You
Have One Message
Beep.
– Cosa
fa la gente normale quando non riesce a prendere sonno? E per carità,
risparmiami il contare le pecore. Non ho sette anni. E comunque
sarebbe ridicolo anche a sette anni. Quale dovrebbe essere, di
grazia, il nesso tra contare pecore e prendere sonno? Ha qualche
logica? No. Allora, parliamo da adulti. Deve pur esistere un modo.
Per Dio, mandiamo l'uomo sulla Luna e facciamo trapianti di cuore e
ancora non sappiamo come combattere l'insonnia? Oddio non posso
credere di aver detto una tale banalità... –
Beep.
– Sì,
James, i barbiturici hanno più logica delle pecore, ma come ben sai
io non ho alcun desiderio di arrivare a quarant'anni nelle tue
condizioni. Con tutto il rispetto, eh. Dunque escludiamo fallaci
metodi tradizionali e deleterie cure a base di farmaci e
concentriamoci sulle alternative, vuoi? Domani mi aspetto qualcosa di
meglio. –
Beep.
– Unire
l'utile al dilettevole, dice lui. Risolverà il problema, dice lui.
Sappi, James, che dopo aver apportato le migliorie da te richieste al
tuo equipaggiamento da deserto e aver riordinato l'intero database
del MI6, mi restano ancora approssimativamente quattro ore prima che
la sveglia suoni. I tuoi consigli
non stanno sortendo gli effetti desiderati, se non fosse chiaro. –
Beep.
– Per
la gioia dei miei vicini di casa, ho ripreso a suonare il piano. Darò
la colpa a te, nel caso arrivino lamentele, e ti girerò gli esposti
del consiglio condominiale. La signora Ferguson non vede l'ora di
scagliare la sua dentiera addosso a qualcuno. –
Beep.
– Ho
riprogrammato il rover della NASA. Tre volte. Gli ho fatto scrivere
sulla superficie di Marte un messaggio binario che dice in klingon
“scemo chi legge”. A Houston si stanno divertendo un mondo. No,
io non mi sto divertendo affatto. È invero piuttosto noioso. –
Beep.
– Oh,
James, non ricordavo le gioie della giardinaggio alle tre del
mattino! –
Beep.
–
Davvero credi che il
peggio possa essere restare bloccato in ascensore mentre ti scappa la
pipì, James? Mi sottovaluti. Ma che ti serva da lezione: quando
anche tu sarai in debito di sonno di una settimana, allora avrai il
permesso di fare battute in merito alle mie occhiaie. Fino a quel
momento, ti pregherei di astenerti. O se non altro, aspettati le mie
ripicche senza fare tante storie. –
Beep.
– Per
quale motivo dovrei risponderti sul lavoro se posso cogliere
l'opportunità di risponderti durante la notte, occupando ben cinque
minuti della mia insonnia? –
Beep.
– La
tua inaspettata visita è stata... inaspettata. La prossima volta per
lo meno fammi un colpo di telefono. Sono piuttosto geloso dei miei
spazi e delle mie cose. Hai spostato tutto, James, e tu sai quanto
questo mi irriti. –
Beep.
– Io
ancora non capisco le ragioni di tante storie, ma mi scuserò di
nuovo se questo servirà a placare l'orso. Scusa,
James. Ma insomma, se lo fai tu perché non posso farlo anch'io? Era solo
una visita di cortesia per ricambiare la tua. Non è così che fa
la gente? E poi come potevo immaginare che fossi in dolce compagnia? –
Beep.
– Oh,
santo cielo! James non posso
credere che tu sia ancora offeso per quella cazzata! D'accordo, non
lo farò mai più. Non riprogrammerò più il tuo stereo affinché
faccia partire Justin Bieber appena rientri a casa. Lo prometto.
–
Beep.
– Però
avresti dovuto vedere la tua espressione. Impagabile.
Ogni tanto mi riguardo i frame del filmato. C'era proprio bisogno di
sparare allo stereo, comunque? –
Beep.
– Credevo
che lo sapessi che avevo crackato la webcam del tuo pc. Comunque no,
James, non sono un voyeur. Sono un sociopatico con una lieve tendenza
all'Asperger, non ho bisogno che mi si attribuisca altro, grazie.
–
Beep.
– A
scanso di equivoci, non ti ho rivelato un bel niente. Rilassati.
Quelle informazioni sono di pubblico dominio sul mio profilo
Facebook. Questo non significa che la tua ultima visita non mi abbia
fatto piacere, naturalmente. E se non altro stavolta hai bussato
prima di entrare. –
Beep.
