C-cosa?...Come lo sai??"
Il ragazzo le restituì lo stesso sguardo smarrito:
"Hei...Guarda che io non ho fiatato...sarà stata la polena..." Commentò poi, guardando anch'esso verso il mare.
"Ah, certo, questo spiega tutto!! Vuoi essere serio...Io ho sentito
gridare il mio nome..." Esclamò la ragazza guardandolo male.
"Mmmm..." Commentò il marinaio, portandosi la mano al mento
"Sai, c'era un tizio chiamato Ulisse, o qualcosa del genere, e anche
lui sosteneva sempre di sentire strane voci provenire dal mare...Dicono che la
sua ciurma l'abbia legato all'albero per evitare che quel pazzo si
buttase in acqua ogni volta che aveva le allucinazioni..."
"Cretino...QUELLE erano sirene...Beh, dubito che una qualsiasi sirena possa conoscere il MIO nome..."
Ma prima che la maga avesse potuto completare la frase, dal mare giunse nuovamente quella voce:
"LINA??!"
A quel punto la rossa piantò il marinaio, precipitandosi alla
balaustra, e fu con stupore che scorse, tra i fiocchi di neve che
scendevano leggeri, il volto sorridente dello spadaccino, in piedi su
una traballante imbarcazione di fortuna, guidata da un imbacuccato
pescatore.
"GOURRY??!!" gridò Lina, sporgendosi più che poteva,
mentre le farfalle che aveva nello stomaco riaprivano le ali, creandole
un pauroso vuoto di pensieri "Cosa vuoi??" Chiese quindi, non sapendo
che altro dire.
Gourry sorrise:
"Beh...Per cominciare ti sarei ENORMEMENTE grato se cominciassi con
lanciarmi una corda...o qualcosa con cui poter salire a bordo,
spiegarti tutto da qua...Sarebbe un tantino problematico..."
Esclamò, lanciando un'occhiata al pescatore che vestiva
un'espressione particolarmente accigliata:
"Signorina, lo faccia per me...E se non vuole lanciargli una corda gli
lanci come minimo un un orpello di salvataggio, IO ho cose più
importanti da fare che badare alle scaramucce di voi giovani
innamorati..." commentò adirato,
mentre lo spadaccino si sbracciava.
Lina deglutì....
Oh cavolo, e adesso cosa avrebbe dovuto fare??
Insomma TUTTO dentro di lei si sentiva improvvisamente scombussolato,
mentre le varie Line correvano precipitosamente in ogni dove
scontrandosi, ognuna urlando una diversa soluzione:
"Fa come dice il vecchio, tramortiscilo e SCAPPA!!!" Gridava la terribile.
"Forse potresti provare a sentire cosa vuole...Insomma, se ti ha
seguito fino a qui, qualcosa di importante da dirti ce l'avrà di
sicuro..." Provò a suggerire la saggia.
"Lascia stare, e vatti a bere quella tazza di tè!" Consigliò la buona forchetta che era in lei.
"Buttai fra le sue braccia!!" Esclamò la romantica.
"Certo, così si schianta contro alla chiglia come una polpetta!" La rimbeccò subito la sarcastica.
Lina scosse la testa un paio di volte. Non era facile gestirsi tutte quelle personalità!
Ma alla fine fece capolino l'unica che in quel momento poteva davvero darle una mano: la mercante.
E la mercante suggeriva...Contratta!
"E di grazia...Perchè dovrei lanciarti una corda, sentiamo??!" Urlò la maga allo spadaccino.
"Per gli Dei Lina!! Secondo te?? HO BISOGNO DI PARLARTI!!"
"Parla da lì, ti sento benissimo!!" Gridò la maga, contro al fragore delle onde.
"LINA! Cerca di essere ragionevole...." Supplicò lo spadaccino,
afferrando un remo e prendendo a remare forsennatamente per stare al
passo con la nave, mentre il pescatore si rilassava con le braccia
dietro alla testa, commentando:
"Però...Quando dicevi che era cocciuta, non banalizzavi affatto la questione!!"
Gourry emise un grugnito:
"LINA!! Te lo chiedo PER FAVORE!!!"
"Gourry, lo sai che non dovresti affatto essere qua, vero?? Sbaglio...O tu dovevi SPOSARTI OGGI???"
