I can't be with you.

di SheHadTroubleWithHerself
(/viewuser.php?uid=236665)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 
 
Image and video hosting by TinyPic








Beth Miller, nata il 16 aprile 1996 a Los Angeles, California.
Schedata per furti con scasso.
Pena: 3 anni e 2 mesi.

 
 
PROLOGO:
 
Anche dopo un anno non posso dimenticare quella notte. Sette gennaio, erano le due –all’incirca- volevamo rubare la collezione “Nirvana” di Swarovski e magari anche qualcos’altro, un gioco da ragazzi pensai.
Avevamo fatto meno rumore possibile, gli allarmi erano stati disattivati ma un signore sui trent’anni ci vide.
Malcom, il mio migliore amico, inizialmente non lo aveva nemmeno notato, ma io ero preoccupata.
Nonostante tutto continuammo finché quando eravamo davanti alla porta quell’uomo ci fermò.
Voi non andate da nessuna parte.’-sentenziò sogghignando.
Bastardo impiccione.’-ringhiò Malcom spingendolo via.
Lui aveva solo un terzo di tutto ciò che avevamo preso, gli fu di vantaggio questo piccolo particolare e corse via mentre l’uomo mi teneva ferma.
Mi dimenai e imprecai più volte contro di lui con le peggiori parole, ma non ero in grado di picchiare qualcuno.
La polizia arrivò poco dopo. Mi presero di forza ammanettandomi e sbattendomi sui sedili della volante.
Fotografata, schedata, registrata con le impronte digitali e successivamente nella cella n˚382.
 
Le prime settimane non facevo altro che incazzarmi con Malcom dato che era scappato via. Come dargli torto, il suo motto era “Insieme, ma ognuno per la propria strada” perciò non dovevo stupirmi del suo gesto. Mentre mi interrogavano, dichiarai più volte di aver agito da sola nonostante la testimonianza di quell’uomo, dissi di averlo costretto.
Lui qualche giorno dopo si costituì, riportando indietro tutto ciò che era riuscito a rubare e fece un solo mese di carcere per aver “collaborato con la giustizia”.
 
Avevamo lo stesso sogno: l’Europa.
Poter viaggiare e andare in Italia, Grecia e altri posti meravigliosi.
Ora mancano un anno e sei mesi alla mia libertà e ho compiuto i miei 18 anni in una squallida e sporca cella buia. Il giorno del mio compleanno Malcom mi ha regalato un mp3 stile anni ’90, quello con le cassette, il mio preferito.
In quelle cassette sono presenti solo ed esclusivamente i Cranberries, una band irlandese.
Malcom viene ogni volta che può a farmi visita. Da un po’ di tempo frequenta una ragazza bionda, studia a Harvard e può vederlo solo in qualche weekend. E’ completamente cotto di lei, ha sempre le guance rosse mentre ne parla e dice di voler essere il padre dei suoi figli.
 
Qua dentro mi sono fatta una certa fama, sanno che con me è meglio non scherzare. In tutto questo tempo ho potuto allenare le mie braccia di cui vado piuttosto fiera, non sono muscolosa ma ho abbastanza forza per difendermi.




*Spazio autrice*
Sono riemersa definitivamente dalle tenebre!
Ok, partiamo dal dire che è un prologo piuttosto corto, lo so. Ma non posso mica rivelarvi tutto ora ;)
Quindi, se davero sarete incuriositi, riuscirete ad aspettare il prossimo capitolo!
Beh, spero davvero che questa fanfiction possa piacere, diciamo che a questa ci tengo particolarmente.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2004772