–
Facebook è un
social network, James. Non capisco se mi stai prendendo per il culo o
se davvero abbiamo un tale il gap generazionale, ma propendo per la
seconda ipotesi. Il che è francamente preoccupante. –
Beep.
– Fino
a due giorni fa nemmeno sapevi della sua esistenza e adesso sei
offeso perché non ho ancora accettato la tua richiesta d'amicizia?
Ma sopratutto, per una notte che finalmente riesco a prendere sonno,
tu mi svegli alle 4 per dirmi questo?!
–
Beep.
–
No, James, non
gareggerò assieme a te a Ruzzle. Cerca di capire: sarebbe
imbarazzante per te. E comunque questa faccenda di Facebook ti sta
sfuggendo di mano. Non voglio immaginare cosa potrebbe accadere se
dovessi scoprire Tumblr. –
Beep.
– Dimmi
che shaken_not_stirred.tumblr.com non è quello
che penso che sia... Sei
una vera sorpresa, agente double-oh-seven. Prega che M non scovi
questo tuo piccolo, torbido mondo. –
Beep.
– È
piuttosto interessante questa tua propensione ai ragazzi magri,
pallidi e bruni. Inizio a riconoscere un pattern. –
Beep.
–
Oh, James. La
password. Seriamente? Ho assistito in diretta auricolare alle tue
performance e ti imbarazzi per qualche immagine NSFW? Sei così
naïve... –
Beep.
– Giuro
che non ti chiamerò più naïve e non farò più commenti sul tuo
tumblr. Sappi però che grazie a te ho trovato un modo eccellente per
combattere l'insonnia. E non sto parlando dei video di gattini che
ogni tanto reblogghi dai tumbler hipster. Avevo dimenticato i
benefici dell'autoerotismo. –
Beep.
–
James, è un po' che
non aggiorni il blog ed è un po' che a me è tornata l'insonnia. Fai
due più due. –
Beep.
– Se
fare due più due per te equivale a questo, ti chiederò di farlo più
spesso. Sia baciare piuttosto bene, James Bond. –
Beep.
–
Sì, sono scappato
prima che ti svegliassi. E sì, l'ho fatto perché non riesco a dirti
niente senza passare per la tua segreteria telefonica, questo ormai
l'avrai ampiamente capito. James, dall'alto della mia incompetenza
sentimentale posso ragionevolmente affermare che un uomo che riesce a
sopportare i miei messaggi e le mie incursioni notturne, che non si
vendica quando lo blocco in ascensore per ripicca e gli setto lo
stereo su Justin Bieber, che dimostra preoccupazione per la mia
salute fisica e che non ha il terrore del mio stato mentale, che non
si fa scrupoli a sbattermi come un animale e che dopo mi porta il the
a letto... uh... ecco, un uomo così io reputo che sia
sostanzialmente adeguato a ricevere la mia attenzione affettiva. E
dunque sarei assai interessato a discutere con te l'idea di... ah...
stabilire un rapporto di tipo romantico, il quale, visti gli eventi
appena intercorsi, si può agevolmente ipotizzare che sarebbe
soddisfacente per entrambi. –
Beep.
–
Non ascoltare
l'ultimo messaggio che ti ho lasciato. Cioè, il penultimo, quello
prima di questo, quello... sì. Non... ascoltarlo. Per carità,
cancellalo e basta e ci... ne parliamo al lavoro, eh? Lunedì. Ne
parliamo lunedì. –
Beep.
–
Stai dormendo ed è
il motivo per cui sto sussurrando. Potevi anche evitare di sfondare
la porta, sai? E di strapparmi i boxer: erano i miei preferiti.
James, non trovo più i miei occhiali. Sei il solito
esagerato. Me la pagherai. La porta intendo. Per il resto posso anche
perdonarti. Ma solo se rifai quella cosa con... James? –
–
Quale cosa, love? –
Clack
–
James...
ah-aspetta... –
Frush.
Thud.
–
Questa cosa?
–
–
Oh... Dio... –
Beep.
–
Spero solo che tu
non stia conservando nessuno di questi messaggi, come purtroppo
immagino. Ma se l'hai fatto, sappi che li scoverò tutti e li
cancellerò dalla faccia della Terra. E dopo ti ucciderò. –
Beep.
–
Sei la migliore cura
contro l'insonnia mai creata e ti ho scoperto io. Ma non credo che ti
brevetterò. Sono geloso delle mie invenzioni. –
|