"Ah, quindi è per questo che ce l'hai con lui!!" Esclamò
improvvisamente la voce del marinaio, che sportosi dalla balaustra con
la maga, osservava divertito la scena.
Lina trasalì:
"NO!! E comunque fatti i fatti tuoi!!"
"HEI TU!!!" Gridò lo spadaccino al marinaio " Aiutami tu visto che Lina si RIFIUTA di darmi una mano!!!"
Il ragazzò se la rise sotto ai baffi:
"Amico, non so cosa tu le abbia fatto...Ma se stavi per sposarti deduco che tu abbia la tua buona parte di colpa!!"
"Concordo..."Mormorò il pescatore.
"Ma che cos'è, un processo???" Gridò esasperato Gourry,
riprendendo a remare velocemente "E poi NON dovevo
sposarmi...cioè, dovevo ma poi...OH INSOMMA!!"
"Non sei chiaro, Gourry..." Commentò Lina, scuotendo la testa
"Finchè non mi dici cosa ci fai qui, non troverò nessun
buon motivo per lanciarti questa corda..." Concluse, sventolando sopra
agli occhi dello spadaccino la fune che le aveva porto, sempre
sogghignando, il marinaio.
Gourry mollò i remi:
"Vogliamo scommettere??"
"Dubito seriamente che tu riesca a trovare un'argomentazione tanto convincente..." Commentò Lina.
Ma lo spadaccino sorrise, e voltandosi sfilò dalla cinta l'elsa della Gornova:
"Questa può bastare come argomentazione???" Le gridò, impugnandola in aria.
Lina per poco non cadde lei dalla balaustra!
"C-Come diavolo....COME DIAVOLO HAI FATTO???" Gli gridò presa assolutamente alla sprovvista.
Gourry scosse la testa sorridendo:
" He-he...Mi dispiace, questa informazione ti costerà un salvataggio!!" Le gridò dall'imbarcazione.
A quel punto Lina non se lo fece ripetere due volte, e gli lanciò la fune.
Dopo alcuni secondi la testa di Gourry sbucò dalla balaustra.
Lina gli corse incontro:
"Oh GOURRY!!!"
"LINA..." Mormorò lo spadaccino, ora in piedi sul ponte, mentre la maga, finalmente davanti a lui gli tendeva le braccia:
"Avanti....DAMMELA!!!"
"C-Cosa???"
"La spada di luce....DAMMELA!!!!" Esclamò la ragazza, con gli occhi scintillanti.
"Ma Lina! Non ti interessa nemmeno sapere cosa sono venuto a dirti???"
"No, no...Avanti, non essere tirchio, dammi la MIA spada!!!"
"la TUA spada?" chiese scettico il biondo, poi, vedendo che
l'attenzione della maga era tutt'altro che concentrata su di lui, con
un sospiro glie la mollò in una mano.
"OH....sapevo che NON potevi averla persa!!!" Mormorò lei, al settimo cielo, stringendo l'arma.
In quel momento, dal mare si levò una voce di protesta:
"Hei, Romeo... vorrei ricordarti che qui da queste parti i passaggi non sono gratuiti!!"
"Gourry!! Come sei scortese, non hai pagato quel povero vecchietto??" Gli chiese Lina, con aria di rimprovero.
Gourry si gratto la testa:
"Hem...A questo proposito, Lina...Vedi, il fatto è che non ho una lira in tasca, e se tu fossi così gentile da..."
La maga sgranò gli occhi:
"COSA?? Non solo ti appropinqui a scrocco sulla nave sulla quale IO sto
viaggiando, ma pretendi pure che ti paghi il traghetto!! Oh, hai
proprio capito male, Gourry!!"
"Ma Lina..."
"E va bene...Ma solo perchè mi hai riportato la MIA spada..."
Esclamò seccata Lina, e affacciandosi dal ponte, lanciò
qualche moneta all'uomo, il quale le raccolse dal fondo della barca:
" Beh, come risarcimento per averle riportato il suo grande amore, mi
sembra ben misero, signorina..." Commentò acidamente il vecchio.
Lina divenne di mille differenti colori, prima di trovare il fiato di ribattere:
"Ma cosa le passa per la testa?? Mi doveva solo riportare la mia spada..." esclamò, indicando la Gornova.
