Questa storia è stata scritta in un brutto giorno.
Come passare la vita ad osservare una parete vuota.
È come osservare una parete vuota, e non poter fare altro che sbatterci contro la testa, piangere e sanguinare nella speranza di cambiarla, di modificarla.
È di colore bianco, e fa male, come una coltellata da cui non esce sangue, ma colori che non macchiano questi muri senza senso, e puoi solo sbatterci contro, a destra e sinistra.
Rotolarsi nell’agonia come un bambino con le scarpe strette, e ridere sguaiatamente lacrime e bestemmie.
Questo dolore non ha senso, e non ne avrà mai.
Il dolore non ha mai senso.
Questa sorda sofferenza che nessun’altro può sentire, dall’altra parte di un muro che non si può vedere.
Da questa parete così bianca che sembra esplodere, anche se chiudi gli occhi, non scappi, né ti innamori.
Dopotutto, stai solo guardando un altro muro vuoto. |