Sono nata a fine anni '80: cio'
significa che sono cresciuta con Bim bum bam: cartoni che
cominciavano alle 7 del mattino e duravano fino alle 9.30 circa (e che
io volevo assolutamente vedere pena il salto della colazione cosa che
terrorizzava i miei genitori visto che a tre anni pesavo dieci kg) cosa
che diciamocelo, ti rendeva anche piu' piacevole l'idea di andare a
scuola almeno per un po'. Al pomeriggio ricominciavano alle
16 per finire alle 17.30 e tornare su rete4 alle 19.30 e via per
un'altra ora.
Roba che ai canali tematici del digitale terrestre gli fa una pippa.
E che cartoni poi! Sailor moon, Rayearth, Lisa e Seya, Mila e Shiro,
la Fabbrica dei Mostri, Street Sharks , Action man:
t'insegnavano in maniera piu' o meno velata che per
raggiungere il tuo scopo dovevi combattere contro tutto e tutti, che
fosse un ragno peloso o qualcuno che cercava in ogni modo di darti
contro, certo era tutto finto ma ti aumentava comunque
l'autostima anche a sette anni (e Action man che era mezzo telefilm una
volta disse pure che il fumo faceva male).
Per non parlare dei telefilm: Power Rangers, Xena, Hercules
l'A-team....ogni tanto saltava fuori lo pseudo-esperto che sciorinava
"eh ma son violenti i bambini possono emulare" ma
fatemi il piacere! Ok che eravamo giovani ma mica rinco...ti! Capivamo
benissimo che quando i protagonisti quando menavano la gente lo
facevano a fin di bene e non perche' gli girava, voglio dire a me
dell'a-team piaceva Murdock ma non e' che andavo a scuola con le bombe
a mano nel grembiule! Comunque a parte lo pseudo esperto non ce la
passavamo male.
Passiamo ora ai cartoni ed ai telefilm per la fascia ragazzi attuali.
.....
What's "fascia ragazzi"?
Ehm...diciamo quell'insieme di programmi tv per quelli dai 6 ai 13 anni
circa.
Quella che AI MIEI TEMPI (fa tanto novantenne detta cosi XD)
era curata da Alessandra Valeri Manera (se riguardate le
vecchie sigle dei cartoni leggerete il suo nome) mica dal
primo che passa per strada.
E che al momento attuale e' occupata da:
Cartoni: non pervenuti.
Telefilm: Hanna Putta...ehm Montana e Violetta: mi spiegate perche'
diavolo delle bambine di sette anni dovrebbero avere per idoli delle
quindicenni?? Io a sette vedevo i quattordici come l'eta' adulta o
quasi!
Ok, noi avevamo Creamy ecc ma diamine erano CARTONI non erano persone
VERE! C'e' una bella differenza mi pare e poi certi genitori
si stupiscono se le figlie a tredici anni vogliono andare in discoteca,
magari poi ci vogliono andare lo stesso pero' insomma: queste
hanno l'i-phone poco dopo l'inizio delle elementari per la maggior
parte.
Anche sui giornali c'e' molta pubblicita' dei gadgets delle due
fanciulle di cui sopra: rossetti, ombretti...anche io da piccola li
avrei voluti ma col cavolo che mia madre mi ci faceva uscire!
Ripeto: non e' detto che a tenerci lontane le figlie non le vogliano
anzi, pero' almeno si puo' provare a dare delle alternative.
Non sono una bigotta ma penso che i bambini debbano fare i bambini e
non i piccoli adulti: non dico che bisogna vestire le piccole come
quarant'anni fa ma neanche con certe minigonne e capisco che qui la
colpa e' collettiva e non solo dei genitori ma non mi sembra che ci sia
qualcuno che li obbliga con la pistola no?
Poi ci stupiamo quando sentiamo certe notizie al telegiornale riguardo
bambini e/o ragazzini delle medie: si sa che a quell'eta' si vogliono
imitare gli adulti e che la maggioranza vuole fare a tutti i costi
quello che si vede in tv ma quando ero bambina io ossia quindici anni
fa la roba piu' trasgressiva che volevamo fare era scivolare giu' dal
corrimano come in "una classe di monelli per Jo" o di
lanciarci il pollo per strada come quelli dello spot Cuki e questo sia
che si fosse tranquilli o piu' vivaci.
Ora quando passo vicino ad una scuola elementare mi vengono i brividi e
penso che se ci dovessi lasciare mio figlio li' dentro dovrei prendermi
il Lexotan per arrivare a fine giornata.
P.S: ma al posto d'intitolare i telefilm "Hannah Montana" e
"Violetta" non era meglio mettere subito in chiaro il
concetto mettendo "Piccole Mignotte crescono"? Almeno una si
metteva l'anima in pace.
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