" Ok, come vuole, affari vostri. Ma io ASCOLTEREI quello che ha da
dirle, signorina...Per tutto il viaggio non ha fatto che provare e
riprovare il discorso che avrebbe dovuto farle, non vorrà che il
mio sacrificio sia stato vano, spero???!!" Lina, che ormai aveva
raggiunto un colore molto tendente al prugna, si grattò
nervosamente una guancia, poi, mentre il vecchio scuotendo la testa si
allontanava, si voltò lentamente verso lo spadaccino, e lo
trovò più o meno del suo stesso colore!
"No, guarda che non è come..." Cominciò Gourry, evidentemente impacciato.
"CERTO! CERTO! Lo immagino, non serva che tu lo dica...." Rispose immediatamente la maga.
Dopodichè cadde un lungo, imbarazzato silenzio.
"Bene bene..." Canticchiò il marinaio, che, leggermente in
disparte, aveva appena finito di arrotolare la corda con cui Gourry era
salito a bordo " Pare che qui qualcuno sia un pochino a corto di
argomenti!" Esclamò sorridendo, e mentre si allontanava, fece in
tempo a sussurrare all'orecchio di Gourry, passandogli a fianco:
"Sapevo che era troppo carina, per essere sola...Giocatela bene questa carta, biondino!!"
Gourry tossì rumorosamente, per coprire alle orecchie della maga
quell'ultima affermazione, ma Lina, incrociando le braccia al petto,
parve riacquistare un certo self control:
"E quindi...Si può sapere che accidenti ci fai qui?? E
soprattutto...Dove diavolo hai recuperato QUESTA?!!" Esclamò,
sventolandogli l'elsa della spada davanti al naso.
Gourry si grattò la fronte, nell'evidente tentativo di
concentrarsi, mentre cercava le parole che per tutto il viaggio non
aveva fatto che ripetersi e ripetersi...Ma che in quel momento
sembravano fuggite chissà dove...
"Ecco...Veramente...Io...Io sono venuto a riportarti questo!!"
Esclamò poi, colto da un'improvvisa illuminazione, estraendo
dalla tasca il fazzoletto e porgendolo alla maga.
Lina lo guardò storto:
"Ti si è fuso il cervello Gourry?? Vorrei ricordarti che quel fazzoletto è tuo." Gli rispose, freddamente.
Una goccia di sudore scese per la tempia dello spadaccino.
Ok, non si era certo aspettato che lei lo accogliesse buttandogli le braccia al collo, ma così era anche troppo...
I fiocchi candidi continuavano a cadere fra di loro, mentre le sottili
nuvolette di vapore bianco era tutto quello che usciva dalle loro
bocche. Immobili si osservavano, silenziosi.
Gourry era rimasto con la mano, che ancora stringeva il fazzoletto, sospesa a
mezz'aria, e Lina non si era mossa di una virgola , palesando il
proprio disappunto con la sola espressione truce che vestiva in quel
momento il suo volto.
Era irritata per gli Dei. Irritata.
Insomma, aveva fatto una fatica non indifferente ad andarsene senza
dirgli niente, e aveva già perfettamente metabolizzato il fatto
di non viaggiare più con lui...(e va beh, quella forse era una
bugia, ma le sarebbe bastato poco tempo in ogni caso, per tutti i
diavoli!)...
Quindi...
Fu Gourry a spezzare il silenzio:
"So che non ne vuoi più sapere di me...Ma io devo parlarti, davvero...Poi, se tu lo vorrai, me ne andrò..."
Lina lo guardò scettica:
"Te ne andrai volando, suppongo?"
"Hum...Oh, hehe..In effetti non avevo considerato questa cosa..."
balbettò Gourry, portandosi una mano alla testa ed esibendosi in
uno dei suoi sorrisi disarmanti.
"Ah...Ecco" Puntualizzò la maga " Quindi deduco di non avere
alternative...Almeno fino a che la nave non attraccherà..."
"Oh, ma ti assicuro che mi ci vorrà molto meno tempo per dirti quello che volevo dirti.... "
"Bhe, LO SPERO!"
Gourry sospirò:
"Lo so che è assurdo...Ma...Io, adesso...Insomma, mi sono ricordato di te...Di noi..."
