incontro con anubi
INCONTRO RAVVICINATO CON IL DIO DELLA MORTE
Ero tornata a Londra per il fine
settimana. Carter e Amos mi avevano lasciato andare, ma solo
perchè avevo dato il massimo nell'ultima battaglia con Aphobis e
se fossi rimasta, sarei sicuramente crollata. Sapevo quanto fosse stato
difficile per Carter lasciare andare Ziah con Amos al Cairo. Lei non si
era nemmeno degnata di ricordarsi di tutto il bene che Carter le
voleva. Tuttavia non era tutta colpa sua, e quindi evitai di tirare
fuori l'argomento.
Con i nostri tirocinanti stava procedendo tutto regolarmente e
quindi con la mia "gita" a Londra diedi a tutti il giorno libero.
Carter non era entusiasto. Avrebbe probabilmente passato la sua
giornata a leggere qualche noiosissimo libro, o a pensare a come far
tornare alla sua mancata ragazza i ricordi di ciò che avevano
passato insieme. Io ero super eccitata. Avrei rivisto le mie amiche Liz
ed Emma e avrei trascorso con loro una giornata fantastica.
Attraversai il portale dopo aver salutato tutti.
Considerando ciò che era successo l'ultima volta, quando
avevamo incontrato per la prima volta Bes che ci aveva salvato la vita,
chiesi a Jez una pozione guaritrice, e Walt un amuleto che sarebbe
potuto servirmi, e a Carter dei soldi. Certo, avrei potuto chiedere
altre cose come un buon libro da leggere in autobus. Tuttavia
nonostante le intimazioni di Iside, decisi di non pensare negativo e di
mettere tutto nella Duat nel caso estremo in cui ne avessi avuto
bisogno.
Arrivai a Londra in mattinata e raggiunsi casa dei nonni in breve
tempo. Entrai e trovai tutto come l'avevo lasciato lo scorso Natale,
quando zio Amos ci aveva portati via di casa. E nonostande pochi giorni
prima fosse accaduto quello spiacevole inconveniente con il
dio-babbuino, nonno era ancora davanti al televisore a lanciare scarpe
contro i giocatori di rugby. Sentii il profumo dei biscotti già
dalla soglia ed ero veramente felice che tutto fosse tornato alla
normalità. Salutai i nonni e mi accorsi che nel salottino,
sedute sul divano c'erano le mie amiche. Liz stava insultando con il
nonno i giocatori alla televisione ed Emma stava guardando i due,
probabilmete pensando: " che siano imparentati? Dopo tutto somiglia di
più Liz al nonno, che Sadie in persona ". Pensai a quanto
fossero buffe e scoppiai a ridere. Emma fu felicissima di vedermi, ed
immagino che stesse pensando a me come la sua salvezza dal rugby. Liz
ci mise un pò, ma alla fine venne anche lei ad abbracciarmi.
Uscimmo quasi subito. Avevamo moltissime cose da raccontarci,
quindi presi 2 biscotti al volo e uscii tranquillamente. Liz mi
raccontò di aver conosciuto un ragazzo. Biondo, occhi azzurri,
magro e alto. Quando ne parlava riuscivo a vedere il luccichio nei suoi
occhi. Non sapevo esattamente cosa volesse dire essere innamorati, ma
immagino che Liz lo fosse veramente. Emma mi raccontò di come
stava proseguendo la sua vita sociale. Alla fine mi chiesero di
raccontare ciò che avevo fatto negli ultimi tempi. Gli raccontai
del nostro viaggio per risvegliare il dio del sole, Ra. e della perdita
di Bes. Erano i due fatto più importanti della mia avventura.
Tralasciai i dettagli perchè sapevo che sarei scoppiata a
piangere.
Durante il resto della giornata girammo per negozi e mi comprai
un nuovo paio di anfibi. Le mie amiche fecero del vero e proprio
shopping, ma io cercai di evitare. Il mio armadio aveva tutto
ciò che avessi mai desiderato, quindi perchè aggiungere
dell'altro? Liz si ricordò che il loro regalo di compleanno era
andato smarrito e quindi mi comprarono un vestito molto elegante. Era
Azzurro, e concludeva con una gonnellina abbastanza corta e sbarazzina.
Non capivo il motivo del loro ELEGANTISSIMO regalo, ma quando arrivammo a casa verso le 18 tutto si fece chiaro.
" Abbiamo parlato" disse Emma. " Abbiamo deciso che devi trovarti
un ragazzo" concluse Liz. L'idea non mi eccitava. Se avessero saputo
che quel famoso dio egizio che mi aveva dato un bacio il giorno del mio
compleanno era l'unico ragazzo a cui pensassi si sarebbero offese. " E'
questa la causa del vestito molto elegante vero?" chiesi insospettita.
Liz mi guardò e alla fine disse: " Sì, sta sera ci
sarà il ballo della scuola. Gli insegnanti ci hanno chiesto di
invitarti e noi desideriamo davvero tantissimo che tu venga! Ci
sarà anche Kevin della classe di matematica. Si dice che abbia
una cotta per te! Devi venire! " Avrei rifiutato volentieri, ma l'idea
eccitava tantissimo la dea Iside. " E da un secolo che non vado a una
festa dove si balla" disse. " E perchè interrompere questa
tradizione con un ballo scolastico!? Sarà per la prossima
volta... " le risposi seccata io. " Non ci provare neanche! Tu andrai a
quel ballo e ti farai bella per Kevin! ". Sarei potuta andare avanti a
discutere per ore. Tuttavia erano tre contro di me.
