Ringrazio
anche solo chi
legge. Attenzione è angst.
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Prompt: Testo:
pezzi di vetro Autore: Francesco de Gregori.
L’uomo
che cammina sui vetri
Non conosce
paura l'uomo che salta
e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
perché ferirsi non è impossibile,
morire meno che mai e poi mai.
Tsuzuki
sorrise, socchiudendo gli occhi, le gambe nude gli
tremavano sotto la casacca bianca dell’ospedale. Si
appoggiò alla parete e
avanzò, un ramo aveva spezzato il vetro della finestra della
sua stanza. I
frammenti brillavano di riflessi vermigli illuminati dalla luce della
luna
rossa.
Il prigioniero
si diresse verso di loro, le bende intorno alla
gola e ai
polsi stringevano la pelle candida.
Il castano
camminò sui
pezzi di vetro, li
schiacciò facendoli conficcare nelle piante. Si sporse e
fece cadere dal
davanzale una bottiglia d’acqua vuota. Saltò sui
cocci e uno grande quanto l’unghia
del suo pollice gli aprì la pelle
dell’alluce.
Tsuzuki
accentuò il sorriso,
s’inginocchiò,
guardando i pezzi di vetro sporchi del suo sangue. Alcune schegge
uscirono
dalla pianta dei suoi piedi e la pelle gli si
rimarginò.
Lo
shiningami sentì
delle fitte all’addome, la testa gli pulsava e
sentì mancare l’aria. Boccheggiò
e allungò la mano afferrando un pezzo di vetro, lo strinse
tagliandosi il
palmo.
“Se
ferirsi non è impossibile, non capisco perché
dovrebbe
esserlo morire, ci sarà un modo”
biascicò. Strinse il pezzo di vetro con
entrambe le mani.
“I
miei occhi d’ametista sottolineano che sono un demone,
forse è lì il mio punto debole”
sussurrò. Gettò indietro la testa e
scoppiò a
ridere. Si conficcò il pezzo di vetro nell’occhio,
ci fu uno schizzo di sangue
e Tsuzuki gridò di dolore.
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