Lina si mantenne calma:
"Tu che ricordi qualcosa, Gourry? Questo è un evento...Comunque
lo avevo immaginato, altrimenti non mi spiegherei la Gornova..."
Sussurrò, lanciandogli una fugace occhiata.
Lo spadaccino deglutì, poi le rivolse uno sguardo serio:
"Perchè non mi hai detto niente?"
"Perchè non volevo sprecare il mio preziosissimo fiato"
"Bugiarda..."
A quel punto la maga sospirò, e voltò lo sguardo verso il mare:
"Davvero ti importa saperlo, Gourry?"
Lo spadaccino le si avvicinò, osservando pensieroso le stelle di
ghiaccio che si impigliavano fra i suoi capelli ramati:
"No, se non vuoi dirmelo...Ma mi importa sapere se c'è ancora la
sottile speranza che io possa riavere il mio lavoro di guardia del
corpo..." Le sussurrò all'orecchio.
" Sei...Sei rimasto disoccupato?" Gli chiese, guardandolo stupita.
"Eh già..." Commentò Gourry facendo spallucce " Mi
toccherà ripiegare sulla mia vecchia occupazione! Sai...in
fondo, ho pensato...Adesso che ho di nuovo la spada...."
Ma Lina non gli fece terminare la frase, guardandolo accigliata:
"Adesso che hai di nuovo la spada hai pensato, giustamente, 'ma
perchè non rischiare nuovamente di rompermi l'osso del collo??'
Dico bene??"
"Veramente io ho pensato più a qualcosa del tipo...'adesso che
ho di nuovo la spada, posso continuare a tener fede alla mia
promessa...' e non chiedo di meglio, credimi Lina..."
"NO! Tu non chiedi di meglio che andare ad ammazzarti, per gli Dei!
Potevi diventare RE Gourry! saresti stato ricco sfondato, sposato ad
una donna bellissima...Perchè non lo capisci che viaggiare con me ti porterà solo GUAI??!!"
"NO SEI TU CHE NON CAPISCI!" La bloccò lo spadaccino, posandole
gentilmente una mano davanti alle labbra "Non me ne importa
un accidente di diventare re Lina, e non me ne importava un accidente
nemmeno di essere capitano delle guardie...Se avessi voluto vivere una
vita agiata e comoda, in una posizione di potere, me ne sarei rimasto a
casa mia, e ti assicuro che mio padre non chiedeva niente di meglio che
veder diventare almeno uno dei suoi figli il dispotico signorotto di
qualche feudo!" Dichiarò, tutto d'un fiato.
Poi, più
pacatamente proseguì:
" Io non cerco guai, non più di quanto non cerchi di rompermi
l'osso del collo...E so bene cosa significhi viaggiare con
te...Insomma, tu sei...Così polemica! Sei la persona più egocentrica
che io conosca, sei impulsiva e assolutamente priva di tatto!! Non hai
il minimo senso delle mezze misure, e vuoi sempre avere ragione, tu..tu
sei troppo orgogliosa Lina, e sei manesca...Ti irriti per un nonnulla e
sei capace di esplodere in veri attacchi di collera..." Dichiarò
Gourry, elencando sulla punta delle dita.
La vena sulla fronte di Lina cominciò a pulsare:
"E TU SEI VENUTO FINO A QUI PER DIRMI QUESTO????? Vuoi andare a fare
compagnia alle tue amiche meduse, Gourry????" Gli gridò, ma
prima che potesse mettergli le mani addosso, lo spadaccino la
bloccò:
"Non solo questo...Perchè vedi, tu sei anche autoritaria, intollerante, permalosa e dannatamente testarda..."
"GOURRY!!!!"
"No, fammi finire Lina...Tu sei competitiva, gli Dei solo sanno quanto,
e non sai cosa sia la pazienza...Ma... Tu sei la persona più
importante della mia vita..."
La maga si bloccò di colpo.
"Perchè vedi...Tu sei anche la persona più coraggiosa che
io
conosca...Sei dinamica, a stare con te NON ci si può annoiare,
tu sai trascinare chiunque, senza mai fermarti...Sei generosa, e
solidale verso chi ha bisogno del tuo aiuto, tu Lina, sai essere una
vera amica...E hai un'energia cui è impossibile resistere,
sapresti rivoluzionare il mondo intero se solo lo volessi...Sei vivace
e hai fascino da vendere...Ti, ti piace
chiaccherare, e a me piace sentire quello che hai da dire..."