Mi misi il vestito e alle 19 30 Liz ed Emma vennero a prendermi.
Dopo aver ascoltato i primi " Wao sei bellissima, facciamo una foto?!"
ci dirigemmo al ballo.
C'erano tutti i miei compagni e i miei vecchi amici. Mi faceva un
pò soffrire rivederli per poi dirgli di nuovo addio, ma in quel
momento decisi di lasciare perdere. Liz ed Emma trovarono subito i
cavalieri ed andarono a divertirsi. Io rimasi seduta a pensare,e a
discutere con Iside sul fatto che non si stesse divertendo! Che
seccatura avere una dea che contesta tutto ciò che fai!
Appena cominciarono i balli lenti me ne andai in cortile. Ero
più che stufa di quel ballo e quindi mi sdraiai sull'erba e
chiusi gli occhi. Non mi addormentai, semplicemente rimasi lì a
non pensare e a sospirare. Dopo qualche minuto sentii una brazza
sfiorarmi il viso e rabbrividii. Aprii gli occhi e mi ritrovai faccia a
faccia con Anubi, il dio della morte.
" Pensavo che fossi morta." Disse mettendosi a sedere. " Ti
sarebbe piaciuto! Mi avresti potuto fare un funerale con i fiocchi e
avresti potut avermi vicino tutti i giorni." Risposi leggermente
irritata dal fatto che il dio della morte credeva fossi morta. Mi misi
seduta anche io. Lui mi guardò con fase interrogativo come se
stesse cercando di capire se ero stata ironica. Poi arrossì
leggermente e mi disse: " Ogni volta mi dimentico quanto tu possa
essere irritante". "E' la tua frase d'effetto?" dissi io ancora
più nervosa. " Scusami, non volevo farti iritare." A quelle
parole mi sentii male. Lo avevo trattato come una pezza da piedi e lui
aveva chiesto scusa! " Mi dispiace, sono nervosa perchè mi sento
sola. Le mie amiche pensano che io abbia bisogno di un ragazzo, ma non
è così! Insomma sarebbe bello ma non ci si può
aspettare che tutte le cose belle arrivino tutte insieme no? E dopo
tutto io non so cosa voglia dire innamorarsi, quindi anche se pensassi
che un ragazzo sia carino, questo non significa mica che io sono
innamorata... giusto?" Mi resi conto troppo tardi di aver parlato
troppo e di aver parlato di cose simili con un dio! Alla fine arrosii.
Anubi mi sorrise dolcemente e mi disse: " Penso che tu abbia ragione
Sadie Kane".
Il problema era che mi piaceva lui. Lui, il dio della morte. Lui
che ogni volta mi faceva sentire speciale solo con un sorriso. Lui che
nonostante io fossi sempre irritante e testarda mi ascoltava e mi
capiva. Lui che con le sue sembianze da sedicenne figo, il giorno del
mio compleanno mi aveva fatto il regalo più bello. Un bacio.
Senza chiedere il permesso, solo perchè sentiva di volerlo fare.
Ed era così che mi sentivo in quel momento. Avevo voglia di
digli tutto ciò che pensavo, cosa che non mi sarebbe stata
difficile. Tuttavia sarebbe stato rischioso. Lui è un dio! E se
poi non provasse ciò che provo io. Non avrei più avuto il
coraggio di morire. Il che non sarebbe stato poi così negativo...
Lui continuava a fissarmi, così mi alzai in piedi, e lui dopo di
me. Si sentiva dalla sala la musica lenta e io mi girai per cercare di
vedere Liz o Emma. Quando Anubi mi prese la mano e mi avvicinò a
lui con una spinta. " Vediamo come te la cavi con i lenti Sadie Kane"
Le sue parole mi intimorirono leggermente e ballammo per pochi secondi.
Poi il mio istinto prese il sopravvento. Misi le braccia intorno al suo
collo con una mano nei sui bellissimi capelli. Lo guardai un attimo
negli occhi e lo baciai. Fu un bacio lento e dolce. Il secondo bacio
più bello della mia vita. Il dio mise le braccia intorno ai miei
fianchi e penso di essere arrossita in quel momento, ma non ci feci
molto caso. Mi staccai quando sentii Liz chiamarmi a grande voce. Mi
girai verso l'entrata e le feci un cenno per dirle che sarei arrivata.
Mi rigirai e senza neanche accorgermene il Dio sedicenne mi
baciò e sulla fronte e mi disse: " Ci incontreremo presto Sadie,
spero che il tuo ba mi venga a trovare. In caso contrario verrò io da te, dolcezza".
Detto questo svanì nel nulla come era suo solito.
Nonostante fosse un vecchissimo dio con mille e mille anni di arretrato
in questioni sentimentali, sapeva come conquistare una ragazza. Rimasi
pochi minuti lì a sfiorarmi le labbra e a pensare alle sue
parole e alla fine rientrai al ballo.
SPAZIO AUTORE:
Salve a tutti! Sono Calamitas.
Mi ci è voluta un'eternità per scrivere questa storia. E'
la prima che non contenga un'infinità di capitoli! Mi piacerebbe
tantissimo sentire i vostri commenti, sia negativi che positivi. So che
non è nulla di speciale, ma è la prima! Magari
migliorerò. Quindi aspetto le vostre recensioni, un bacio
Calamitas.
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