io uccido

di shelag
(/viewuser.php?uid=1890)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Io uccido

Si, l’ ho ucciso. E allora?

E non mi sento in colpa.

Neanche un po’.

Lo so cosa pensate, cari i miei moralisti.

“Ha ucciso un uomo. Suo cugino”.

E’ questo che vi bisbigliate nei vostri salotti borghesi, davanti a quel finto the che pretendete di sorbire.

Si, è vero, L’ ho ucciso. Ho ucciso mio cugino.

E con lui ho ucciso la sua stramaledetta strafottenza, il suo sorrisetto di superiorità, il suo disgustoso marchio di fabbrica.

Qualcuno di voi, ne sono sicura, pensa che io abbia fatto bene, che un verme del genere andava distrutto.

Eppure non lo direte mai ad alta voce. Non oserete.

Avete troppa paura delle conseguenze.

Non si uccide.

E’ questo che vi hanno insegnato.

L’ hanno insegnato anche a me. Forse.

Non ricordo.

Ma voi non avete quello che ho io. Non avete un liquido che ribolle nelle vene e brucia ogni pensiero razionale. Voi non avete il sangue dei Black .

Il mio sangue voleva vendetta.

La chiamava, la bramava e si è saziato solo quando mio cugino è caduto con un tonfo al suolo.

E allora il cuore a cominciato a battere di nuovo ad un ritmo normale, il respiro è divenuto più regolare, la testa ha smesso di pulsare dolorosamente.

Mi sono sentita libera.

L’ho ucciso, a sangue freddo.

Non lo conoscevo molto, a dire la verità. Di lui ho sempre sentito parlare. Da altri, di certo non amici suoi.

Ho ucciso mio cugino.

E ho goduto nel farlo.

Sarò salutata con ammirazione da alcuni, con disprezzo da altri, con paura e diffidenza da tutti.

“Fa parte del suo lavoro”- diranno.

E invece no, miei cari. Non parte del mio “lavoro”.

Fa parte del mio sangue.

Ho ucciso mio cugino che aveva distrutto la mia famiglia.

Non andrò ad Azkban, perché non ho ucciso un uomo comune.

Ho ucciso un ricercato che a modo suo era innocente.

Ho ucciso mio cugino la terza volta che l’ho visto: la prima è stata al suo sesto anno ad Hogwarths, la secondo quando ha sterminato la mia famiglia.

E ora vogliono darmi una medaglia.

Perché ho ucciso mio cugino.

Perché ho ucciso un mangiamorte.

Perché ho ucciso Draco Malfoy.

E non mi sento in colpa.

Neanche un po’.

Ninfadora Tonks





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=19981