La maga sollevò un sopracciglio:
"Gourry...TU solitamente non ascolti un accidente di quello che dico..."
"Lo so...ma amo il suono della tua voce. Saresti capace di contrattare
per ore e ore, di parlare incessantemente da città a
città...E io lo so che sarei capace di ascoltarti
sempre...Certo, anche senza prestare un'eccessiva attenzione a quello
che dici!! E poi Lina, tu sei determinata...Sei la persona più
ottimista che conosco, e non ti sei MAI arresa..."
Lo spadaccino si avvicinò alla maga, gettando una fugace occhiata al colore grigio del mare:
"E tanto perchè tu lo sappia...Il suono più dolce che io
abbia mai conosciuto, è quello del tuo nome..." Mormorò
infine, senza guardarla.
Lina si sentì le guance andare a fuoco, mentre i fiocchi di neve continuavano a scendere indifferenti su di loro.
Gourry si voltò verso di lei, e lentamente le porse il fazzoletto:
"Questo era di mia madre...L'unico ricordo che ho conservato della mia famiglia..."
Ma mentre lo spadaccino lo allungava alla maga, un soffio di vento
improvviso glie lo strappò di mano, facendolo volteggiare oltre
alla balaustra.
"OH NO!!" Gridò Lina, cercando di sporgersi nell'inutile
tentativo di afferrarlo.
Ma Gourry, a pochi centimetri da lei, fu più veloce, e prendendole
il volto tra le mani posò le sue labbra su quelle della maga, in
un gesto tanto rapido e appassionato, che non ottenne alcuna resistenza
da parte di Lina, la quale, dopo l'iniziale stupore, lasciò che
lui la stringesse forte a sè, baciandola con passione, mentre la neve fioccava dolcemente su di loro.
Solo quando le loro labbra si staccarono, lentamente, le parole della maga uscirono come un sussurro:
"Mi dispiace Gourry...Di aver perso il tuo ricordo più
prezioso..." Mormorò, stringendo la maglia dello spadaccino, e
appoggiando la fronte al suo petto.
Lo spadaccino la strinse forte:
"Non mi interessa, Lina...Io te lo stavo dando proprio perchè
non ne ho più bisogno..." le sorrise, togliendole i fiocchi che
aveva tra i capelli "Da quando me sono andato
di casa, sono sempre stato alla ricerca di qualcosa che sapesse darmi
un senso, qualcosa che riuscisse a non farmi sentire sempre così
dannatamente...solo. Ma in realtà, quello che ho trovato
è qualcosa che non è solamente entrambe queste cose, ma
è anche una ragione per andare avanti, un buon motivo per
addormentarsi la sera, e una motivazione ancora migliore per alzarsi
alla mattina...E' tutto, e anche più di tutto...Sei tu Lina. La
cosa più importante che ho..." Lentamente le sollevò il
volto verso il suo " Quel fazzoletto era capace di tranquillizzarmi, di
farmi sentire, nonostante la distanza, vicino alla mia famiglia...Ma
adesso non ne ho più bisogno, Lina...Sei tu la mia famiglia. Sei
tutto quello che ho...Sei tu, il mio ricordo più prezioso. E io
non voglio più perderti...Mai più. Giurami che...Non
sceglierai mai più per me..." Le carezzò dolcemente una
guancia con il pollice " L'hai fatto quando hai scelto le tenebre pur
di salvarmi, e l'hai fatto in quella torre...Ora ti prego, lascia che
sia io a decidere se voglio rischiare la vita insieme a te,...Io lo so
che ci saranno momenti duri, situazioni...Impossibili. Ma...Stare
con te, aver viaggiato con te in passato...E' probabilmente
l'unica cosa che abbia per la prima volta dato un senso alla mia vita.
E se il senso della mia vita è starti accanto, Lina...Cosa vuoi
che me ne importi se il prezzo da pagare è avere costantemente
alle calcagna qualcuno che vuole farci la pelle?? IO VOGLIO STARE CON
TE!" Esclamò, guardandola nel profondo degli occhi.
