Vampiri mutaforma

di Horse_
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Buona sera, eccomi qui con il primo capitolo; sono sempre io, solo che ho cambiato nome, prima mi chiamavo Giulietta99FlorNavarro, ora mi chiamo Giulia99FlorFedeCullen.
Ringrazio Denny Cullen e Becky15 per le loro recensioni, grazie.
Ringrazio anche le dodici persone che hanno messo la storia nelle seguite, grazie.
Voglio anticiparvi: dal primo al quarto capitolo racconterò TUTTA la storia di Bella, almeno in futuro non avrete dubbi. Io sono una persona curiosa e scoprire tutto dopo mi affligge, quindi scoprirete mano  a mano, ma non troppo tardi.
Buona lettura.

 

                               Questa è la mia storia.

Pov Bella.
Era da settanta-nove lunghi anni che ormai abitavo a Volterra, a cospetto dei Volturi, ma tutto sommato vivevo una bella vita.
Ottant’anni che LUI mi aveva abbandonato, mi aveva giurato amore eterno e poi era volato via, lasciandomi da sola nel bosco.
 
Ritornai indietro con la mente a ottant’anni fa, l’inizio della mia nuovo vita:
(Inizio Flashback)
ero una ragazza di diciotto anni, con i capelli mori che mi arrivavano poco più sotto delle spalle, occhi color cioccolato, non troppo alta e molto goffa.
Vivevo una vita quasi serena con mio padre, mentre mia madre girava di città in città presso Phil, il suo nuovo marito, che giocava a baseball, se quello che faceva lui era giocare.
 
Ero una ragazza che si era appena trasferita a Forks, con una vita normale, degli amici. Tutto cambiò quando vidi lui, un ragazzo con i capelli ramati, gli occhi dorati, con il fisico da… Dio.
Lui e la sua famiglia erano strani, di una bellezza innaturale, ma se ne stavano per i fatti loro, quasi come emarginati.
 
Mi ricordo ancora la mia prima ora nell’aula di biologia. L’unico posto libero era accanto a lui. Mi sedetti e per tutta la lezione avevo la netta sensazione di due occhi puntati su di me e non mi trovai affatto a mio agio.
Magari aveva preso una cotta per me? Un colpo di fulmine? No, aveva sete del mio sangue.
 
Si, scoprii che il mio ex ragazzo era un vampiro, centenario per l’esattezza. Non sapevo esistessero creature così. Io i vampiri me li immaginavo come il povero Dracula, esseri che vivono di notte, entrano nelle case di soppiatto e succhiano il sangue delle loro vittima, vivono di notte e di giorno dormono sulle bare, si trasformano in pipistrelli e alla luce del sole diventano polverina… Tutte menzogne e al diavolo Dracula!
 
Lui, come la sua famiglia, si cibava di sangue animale, viveva sia di notte che di giorno, non dormiva, niente pipistrelli. I vampiri, quelli veri, sono bellissimi, veloci, forti, assetati ed alcuni hanno poteri fuori dal normale.
Ci dichiarammo amore eterno per non so quante volte, ma mi tradì. Gli sono grata solo di una cosa: mi ha salvato due volte la vita, da un furgoncino e da James, ma poteva lasciarmi anche morire.
 
A lui avevo donato il mio cuore, la mia anima, il mio tutto, la mia innocenza, ma lui mi abbandonò due giorni dopo il mio compleanno.
La sera del mio compleanno, mentre aprivo i regali, con la mia solita sbadataggine, mi tagliai il dito con la carta, provocando l’istinto di Jasper che voleva uccidermi.
Il suo io non l’avrebbe mai fatto, ma l’essere dentro di lui era più forte, mio potente da metterlo alle strette.
 
Edward, così si chiamava, mi portò via, a casa mia e mi accompagnò nella mia stanza. Eravamo soli, senza Charlie che era da Billy, soli io e lui, lui ed io.
Tutto successe così in fretta, ma fu magico, passammo la notte più bella di tutta la nostra vita, almeno io passai la notte più bella della mia vita.
In seguito non lo vidi per due giorni, poi si presentò da me, mi portò nel bosco per parlarmi e quella fu l’ultima volta che lo vidi.
 
Mi abbandonò dicendo che non ero abbastanza, ma infondo aveva ragione… Cos’ero io? Una semplice umana. Peggio, una delle sue prede migliori.
Molte cose sono cambiate da allora, entrai in depressione, in uno stato catonico. Mi sentivo ferita dentro, da lui, da Alice che si fingeva di essere la mia migliore amica, da Emmett che mi considerava una sorella, da Esme, da Carlisle… Anche da Rosalie e Japser.
In quel periodo non mangiavo più, mi muovevo solo per andare a scuola, avevo perso ogni funzione vitale e avrei tentato anche il suicidio se non avessi avuto Jacob, il mio Jake, il mio migliore amico.
 
Jake è sempre stato la mia colonna portante, il mio sole, colui che mi ha sempre aiutata e tutt’ora lo fa. Senza di lui non ce l’avrei mai fatta, anche se ai miei tempi era strano, mi nascondeva qualcosa.
Con il tempo, come ciliegina sulla torta, scoprii che Jacob, come gli altri ragazzi di La Push, si trasformava in un enorme lupo, era un mutaforma, era un licantropo.
Divenne il mio lupacchiotto rosso, il rosso gli donava molto.
 
Cominciai a fare amicizia anche con il resto del branco, in modo particolare con Emily, imprinting di Sam, con lo stesso Sam, Quil, Embry e Seth.
Non avrei mai pensato di ambientarmi così bene, mi sentivo a casa. Non avrei mai pensato di essere accettata così calorosamente da loro, pochi mesi prima ero un’umana che stava con un vampiro, loro nemico naturale, ma con il tempo capii il perché…

 
Eccomi con la fine del primo capitolo.
Questo è stato introduttivo per i prossimi due /tre, è molto importante, anche se sapevate già tutto, tranne una Bella accettata dal branco.
Spero di non avervi annoiato. Ho spezzettato blocchi di racconto perché, personalmente, quando vedo tutta una narrazione senza uno spazio, ne salto metà.
Al prossimo capitolo, baci, Giulietta.




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