"Gourry..." Lina emise un mormorio soffocato, contro alla stoffa della sua tunica.
"Che c'è?"
"Davvero pensi questo...?"
"Si"
"E tu...Tu farai qualunque cosa per me...?"
"Qualunque cosa, per sempre..."
"Quindi...Mi regalerai la spada di luce???!!!"
"NO!"
"Ma come??"
"LINA!!"
A quel punto la maga si scostò leggermente da lui:
"Potrei risentirmi per questo..." Mormorò accigliata.
Lo spadaccino le sorrise:
" Ma Lina, quella spada mi serve per difenderti...Tu hai la tua magia,
non essere avida!!" Esclamò, sperando di farle spuntare un
sorriso, ma dovette invece constatare che le sue parole ebbero su Lina
l'effetto di una doccia ghiacciata.
"Ah questo proposito Gourry..." Esclamò sospirando "C'è
una cosa che devi sapere, se vuoi viaggiare ancora con me...Io, beh,
per un po' non sarò in grado di usare la magia...E no, non fare
quella faccia, non è quello che stai pensando. Non sarà
una situazione temporanea...O come minimo non breve" Concluse, voltando
lo sguardo al mare.
Gourry rimase silenzioso. Poi le si avvicinò:
" Questo vuol dire...Che tu...Tu non potrai usare la magia per PARECCHIO tempo...?"
"Già, è così..."
"E'...E' colpa mia, vero?" Sussurrò lo spadaccino, mentre i suoi occhi assumevano il colore grigio del mare.
"No...Tu non c'entri, è stata una mia decisione..." Commentò tranquillamente Lina.
"Lina...Tu...Hai rinunciato alla cosa che più amavi..."
Mormorò lo spadaccino a denti stretti, ma Lina lo sorprese con
un sorriso sincero:
"Non dire fesserie, e levati quel muso lungo! Se ho preso questa
decisione, evidentemente...E' stato perchè NON era quella la
cosa che più amavo...Ti pare? E poi cosa vuoi che sia per
me...Con un po' di pratica si impara tutto!! Solo che ecco...Per i
primi tempi dovremo contare solo sulla Gornova, tutto qua!"
Gourry si grattò una guancia:
"Ma insomma Lina...Cioè, tu sei PROPRIO sicura di non poter usare più nessun incantesimo??"
Lina sospirò, e si appoggiò con la schiena alla balaustra del pontile:
"Dimmi Gourry..." Gli chiese, guardandolo scettica "Secondo te,
se non fossi ASSOLUTAMENTE sicura di non poter usare la magia, potrei
con tutta questa tranquillità, mirare all'albero maestro, e
gridare....
DRAGON SLAVE!!!!"
"..............."
"..............."
"Voi due dovreste ringraziare il cielo che non mi fossi ancora
allontanato troppo!!" Esclamò seccamente il pescatore, mentre,
remo alla mano, traghettava lentamente verso la riva la maga e lo
spadaccino.
I fiocchi bianchi continuavano a scendere indisturbati, posandosi sui
relitti della Dragon Fly che galleggiavano pigramente intorno alla
traballante imbarcazione.
Lina, lo stivale posato sul bordo della barchetta, scrutava la costa con la mano sulla fronte:
"Quegli zoticoni di mercanti si sono rifiutati di riportarci a riva con
loro con le lance di salvataggio!!! AH, ma appena metterò piede
a terra mi sentiranno!! NON SANNO CON CHI HANNO A CHE FARE, LORO!!!"
Decretò, battendosi il pugno sul palmo.
"Io temo che invece lo sappiano bene...E suppongo sia per questo che ci
hanno lasciati a mare..." Considerò lo spadaccino, emettendo uno
sbuffo di vapore, le braccia dietro alla testa.
"GOURRY!!Da che parte stai si può sapere???"
Lo spadaccinò sospirò:
"Dalla tua Lina, come sempre...Ma hai ridotto quella nave in bastoncini
da Shangai...Mi sembra un tantino pretenzioso da parte tua aspettarti
passaggi e gratitudine..."
La maga lo guardò con tanto d'occhi:
"GOURRY!! Ma è stato un INCIDENTE!! Quegli idioti NON avranno
veramente pensato che deliberatamente io avessi voluto far colare a
picco la nave???!!!"
"Temo di si..." Mormorò lo spadaccino, chinandosi a recuperare
una tazzina da tè che galleggiava al fianco della barca "Ma
almeno ADESSO sappiamo che hai di nuovo i tuoi poteri magici..."
Commentò infine.
Lina sbuffò:
"Certo, è una bella consolazione visto che morirò
assiderata su questo colabrodo!!" Ruggì "Vuole darsi una
mossa???" Esclamò, rivolta all'indifferente pescatore "Ho un
paio di conti da regolare quando scenderò a terra...."
"Hem...Lina, non ti agitare..." Provò a calmarla lo spadaccino.
"SONO CALMA!! E' solo che avrò i capelli bianchi quando
scenderò da questo tronco...Insomma, nonnino, se hai la sciatica
e non sei in grado di far fare più di due metri all'ora, a
questo trabiccolo, ti conviene stare a casa a fare la calzetta invece
di improvvisarti un esperto lupo di mare!!!" Concluse stizzita.
Il pescatore non emise un fiato. Ma sollevatosi il cappello che fino a
quel momento aveva tenuto calato sopra agli occhi, lanciò alla
maga un lungo sguardo.
".........."
".........."
"Certo...Che potevi anche risparmiartela quell'ultima affermazione..."
"TACI!"
".........."
".........."
"E va bene...Quindi cosa proponi??" Chiese dubbioso Gourry, guardando la maga.
Lina gli lanciò un'occhiata di traverso:
"Sto cercando di considerare la questione con un certo ottimismo,
Gourry...Certo, sarebbe meglio se tu ti tappassi quella bocca!"
Ribadì, togliendosi un'alga che le era rimasta appiccicata allo
stivale "Ed evita anche solo di fiatare, se ci riesci...Questa tavola
di legno si regge in equilibrio per miracolo..." Commentò poi,
lanciando uno sguardo sconsolato alla zattera di fortuna su cui erano
approdati dopo che il vecchio li aveva lasciati per mare.
Gourry le sorrise:
"Ah...Un'esplosione in piena regola, mercanti adirati che vogliono la
nostra testa, e una rissa con un vecchio pescatore...Eh già, direi
che sono proprio tornato a viaggiare con Lina Inverse!!"
Lina incrociò le braccia:
"Spiacente ma l'ufficio reclami ha chiuso i battenti! Se hai qualcosa da obbiettare, sei pregato di tenertelo per te!!"
Gourry le sorrise nuovamente, e lentamente si avvicinò al punto
in cui era seduta, allungando un braccio per sfiorarle la guancia.
Quello spostamento improvviso fece traballare la loro imbarcazione
provvisoria:
"Ti conviene tenere a posto quelle manacce!" Lo rimbeccò Lina "A
meno che tu non voglia scoprire nuovamente quant'è fredda
l'acqua del mare quando ci nevica sopra..." commentò sarcastica,
rabbrividendo.
"Eh già...Sto rischiando grosso..." Ridacchiò lo
spadaccino, sfiorandole i capelli con la punta delle dita " Ma sai,
contro al freddo esiste più di un rimedio...." le
sussurrò, chinandosi per baciarla. Ma prima che le sue
intenzioni riuscissero a diventare più serie, Lina gli
sgusciò via:
"Infatti, c'è più di un rimedio!" Esclamò,
mollandogli in mano un oggetto che aveva recuperato dall'acqua
"Comincia a remare, Casanova!!"
Gourry la guardò vagamente deluso:
"Ma Lina..."
"Non eri tu quello che aveva giurato solennemente di esaudire ogni mia richiesta??!" Gli chiese, sollevando il sopracciglio.
"Si, ma... Il tuo desiderio in questo momento è...vedermi remare usando un cucchiaio da cucina??!"
Lina sgranò gli occhi:
"Gourry!! Non è da te! Un uomo moralmente sorretto da ideali
cavalleresci dovrebbe sapere che non è l'arma ma lo scopo a
guidare la mano!!!"
Una grossa goccia scese dalla tempia di Gourry:
"Lo... scopo?...Cioè, arrivare a riva il prima possibile...Per scatenare una rissa tra mercanti??"
"E' per una giusta causa!!" Sottolineò la maga " IO ci ho investito dei soldi per viaggiare
su quella nave!! E nonostante tutto, mi tocca rientrare al molo su
una trave di legno! Ti sembra giusto???"
"Il tuo concetto di giustizia è qualcosa che trascende il senso
comune Lina...per non parlare della faccia tosta! Per gli Dei quella
nave l'hai disintegrata!!"
"SI ma il viaggio l'avevo pagato!!! Voglio essere risarcita!!"
"Hai scambiato il cavallo che IO ti avevo dato, gratis, per il
biglietto della nave..." Le sussurrò lo spadaccino esibendosi in
un sorrisetto irriverente.
La maga si accigliò:
"Ecco vedi, questo vuol dire che quei soldi sono anche tuoi, una buona
ragione in più per darti da fare con quel mestolo!"
Gourry sospirò:
"Arriverà mai il giorno in cui non riuscirai a infinocchiarmi con queste tue spiegazioni...Surreali???"
Lina gli sorrise:
"Gourry...Per adesso accontentai di avere l'onore di poter contare
almeno sul mio di cervello, più avanti si vedrà se il tuo
deciderà di uscire dal letargo forzato cui lo costringi da
almeno una ventina d'anni!" Concluse, strizzandogli l'occhio.
Lo spadaccino si scrollò:
"E va bene...Andiamo a vedere cosa si può fare per avere un
risarcimento da qualcuno a cui hai appena causato danni per milioni e
milioni di monete d'oro!" Esclamò, tuffando il mestolo in acqua,
e cominciando a vogare.
Lina gli sorrise, poi avvicinandosi gli posò un breve bacio sulla guancia:
"Grazie Gourry...Non so cos'avrei fatto senza di te..." Gli
sussurrò dolcemente all'orecchio, prima di ricomporsi nel suo
atteggiamento più entusiasta, puntando l'indice davanti a sè " E adesso datti da fare con quel
ramaiolo!! La costa non è lontana!!"
Ma mentre pronunciava quelle parole, un'ombra improvvisa oscurò
il cielo sopra alle loro teste, e Lina levando gli occhi in alto,
esclamò con stupore:
"Per gli Dei....Ma quello è un drago dorato!! Guarda Gourry! Sta
andando verso la costa!!! Sbrigati svelto! Rema! REMA!!"
Gourry, gettandosi acqua addosso più che remare con quell'arnese, sospirò sconsolato:
"Non so perchè...Ma hai sempre quello sguardo entusiasta quando stiamo per cacciarci in qualche casino..."
Lina si voltò verso di lui, gli occhi scintillanti:
" Dicono che i draghi dorati abbiano un palazzo TUTTO fatto d'oro!!"
" E ti pareva...Chi la smuove se non sente odore di guadagno??!"
Sospirò lo spadaccino, ma tra sè e sè sorrideva.
Quella era la SUA Lina.
Ed era chiaro che...
Stava cominciando una nuova avventura.
"Hiro, quando hai detto che sulla confezione stava scritto 'cottura
rapida' intendevi dire RAPIDA come la fine che farai se non ti decidi a
darti una MOSSA??!!!"
Il bistrattato aiutante di LON sudò freddo, mentre lanciava
nella padella sopra al braciere ardente, un'altra manciata di palline
di mais, fremendo mentre si trasformavano in scoppiettanti nuvolette.
A quel punto la voce della sua padrona lo raggiunse nuovamente:
"Stai ballando il tip-tap mentre cucini Hiro?? Potresti evitare di fare tutto questo casino??"
La creatura, tremando come una foglia, riversò quindi la sua
opera culinaria in un ampia scodella dorata, e si precipitò
nell'ufficio della sua signora.
LON se ne stava comodamente seduta nella sua poltrona, indossando un
eccentrico paio di occhiali bianchi per vedere in 3D, e si esibì
in un ampio sogghigno quando lo vide arrivare:
"Da qua, lo spettacolo....Sta per cominciare!" Mormorò, mentre
Hiro prendeva posto dietro al proiettore, azionandone manualmente la
manovella.
"Lina Inverse..." Sogghignò LON, cacciandosi in bocca un'ampia manciata di pop-corn...
" Voglio proprio vedere come te ne tirerai fuori questa volta!"
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